PC e tablet non si pestano più i piedi: ballano da soli

NPD ha pubblicato una ricerca in cui evidenzia come non sia vero che i tablet in generale, e l'iPad in particolare, stiano cannibalizzando il mercato dei PC. Chi ha comprato un iPad non aveva intenzione di acquistare un altro prodotto. Inoltre, il 3G non è un servizio che gli utenti sono disposti a pagare.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Dall'ultima ricerca di NPD emerge che la cannibalizzazione del mercato dei PC da parte dell'iPad è rallentata: sono meno, in sostanza, gli utenti che devono acquistare un computer e preferiscono il tablet al PC tradizionale (Tablet: iniziata la cannibalizzazione dei notebook). Come sottolinea la società di ricerche di mercato nel suo comunicato stampa, questo non comporta una ripresa del settore PC, ma la semplicemente constatazione che se i PC vendono meno non è colpa dell'iPad. 

Apple iPad 2

I dati di NPD sono però da prendere con le molle: sembra che la ricerca, completata a marzo di quest'anno, non abbia tenuto conto dell'iPad 2, perché molti dei dati di vendita che sono stati usati sono relativi all'ultimo trimestre del 2010.

Ricordiamo che il settore maggiormente colpito dall'avanzata dei tablet è stato quello dei netbook, le cui vendite sarebbero calate del 50 percento perché chi acquista un computer per la prima volta ha preferito un tablet (iPad non incide sulle vendite netbook, per ora). In realtà un secondo studio condotto dalla stessa NPD ha rilevato che fra settembre 2010 e marzo 2011 le vendite dei netbook con prezzi inferiore ai 500 dollari e sistema operativo Windows sono cresciute del 21 percento

Secondo NPD il 75 percento di chi ha acquistato un iPad "non aveva alcuna intenzione di acquistare altri prodotti" - clicca per ingrandire

Stephen Baker, vice presidente di NPD, ha commentato i risultati della nuova ricerca affermando che "L'esplosione delle vendite di computer in concomitanza con l'annuncio di Windows 7, così come l'enorme aumento delle vendite di netbook in quel momento, restano comunque più rilevanti della crescita delle vendite degli iPad."

In seguito alla contrazione delle vendite di PC negli USA, che nel primo trimestre del 2011 è arrivata a -10,7%, gli analisti si sono affrettati ad attribuire il fenomeno a un presunto "effetto iPad". Per esempio, il mese scorso l'analista di Morgan Stanley Katy Huberty ha rivisto le sue stime di consegna dei PC al ribasso, calcolando un tasso di cannibalizzazione delle vendite PC da parte dell'iPad addirittura del 29 percento (L'iPad cannibalizzerà le vendite dei netbook).

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NPD, al contrario, ha rilevato che il 75 percento di coloro che hanno acquistato un iPad "non aveva alcuna intenzione di acquistare altri prodotti". Secondo la ricerca NPD, infatti, l'ampliamento della distribuzione dell'iPad nel quarto trimestre del 2010 (dovuto all'accordo di Apple con Verizon Wireless) non ha avuto un impatto determinate sulle quote di vendita, dato che le catene di distribuzione tradizionali hanno comunque costituito il 75 percento delle vendite. 

Questo dato, secondo Baker, è dovuto al fatto che "I consumatori non vedono l'utilità della connettività 3G, che costituisce un costo aggiuntivo che la maggioranza dei proprietari di iPad non è disposto a pagare. Il motivo è semplice: la maggior parte degli iPad viene usato raramente fuori casa, quindi il valore di una connessione 3G è poco rilevante. "