Microsoft contro l'e-reader Nook, colpa di Android

Barnes & Noble, Invetec e Foxconn International sono state denunciate da Microsoft per la produzione, distribuzione e vendita dell'e-reader Nook. Il problema è Android, su cui Microsoft dice di vantare numerose proprietà intellettuali.

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a cura di Manolo De Agostini

Microsoft ha denunciato Barnes & Noble, Invetec e Foxconn International per infrazioni di brevetto riscontrabili sull'e-reader Nook di Barnes & Noble, basato su Android. La denuncia è stata depositata sia nel distretto ovest di Washington che presso l'International Trade Commission (USITC), che ha il potere di bloccare l'importazione di prodotti che infrangono proprietà intellettuali.

I brevetti in gioco sono cinque. Il primo (No. 5,778,372) tratta il "recupero da remoto e la gestione della visualizzazione di un documento elettronico che include immagini". Il secondo (No. 6,339,780) copre "lo stato di caricamento in un browser hypermedia avendo a disposizione un'area di visualizzazione limitata". Il terzo (No. 5,889,522) e il quarto brevetto (No. 6,891,551) sono relativi rispettivamente ai "controlli finestra offerti dal sistema" e "soluzioni di selezione nella modifica di documenti elettronici". Il quinto e ultimo brevetto (No. 6,957,233) copre "metodi e apparati per catturare e renderizzare annotazioni per contenuti elettronici non modificabili".

Hector Gutierrez, consulente legale di Microsoft per brevetti e licenze, ha dichiarato di avere cercato di raggiungere un accordo di licenza con Barnes & Noble, Foxconn e Inventec per oltre un anno. "Il loro rifiuto a sottoscrivere la licenza non ci ha lasciato altra scelta che adire a un'azione legale per difendere le nostre innovazioni e adempiere la nostra responsabilità verso clienti, partner e azionisti di salvaguardare i miliardi di dollari che investiamo ogni anno per portare sul mercato grandi prodotti software e servizi".

Non è la prima volta che Microsoft rivendica la presenza di diverse proprietà intellettuali all'interno di Android. L'azienda non si è mai scagliata contro Google o la Open Handset Alliance, a capo dello sviluppo dell'OS mobile, bensì ha raggiunto un accordo con HTC (HTC paga l'obolo a Microsoft per i cellulari Android) e ha denunciato Motorola, che non si è dimostrata così accondiscendente (Microsoft denuncia Motorola per colpa di Android).

Negli ultimi mesi Android è passato sotto il fuoco di fila di numerose denunce. Il sistema operativo mobile, di cui Google è il principale sostenitore, dovrebbe essere fondamentalmente "open source", gratuito e a prova di bomba. Tuttavia Microsoft ritiene che "Android infrange diversi brevetti e ci sono dei costi associati a questa situazione. Non è un problema solo nostro, ma anche di altri - come hanno già detto alcune aziende. Quindi ci sono dei costi associati ad Android che non lo rendono gratuito" (Android è gratuito, ma fa spendere in cause legali).

Finora Google non è scesa in campo a difesa dalle aziende che adottano Android. Quando è stata chiamata in causa ha affermato che se Android infrange dei brevetti non è lei a dover essere punita, ma le terze parti che usano Android. L'OS mobile più popolare del momento non è sviluppato da Big G ma dalla Open Handset Alliance, di cui fanno parte numerosi produttori, la stessa Google e aziende di telefonia mobile.