La mappa del roaming gratuito europeo si prepara ad accogliere un nuovo importante tassello con l'ingresso della Moldavia, confermando una strategia di allargamento digitale dell'Unione che prosegue il percorso già intrapreso con l'Ucraina. L'estensione del regolamento Roaming Like At Home (RLAH) al piccolo stato dell'Europa orientale rappresenta molto più di una semplice agevolazione tecnica: costituisce un ponte concreto verso l'integrazione europea e un segnale politico di sostegno a un paese che guarda sempre più decisamente verso occidente. La decisione, che entrerà in vigore il primo gennaio 2026, trasformerà i viaggi e le comunicazioni per milioni di cittadini su entrambi i versanti.
Quando il digitale diventa diplomazia
Il via libera definitivo è arrivato il 28 luglio 2025 dal Consiglio dell'UE, che ha adottato ufficialmente la proposta della Commissione Europea dopo settimane di valutazioni tecniche. Tuttavia, le radici politiche di questa decisione affondano nel primo storico vertice UE-Moldavia del 4 luglio scorso, tenutosi nella capitale Chișinău. Durante quell'incontro, il roaming gratuito è emerso come uno degli elementi centrali di un pacchetto più ampio di iniziative destinate ad avvicinare la Moldavia all'orbita europea, sia dal punto di vista economico che politico.
La scelta di includere la Moldavia nel sistema RLAH segue il precedente ucraino, confermando come l'Unione stia utilizzando strumenti di integrazione digitale per rafforzare i legami con paesi strategici dell'Europa orientale. Si tratta di una forma di soft power particolarmente efficace, che tocca direttamente la vita quotidiana dei cittadini rendendo tangibili i vantaggi della cooperazione europea.
Come cambierà concretamente l'esperienza di viaggio
L'estensione del regolamento RLAH alla Moldavia eliminerà completamente i costi di roaming per i cittadini moldavi che viaggiano nei 27 stati membri dell'Unione Europea. Chiamate, SMS e traffico dati saranno tariffati alle stesse condizioni applicate nel paese di origine, seguendo il principio che ha rivoluzionato le comunicazioni mobili in Europa negli ultimi anni. Il beneficio sarà reciproco: anche i cittadini europei che si recheranno in Moldavia potranno utilizzare i propri piani tariffari domestici senza sovrapprezzi.
Attualmente, l'area RLAH comprende tutti i paesi dell'Unione Europea più quelli dello Spazio Economico Europeo, inclusi Islanda, Liechtenstein e Norvegia. Con l'aggiunta della Moldavia, dopo l'Ucraina, il network raggiungerà una copertura di oltre 500 milioni di cittadini, consolidando uno dei progetti di integrazione digitale più ambiziosi al mondo.
Il Regno Unito e le complessità post-Brexit
La situazione del Regno Unito rimane invece in evoluzione. Formalmente escluso dal regolamento RLAH dal primo gennaio 2021 a seguito della Brexit, il paese ha beneficiato fino a tempi recenti di una sorta di "periodo di grazia" grazie alla buona volontà degli operatori. Tuttavia, dalla metà del 2025, alcuni gestori italiani hanno iniziato a rimuovere il Regno Unito dall'elenco dei paesi inclusi nel roaming gratuito.
Ogni operatore può ora decidere autonomamente se mantenere o meno le condizioni agevolate per il territorio britannico, basandosi sui propri accordi commerciali con i gestori locali. Questa frammentazione crea una situazione di incertezza per i viaggiatori, che devono verificare caso per caso le condizioni applicate dal proprio gestore.
Gli ultimi passaggi verso l'implementazione
Prima dell'attivazione definitiva del gennaio 2026, rimane un ultimo step procedurale: la ratifica formale da parte del Consiglio di Associazione UE-Moldavia. Nel frattempo, continuerà a essere operativo l'accordo volontario attualmente in vigore tra operatori europei e moldavi, che già oggi consente tariffe agevolate per le comunicazioni bilaterali.
Come per tutti i paesi RLAH, anche per la Moldavia si applicheranno le regole standard del traffico dati, con possibili limiti mensili per prevenire abusi del sistema. L'integrazione tecnica richiederà un coordinamento stretto tra le autorità di regolamentazione e gli operatori di telecomunicazioni di entrambe le parti, ma l'esperienza acquisita con l'inclusione dell'Ucraina dovrebbe facilitare il processo.