Spotify ha deciso di intensificare la competizione con YouTube Music portando i video musicali ufficiali direttamente nella schermata di riproduzione per gli abbonati Premium negli Stati Uniti e in Canada. L'espansione, annunciata dalla piattaforma di streaming svedese, rappresenta un ampliamento significativo della funzionalità lanciata inizialmente in versione beta nel marzo 2024 in undici mercati selezionati. La mossa si inserisce nella strategia di Spotify per consolidare la propria posizione nel settore dello streaming musicale, offrendo un'esperienza multimediale più completa che va oltre il semplice ascolto audio.
La funzionalità si presenta con un'interfaccia intuitiva: durante la riproduzione di un brano compatibile, gli utenti Premium vedranno comparire un pulsante "Switch to Video" nella schermata "In riproduzione". La transizione tra audio e video avviene senza interruzioni, permettendo di mantenere la continuità dell'ascolto. Su dispositivi mobili, il passaggio al video a schermo intero è ancora più immediato: basta ruotare lo smartphone in orientamento orizzontale per attivare automaticamente la visualizzazione del video musicale.
Il catalogo iniziale disponibile per gli utenti statunitensi e canadesi rimane però limitato. Spotify ha confermato che la libreria comprende video di artisti come Ariana Grande, Olivia Dean, BABYMONSTER, Addison Rae, Tyler Childers, Natanael Cano e Carín León. Si tratta di una selezione che privilegia sia superstar internazionali che artisti emergenti, ma rappresenta una frazione minima rispetto ai milioni di brani disponibili sulla piattaforma. L'azienda non ha specificato quando il catalogo verrà ampliato né quali criteri determinano l'inclusione dei video.
Dal punto di vista tecnico, la funzionalità è compatibile con le applicazioni Spotify per Android, iOS, smart TV e desktop, garantendo un'esperienza coerente su tutti i dispositivi. Questa implementazione multipiattaforma distingue l'approccio di Spotify da quello di alcuni concorrenti che limitano funzionalità premium a specifici ecosistemi. La soluzione adottata ricorda fortemente quella di YouTube Music, che fin dal lancio ha integrato la possibilità di alternare tra riproduzione audio e video dello stesso contenuto.
Il lancio iniziale in versione beta, avvenuto nel marzo 2024, aveva coinvolto Regno Unito, Germania, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Svezia, Brasile, Colombia, Filippine, Indonesia e Kenya. In quella fase, il catalogo includeva artisti internazionali come Ed Sheeran, Doja Cat e Ice Spice, oltre a favoriti locali specifici per ciascun mercato come Aluna e Asake. L'espansione odierna in Nord America rappresenta un passo significativo considerando il peso commerciale di questi mercati per l'industria musicale.
Spotify ha giustificato l'introduzione dei video musicali come un modo per "rafforzare la connessione tra artisti e fan", sottolineando come i videoclip abbiano storicamente rappresentato non solo un accompagnamento visivo alle canzoni, ma uno strumento culturale capace di influenzare stili, avviare conversazioni e consolidare il rapporto del pubblico con gli artisti. Questa retorica si allinea con la strategia più ampia della piattaforma di posizionarsi come ecosistema completo per l'intrattenimento audio e, progressivamente, audiovisivo.
Per gli utenti europei, inclusa l'Italia dove la funzionalità è disponibile dal lancio beta, rimane la questione del catalogo limitato e dell'assenza di una roadmap chiara sull'espansione dei contenuti video. Spotify non ha fornito dettagli sugli accordi di licenza con le etichette discografiche né sui costi aggiuntivi che questa feature potrebbe comportare per la piattaforma. La cautela nell'espansione del catalogo suggerisce che le negoziazioni sui diritti dei video musicali potrebbero rappresentare una sfida più complessa rispetto alla gestione dei soli contenuti audio, considerando che i videoclip coinvolgono diritti cinematografici, registi e case di produzione oltre agli artisti stessi.
L'introduzione dei video musicali da parte di Spotify arriva in un momento in cui le piattaforme di streaming stanno cercando di differenziarsi oltre la semplice offerta musicale. Mentre YouTube Music beneficia dell'integrazione con il vasto archivio video di YouTube, Spotify punta su funzionalità esclusive come podcast, audiolibri e ora video musicali per giustificare il prezzo dell'abbonamento Premium. Resta da vedere se questa strategia sarà sufficiente per attrarre nuovi abbonati o trattenere quelli esistenti in un mercato sempre più competitivo.