Samsung potrebbe aver sviluppato una versione con quadrupla fotocamera posteriore del Galaxy Z TriFold, il suo primo smartphone pieghevole a tre pannelli appena lanciato sul mercato sudcoreano. Un post su LinkedIn pubblicato da un alto dirigente dell'azienda ha rivelato immagini di un prototipo che si discosta significativamente dalla configurazione fotografica finale del dispositivo, alimentando speculazioni sul processo di sviluppo e sulle scelte progettuali che hanno portato al prodotto commerciale.
Le immagini sono state condivise da Omar Saheb, Vice President Marketing ed E-commerce di Samsung Electronics per l'area MENA (Medio Oriente e Nord Africa), e mostrano chiaramente un Galaxy Z TriFold equipaggiato con quattro sensori fotografici sul retro invece dei tre presenti nel modello definitivo. Il quarto modulo, posizionato nella parte inferiore del blocco fotocamere, appare visibilmente più sottile rispetto agli altri tre, suggerendo una possibile soluzione ottica differente.
Data la tempistica estremamente ravvicinata al lancio ufficiale del dispositivo, previsto per questa settimana in Corea del Sud e per l'inizio del 2026 negli Stati Uniti, l'ipotesi più plausibile è che si tratti di uno dei numerosi prototipi realizzati durante la fase di progettazione. Samsung notoriamente sviluppa multiple varianti hardware prima di finalizzare le specifiche definitive di un nuovo prodotto, specialmente per dispositivi di categoria innovativa come il TriFold.
La configurazione fotografica del modello commerciale ha suscitato reazioni contrastanti tra gli appassionati e i recensori specializzati. Sebbene il sensore principale da 200MP rappresenti quanto di meglio Samsung offra attualmente in termini di risoluzione, il modulo ultrawide da 12MP con autofocus e il teleobiettivo da 10MP con stabilizzazione ottica e zoom 3x sono considerati una scelta conservativa per un dispositivo posizionato nella fascia premium assoluta del mercato.
L'eventuale quarto sensore avrebbe potuto colmare questa lacuna percepita. Le ipotesi più accreditate suggeriscono che Samsung avesse valutato l'integrazione di un sensore da 50MP abbinato a un sistema ottico con zoom 5x, una configurazione che avrebbe allineato le capacità fotografiche del TriFold a quelle della serie Galaxy S di fascia alta. Tale soluzione avrebbe garantito maggiore versatilità nella fotografia a distanza e una qualità superiore nei ritratti.
La decisione di eliminare il quarto modulo potrebbe essere stata dettata da molteplici fattori tecnici tipici nello sviluppo di dispositivi pieghevoli. Lo spessore complessivo del dispositivo, già complesso da gestire con tre pannelli display, rappresenta una sfida ingegneristica significativa. L'aggiunta di un ulteriore modulo fotografico con relativa ottica e meccanica di stabilizzazione avrebbe probabilmente compromesso l'ergonomia o richiesto un aumento dello spessore incompatibile con gli obiettivi di portabilità.
Anche considerazioni relative alla gestione termica e all'autonomia batterica potrebbero aver influenzato la scelta finale. Un sistema fotografico più complesso richiede maggiore elaborazione computazionale, con conseguente impatto sul consumo energetico e sulla dissipazione del calore, aspetti particolarmente critici nei dispositivi pieghevoli dove lo spazio interno è già limitato dai meccanismi delle cerniere.