Pokémon Go, gavettoni e uova sugli allenatori molesti

Pokémon Go è un successo, ma un gran numero di giocatori in giro per il mondo alla ricerca dei mostriciattoli può causare problemi e imprevisti.

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a cura di Matteo Lusso

Pokémon Go è il gioco del momento nonostante in alcuni Paesi, come l'Italia, non sia nemmeno uscito ufficialmente. Purtroppo tale successo ha causato qualche problema, trasformando moltissime persone in allenatori un po' troppo rumorosi e molesti.

Pokémon GO   immagine 1

È per questo che a Sydney, alcuni residenti infastiditi dalla mole di giocatori ed esasperati dalla situazione sotto le proprie abitazioni hanno deciso di "bombardare" gli allenatori con gavettoni e uova. Niente Squirtle per loro, ma solo un Idropompa in piena regola.

Pokémon Go Sydney

La mania Pokémon colpisce tutti!

Il sobborgo di Rhodes a Sydney è sede di un Pokéstop, una particolare zona in cui i giocatori di Pokémon GO posso rifornirsi di PokéBall e ottenere delle uova di Pokémon ed è così diventato meta d'incontro per moltissimi allenatori

Purtroppo, senza il Professor Oak che dice cosa si può o non si può fare, la maleducazione di alcuni giocatori ha portato ad auto parcheggiate in doppia fila, musica a tutto volume in una zona residenziale e perfino tamponamenti dovuti alla distrazione.

Nonostante l'intervento della polizia, durante le ore notturne la zona è diventata molto più rumorosa, tanto da portare alcuni dei residenti esasperati a prendere provvedimenti. A mali estremi, estremi rimedi?

Pokémon Go Sydney

Gli allenatori di Pokémon dovrebbero pensare anche alle altre persone ed evitare situazioni potenzialmente pericolose. Luoghi pubblici come ospedali e stazioni di polizia sono infatti diventati posti in cui catturare i mostriciattoli, rischiando però di recare disturbo a chi ci lavora.

I giocatori hanno sì il diritto d'incontrarsi e giocare assieme con un'applicazione interessante e senza subire lanci di gavettoni, ma non devono dimenticarsi di rispettare chi vive in quelle zone, perché, in fin dei conti, si tratta solo di un gioco.