Project Tango, il Kinect di Google presto anche sui tablet

Google vuole che i dispositivi mobile siano più evoluti, capaci di capire il mondo in cui si trovano per darci informazioni più mirate e utili. Per questo il progetto Tango è pronto ad arrivare anche sui tablet.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Project Tango dagli smartphone ai tablet secondo il Wall Street Journal. Il progetto di Google volto a creare dispositivi Android in grado di mappare il mondo circostante e avere coscienza di ciò che li circonda potrebbe espandersi anche a dispositivi di dimensioni più grandi.

Al momento Google ha distribuito agli sviluppatori alcuni prototipi di smartphone Project Tango, dando loro modo di sperimentare la novità. Si tratta di un dispositivo Android da 5 pollici, con due coprocessori Movidius Myriad 1 deputati alla gestione dei dati visivi raccolti tramite una fotocamera posteriore da 4 megapixel, un sensore di profondità e una seconda videocamera per il motion tracking.

Un prototipo di smartphone Android "Project Tango"

Google afferma che i sensori permettono al dispositivo di realizzare "250 milia misurazioni 3D al secondo", aggiornando la posizione e l'orientamento in tempo reale e combinando il tutto in un singolo modello 3D dello spazio che vi circonda. Stando a quanto affermato dall'azienda, i chip Myriad 1 sono parecchio efficienti perché svolgono il lavoro consumando poche centinaia di milliwatt rispetto al watt richiesto da soluzioni precedenti.

Secondo il quotidiano statunitense Google intende produrre 4000 prototipi di tablet a partire dal prossimo mese, in tempo per distribuirli alla Google I/O del 25/26 giugno. Dovrebbe trattarsi di soluzioni con schermo da 7 pollici, "due fotocamera posteriori, sensori di profondità a infrarossi e un software avanzato per catturare precise immagini 3D di oggetti".

Tra le prime applicazioni di Project Tango abbiamo la realizzazione di mappe indoor (all'interno degli edifici) molto complete e in tempo reale. Si potrebbero inoltre realizzare giochi in realtà aumentata più interessanti rispetto a quelli odierni sfruttando il maggior numero di dati a disposizione. E poi può essere una tecnologia di grande aiuto a persone non vedenti, dato che sensori e videocamera possono fungere da "occhi virtuali" segnalando ostacoli in un ambiente con cui il portatore di handicap non ha familiarità.

Tra l'altro Google Project Tango è già usato sulla Stazione Spaziale Internazionale, all'interno di speciali robot (Spheres) che lo sfruttano come "cervello" per muoversi all'interno della stazione orbitale, aiutando nella gestione della stessa.