Smartphone e tablet Android con controlli touch sul lato B

Google ha depositato un brevetto in cui spiega l'idea di collocare controlli touch sulla parte posteriore dei tablet e degli smartphone Android. Una soluzione che richiama quanto già messo in pratica da Sony con PS Vita.

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a cura di Manolo De Agostini

Google vuole smartphone e tablet Android con controlli touch sulla parte posteriore, come la console portatile Playstation Vita di Sony o il "vecchio" Backflip di Motorola. La casa di Mountain View è sempre alla ricerca di novità che permettano ai produttori di hardware di creare nuovi terminali, sempre più evoluti, ovviamente con il proprio sistema operativo mobile a bordo.

L'ultimo brevetto reso noto dallo US Patent & Trademark Office, depositato però nel terzo trimestre dell'anno passato, rivela le intenzioni di Google di spostare sulla cover posteriore di un dispositivo alcuni controlli, come un comando per girare pagina durante la lettura di un ebook o passare alla visione di una foto o una traccia audio successiva e precedente, il tutto senza dover mettere il dito sullo schermo.

Secondo patentbolt.com, che ha rintracciato il brevetto, Apple ha registrato un'idea simile nel 2006, pensando a un uso in ambito tablet. Poiché però un brevetto non diventa necessariamente qualcosa di concreto, potrebbe essere il mondo Android ad arrivare per primo, traducendo questa invenzione in una soluzione reale.

D'altronde se Android guadagnerà la tecnologia necessaria - nulla di troppo complesso per gli ingegneri della casa di Mountain View - per controllare input posteriori, Sony potrebbe essere tra le prime aziende a sfruttare questa caratteristica, vista l'esperienza con Playstation Vita e il suo legame con Android.

Le diverse immagini che accompagnano il brevetto sono alquanto chiare e mostrano le reazioni a seconda dell'input. Ad esempio se il tocco non ha la forza giusta, il terminale mostra un'anteprima dell'operazione che si voleva richiamare, senza però metterla in pratica. Google afferma infine che il prodotto potrebbe restituire un feedback visivo, sonoro e/o tattile per indicare all'utente di aver ricevuto correttamente l'input.

Sembra quindi che nel futuro della tecnologia mobile non vi sia un'unica modalità d'interazione, ma tante soluzioni complementari. Voce, eye tracking, tocco sullo schermo e, in base all'idea di Google, una bella toccata al posteriore dei nostri prodotti, che dovranno necessariamente essere muniti di un bel lato B. Chissà se vedremo questa tecnologia applicata ai prossimi dispositivi Nexus. Sony ha dimostrato che non ci sono impedimenti di carattere tecnico nel metterla in pratica. Tutto è nelle mani di Google.