Rimborso per la tassa sugli abbonamenti di telefonia

L'Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori ha redatto la lettera per chiedere il rimborso della tassa di concessione governativa applicata agli abbonamenti mobili. Il massimo ottenibile sono tre anni di pagamenti.

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a cura di Dario D'Elia

L'applicazione della tassa di concessione governativa agli abbonamenti dei cellulari è impropria secondo la giurisprudenza tributaria, quindi si può chiedere rimborso. L'Adoc (Associazione per la difesa e l'orientamento dei consumatori) ha redatto una lettera di diffida, da sottoporre al proprio operatore, per richiedere il rimborso di quanto pagato negli ultimi tre anni.

Speriamo nella lettera di diffida

"Calcolando per i contratti privati 5,16 euro al mese moltiplicato per 36 mesi (per un massimo di 185,76 euro), per i contratti business 12,91 euro al mese per lo stesso periodo (per un massimo di 464,76 euro)", si legge nel comunicato ufficiale.

La diffida andrebbe spedita presso la sede legale dell'operatore mobile a mezzo raccomandata A/R, "e per conoscenza all'Adoc anche via fax o posta elettronica". 

"Ricordiamo che è necessario allegare copia delle fatture e delle ricevute di pagamento. Le lettere di diffida sono disponibili online sul sito dell'Adoc e presso le sedi territoriali, dove è possibile rivolgersi per qualsiasi chiarimento in merito", conclude l'associazione.

Da qui potete scaricare il modello della lettera di diffida: scarica lettera di diffida.