Il mondo degli smartphone si prepara a una rivoluzione tecnologica che vedrà protagonisti due giganti dell'industria dei semiconduttori. Samsung e Qualcomm stanno definendo le strategie che caratterizzeranno la prossima generazione di dispositivi premium, con scelte nomenclaturali sorprendenti e innovazioni architetturali che promettono di ridefinire le performance dei telefoni di fascia alta. La battaglia per la supremazia tecnologica si gioca su fronti multipli, dalla denominazione dei processori alle strategie di approvvigionamento, in un intreccio di decisioni che influenzeranno profondamente il mercato mobile del 2026.
La strategia del doppio binario di Samsung
Samsung sta per adottare nuovamente la sua strategia dual-chip per la serie Galaxy S26, una mossa che riporta alla mente le scelte del passato quando il colosso sudcoreano alternava processori Snapdragon ed Exynos a seconda dei mercati geografici. Secondo le indiscrezioni più recenti, i modelli Galaxy S26 Pro e Galaxy S26 Edge utilizzeranno l'Exynos 2600 in determinate regioni, mentre altri mercati riceveranno varianti equipaggiate con il nuovo chip Qualcomm.
L'Exynos 2600 rappresenta un salto tecnologico significativo per Samsung, essendo il primo processore proprietario realizzato con processo produttivo a 2 nanometri. La configurazione prevede un'architettura CPU a 10 core basata sui nuovi nuclei C1-series di Arm della piattaforma Lumex, abbinata alla GPU Xclipse 960 che sfrutta l'architettura RDNA di AMD.
Qualcomm rompe gli schemi con una nomenclatura inaspettata
La decisione di Qualcomm di denominare il suo prossimo processore flagship Snapdragon 8 Elite Gen 5 ha colto di sorpresa gli esperti del settore. La scelta nomenclaturale non segue né la convenzione precedente "Snapdragon 8 Gen X" né la logica continuazione "Snapdragon 8 Elite Gen 2" del processore di generazione precedente, creando invece un ibrido che mescola due diverse convenzioni di naming.
L'azienda californiana giustifica questa decisione sostenendo che il nuovo nome riflette meglio i traguardi raggiunti dai chip Snapdragon. L'introduzione del brand "Elite" risale alla fine del 2023, coincidendo con l'implementazione dei core CPU Oryon sviluppati da Nuvia, società acquisita da Qualcomm nel 2021.
L'evoluzione dei processori flagship
Ripercorrendo la storia recente dei processori Qualcomm, emerge chiaramente il percorso evolutivo che ha portato alla denominazione attuale: dai primi Snapdragon 8 Gen 1, Gen 2 e Gen 3, si è passati allo Snapdragon 8 Elite (equivalente al "Gen 4") fino ad arrivare all'attuale Gen 5. Questa progressione evidenzia come l'azienda stia tentando di consolidare il marchio Elite per i futuri sviluppi basati sui core Oryon.
Samsung ha storicamente utilizzato varianti overcloccate dei processori Snapdragon 8 series per i suoi dispositivi premium, contrassegnate dalla dicitura aggiuntiva "for Galaxy". Seguendo questo schema consolidato, è probabile che Galaxy S26 Pro, S26 Edge e S26 Ultra possano montare il "Snapdragon 8 Elite Gen 5 for Galaxy" nei mercati dove non sarà disponibile la variante Exynos.
Tempistiche produttive e specifiche tecniche
Le tempistiche di produzione dell'Exynos 2600 sono particolarmente serrate, con Samsung Foundry che dovrebbe avviare la produzione di massa già entro la fine di gennaio. Il processore integrerà un ISP migliorato e un modem 5G, configurandosi come una soluzione completa per dispositivi premium che punta a competere direttamente con le migliori soluzioni Qualcomm disponibili sul mercato.
La presentazione ufficiale del nuovo chip Qualcomm avverrà durante l'evento Snapdragon Summit 2025 programmato per la prossima settimana alle Hawaii, dove verranno svelati tutti i dettagli tecnici e le specifiche complete del processore che alimenterà gran parte degli smartphone Android di fascia alta del 2025 e 2026.