Tim risponde al fondo KKR: "aperti a valutare proposta più alta e vincolante"

Il CdA di Tim valuta formalmente la proposta di acquisizione presentata dal fondo KKR. Ma avverte: "Siamo convinti che vi sia in Tim un valore inespresso".

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a cura di Umberto Stentella

Questa domenica, per la prima volta in tutti questi mesi, il CdA di Tim ha risposto ufficialmente alla manifestazione di interesse presentata a novembre dal fondo d’investimento KKR. Fino ad oggi c’erano stati esclusivamente vaghi accenni e dichiarazioni ufficiose.

Evidentemente qualcosa sta iniziando a muoversi. KKR aveva proposto di rilevare almeno il 51% delle quote di Tim , con un’offerta pubblica d’acquisto non vincolante.  Tim ha risposto formalmente a quella proposta, dettando tuttavia alcune condizioni più stringenti. Nella nota firmata dal CdA di Tim, si apprende anche che nel corso degli scorsi mesi i rappresentanti delle due realtà avrebbero già avuto diversi colloqui informali.

Il CdA di Tim ha dato mandato al Presidente e AD dell’azienda di «avviare un’interlocuzione con KKR, formale e ulteriore rispetto a quelle già intraprese informalmente nei mesi scorsi dai consulenti» con lo scopo di «conseguire la massima valorizzazione di Tim». E questo, continua il CdA, «anche con riferimento ad eventuali altri soggetti interessati».

Ma da novembre ad oggi sono cambiate diverse cose. All’epoca KKR si era detta disponibile ad un’OPA di 0,505 euro per azioni, che avrebbero attribuito a Tim una valutazione complessiva di 11 miliardi di euro. All’epoca le azioni venivano scambiate a 0,33 euro e - in altre parole - si trattava effettivamente di un’offerta, almeno sulla carta, vantaggiosa. Nel frattempo le performance di Tim hanno lasciato a desiderare, ci sono stati alcuni importanti cambi al vertice (a partire dall’AD, non più Luigi Gubitosi  ma Pietro Labriola) e oggi un’azione viene scambiata a 0,30 euro (con un apprezzamento in parte dovuto proprio alla notizia della riapertura delle trattative).

Nella nota firmata dal CdA di Tim le parole non sono lasciate al caso. Il consiglio spiega infatti di agire «nella convinzione che vi sia in Tim un valore inespresso» e, fondamentalmente, ha invitato KKR ad alzare la sua offerta.

Secondo il quotidiano online Il Post, l’offerta di KKR va innanzitutto interpretata come un interesse per le infrastrutture di rete fissa di TIM (e non tanto per la telefonia mobile). KKR è già azionista per il 37,5% di FiberCop (l’altro socio è proprio TIM, che controlla il 60% delle quote).

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