Trump ha firmato il decreto che obbliga la vendita di TikTok

Il governo statunitense contro TikTok: il Presidente Donald Trump ha firmato un decreto con cui vieta alle aziende americane di fare affari con TikTok.

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a cura di Biagio Petronaci

Donald Trump, il Presidente degli Stati uniti d’America, ha appena firmato un decreto che vieta alle aziende statunitensi di fare affari con i proprietari di TikTok e WeChat, due popolari applicazioni. Coloro i quali non rispetteranno questo obbligo tra 45 giorni riceveranno una sanzione.

Ci troviamo davanti a un nuovo capitolo della vicenda che vede fronteggiare il Governo degli USA e ByteDance, azienda che controlla TikTok. Dopo mesi di minacce, Trump ha firmato un decreto che obbliga le aziende statunitensi a bloccare le transazioni con i gestori di TikTok e WeChat. Questo potrebbe costringere di fatto ByteDance a vendere il popolare social network.

Non è la prima volta che TikTok finisce nel mirino degli USA: già qualche mese fa, il senato aveva approvato una legge con cui è stato vietato ai dipendenti federali di utilizzare il social cinese. Il polverone si è alzato quando l’Intelligence statunitense ha rivelato un "eccessivo controllo negli USA da parte di tecnologie cinesi". Il governo cinese ha prontamente risposto, classificando questa decisione come una "manipolazione politica" che potrebbe danneggiare anche i consumatori statunitensi. ByteDance ha annunciato di aver intenzione di rivolgersi ai giudici statunitensi.

La domanda ora è una: chi acquisterà effettivamente TikTok? Secondo alcune fonti, Microsoft sarebbe intenzionata ad acquisire il celebre social network. Qualche giorno fa era stata diffusa un’indiscrezione in cui era riportato che il colosso di Redmond avesse già iniziato e negoziare con ByteDance per rilevare i servizi di TikTok in USA, Canada, Australia e Nuova Zelanda.

La situazione potrebbe essere diversa: Microsoft potrebbe essere intenzionata ad acquisire i servizi di TikTok in tutti i paesi in cui sono attivi, tra cui Europa e India, a causa delle difficoltà nella separazione delle funzioni di back office. Escluso dall'ipotetico accordo Douyin, ovvero la variante di TikTok disponibile in Cina.

Anche davanti a questa situazione, il social network continua a essere utilizzato moltissimo in tutto il mondo: basti pensare che a luglio 2020 si è collocato al primo posto nella classifica delle applicazioni più scaricate da Google Play Store e App Store.

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