Qualcomm ha presentato lo Snapdragon 6s Gen 4, un chipset destinato a equipaggiare i telefoni Android di fascia media che promette miglioramenti sostanziali rispetto alla generazione precedente. Si tratta di un'evoluzione importante per un mercato che rappresenta la maggior parte delle vendite globali di smartphone, dove prestazioni e prezzo devono trovare un equilibrio delicato.
La novità più rilevante riguarda il processo produttivo: questo è il primo chip della serie Snapdragon 6 realizzato con tecnologia a 4 nanometri, prodotta da Samsung. Il passaggio dai 6nm del modello precedente non è un dettaglio tecnico trascurabile, poiché dimensioni più ridotte dei transistor si traducono generalmente in maggiore efficienza energetica e prestazioni superiori, sebbene Qualcomm non abbia fornito dati specifici sui miglioramenti in termini di autonomia della batteria.
Sul fronte della potenza di calcolo, l'architettura è stata completamente rivista. Mentre lo Snapdragon 6s Gen 3 utilizzava una configurazione asimmetrica con 2 core ad alte prestazioni e 6 core a basso consumo, il nuovo chip adotta una disposizione 4+4 più bilanciata. Questo significa quattro core Cortex-A78 per le operazioni intensive e quattro core Cortex-A55 per le attività quotidiane. La frequenza massima è stata inoltre aumentata di 100MHz, contribuendo a un incremento delle prestazioni della CPU dichiarato al 36%.
Questo cambiamento architetturale avrà ripercussioni positive soprattutto nelle applicazioni che richiedono elaborazione parallela su più core, come la codifica video o il fotoritocco. Un beneficio particolare riguarderà gli appassionati di emulazione, quella nicchia di utenti che utilizzano gli smartphone per far girare giochi di console vintage: emulatori come NetherSX2 per PlayStation 2 necessitano infatti di più core potenti per eseguire titoli impegnativi, un requisito che il precedente modello con soli due core veloci faticava a soddisfare.
Il comparto grafico registra progressi ancora più marcati, con Qualcomm che dichiara un miglioramento del 59% nelle prestazioni della GPU. Il chip supporta tecnologie avanzate come il variable rate shading e il sistema Qualcomm Game Quick Touch per ridurre la latenza del touchscreen durante il gaming. Inoltre, i display compatibili potranno ora raggiungere una frequenza di aggiornamento di 144Hz, rispetto ai 120Hz della generazione precedente, rendendo il nuovo processore un'opzione interessante per chi cerca un telefono economico ma capace nelle attività ludiche.
Sul versante fotografico, le specifiche tecniche mostrano un ambizioso supporto per sensori da 200 megapixel, quasi il doppio rispetto ai 108MP del modello precedente. La registrazione al rallentatore può ora raggiungere 240 fotogrammi al secondo alla risoluzione 720p, quadruplicando la capacità dello Snapdragon 6s Gen 3. Tuttavia, emerge un dettaglio curioso: mentre la scheda tecnica del chip precedente menzionava esplicitamente il supporto per la codifica video HEVC che permette di risparmiare spazio di archiviazione, questa informazione è assente dalla documentazione del nuovo processore. Resta da chiarire se si tratti di un'omissione documentale o di una reale assenza della funzionalità.
La connettività compie passi avanti su tutti i fronti. Il nuovo chip integra Bluetooth 5.4 e Wi-Fi 6E, rispetto al Bluetooth 5.2 e Wi-Fi 5 del predecessore. Il modem 5G raggiunge velocità teoriche di download fino a 2,9 Gbps, superando i 2,5 Gbps precedenti. Anche il supporto per le memorie RAM passa allo standard LPDDR5, abbandonando il più datato LPDDR4X, un aggiornamento che dovrebbe tradursi in prestazioni più fluide nelle operazioni quotidiane e nel multitasking.
Qualcomm non ha ancora comunicato quando arriveranno i primi smartphone equipaggiati con lo Snapdragon 6s Gen 4, né ha rivelato quali produttori abbiano già siglato accordi per utilizzarlo. Basandosi sui precedenti modelli della serie 6, è lecito aspettarsi che marchi come Motorola, Xiaomi, Samsung e HONOR possano essere tra i primi ad adottare questo nuovo processore per i loro dispositivi di fascia media, portando tecnologie fino a poco tempo fa riservate ai modelli premium in una fascia di prezzo più accessibile al grande pubblico.