RIM PlayBook in alto mare, altro che sfida all'iPad

A poco tempo dalla data prevista di annuncio, RIM smentisce i listini del PlayBook che erano circolati in Rete: non si è mai detto che costerà 399 dollari. Inoltre, sembra che il PlayBook abbia qualche problema software da mettere a punto prima dell'annuncio. Intanto emergono nuovi dettagli sul prodotto e anche un video con le prime prove indipendenti.

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a cura di Elena Re Garbagnati

Le ultime notizie che riguardavano il BlackBerry PlayBook riferivano di tre differenti versioni con capacità di archiviazione di 16, 32 e 64 GB (BlackBerry PlayBook sfida l'iPad con listini invitanti), con prezzi a partire da 399 dollari per allettare gli utenti. Ora queste informazioni sembrano essere messe in dubbio: la dirigenza di RIM si era limitata a parlare di un prezzo inferiore ai 500 dollari per il modello da 7 pollici, quindi tutte le considerazioni sulla convenienza del PlayBook potrebbero essere state vane.

Uno dei primi prototipi del BlackBerry PlayBook di RIM

Altre indiscrezioni che circolano oggi lasciano intendere che ci potrebbero essere dei problemi con la disponibilità del prodotto a inizio 2011, poiché il sistema operativo non sarebbe ancora completo. A mancare non sarebbero gli sviluppatori (circa 150), quanto i prototipi disponibili per le prove: praticamente solo tre o quattro.

In particolare, gli sviluppatori lamenterebbero la mancanza di un emulatore con funzionalità web complete, e il PlayBook stesso sarebbe al momento privo di un browser funzionale. Secondo il piano iniziale di RIM, le applicazioni del PlayBook dovrebbero sfruttare un browser standard basato su Torch Mobile, un'implementazione di WebKit che RIM ha acquisito di recente.

L'interfaccia del PlayBook - clicca per ingrandire

Il secondo problema riguarderebbe le applicazioni Adobe Air sviluppate con Flash Builder. In linea teorica queste applicazioni potrebbero essere condivise fra il PlayBook e dispositivi Android. Gli sviluppatori avrebbero però espresso alcune perplessità riguardo alla possibilità di usare applicazioni Air, almeno fino a gennaio ofebbraio, quando sarà disponibile il kit BlackBerry OS.

L'amministratore di RIM ha confortato riguardo a questo problema, assicurando che le applicazioni Air saranno presto disponibili e gli sviluppatori Java non avranno problemi nel renderle condivisibili. Anzi, al momento sarebbero già pronte una cinquantina di apps basate su Air, e RIM ha in programma di annunciare già il prossimo anno una piattaforma di sviluppo basata su web, chiamata WebWorks, che è simile a Web OS di Palm e al Chrome OS di Google. Inoltre, RIM intende lanciare un programma di sviluppo nativo basato sul linguaggioC/C++ per le "applicazioni non Flash e per quelle Java, con supporto per l'Open GL 2.0, le connessioni di rete e lo storage".

Non è chiaro al momento se RIM intenda rendere compatibili con il PlayBook le applicazioni per BlackBerry già esistenti basate sulla Java Vitual Machine, anche se sembra poco probabile considerato che il PlayBook è molto differente dal BlackBerry a partire dalla modalità di navigazione basata su trackball e pulsanti. 

RIM BlackBerry PlayBook - clicca per ingrandire

Insomma, a quanto pare nei prossimi 30 giorni gli sviluppatori al lavoro sul PlayBook dovranno affrontare un'impresa epica per risolvere tutti i problemi di sviluppo e consentire la presentazione di un prodotto completo e funzionante al 100 percento.

L'amministratore delegato di RIM, Mike Lazaridis, auspica che gli investimenti dell'azienda nel suo software QNX ripaghino l'azienda per il prossimo decennio. L'amministratore delegato ha inoltre rilasciato interessanti commenti riguardanti il parallelo fra il mondo degli smartphone e quello dei pc, dove a lungo c'è stata una battaglia serrata sui megahertz: secondo lui lo sviluppo degli smartphone si trova in un momento cruciale in cui i tradizionali processori a singolo core producono troppo calore e sono troppo affamati di risorse per i dispositivi mobile.

Per questo motivo concorrenti come Google stanno producendo Tablet e dispositivi dual core. Lazaridis si augura che la transizione dalla dotazione a singolo core a quella dual core avvenga rapidamente nel settore mobile. Una chiara frecciata ad Apple, il cui iPad installa un processore a singolo core.

Per mettere a fuoco le caratteristiche del PlayBook potete guardare questo filmato pubblicato su YouTube, che testimonia la prima prova indipendente del tablet di RIM: