Uragano Harvey, tutto bloccato ma Apple Siri funziona

La quattordicenne Tyler Frank è riuscita a chiamare i soccorsi dopo l'inondazione provocata dall'Uragano Harvey sfruttando Siri. Non funzionava nient'altro.

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a cura di Dario D'Elia

Il 29 agosto Siri, l'assistente vocale di Apple, "ha salvato" una bambina affetta da anemia drepanocitica e la sua famiglia dal disastro dell'uragano Harvey.

Quella mattina in uno dei sobborghi di Houston l'acqua aveva ormai invaso strade e piani terra di ogni caseggiato. Il 911 non era raggiungibile, Facebook risultava inservibile, niente mail. Che fare? La quattordicenne Tyler Frank con i suoi fratelli e la madre dal tetto della casa infreddoliti e fradici scrutavano il cielo nella speranza che arrivassero i soccorsi.

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Harvey

Tyler decise di fare un tentativo con il suo iPhone: "Siri, chiama la Guardia Costiera". L'assistente vocale le propose quattro numeri e lei ne scelse uno. Dopodiché finalmente entrò in comunicazione con un operatore del pronto intervento.

siri

Partita la macchina dei soccorsi, nel pomeriggio giunse il primo elicottero e uno specialista del pronto intervento si calò con il verricello per vagliare la situazione. Tyler aveva 40° di febbre, ma pare non stesse abbastanza male per essere prelevata. Sarebbero ritornati in un altro momento perché in quella fase la priorità erano gli anziani in condizioni più critiche.

"Le prime unità della Guardia Costiera si sono confrontate con un'ondata di richieste di assistenza a causa dell'Uragano Harvey", si legge nella nota di risposta della Coast Guard. "Le squadre di recupero sulla scena fanno una valutazione basata sui fattori di emergenza (ad esempio urgenza, rischio di vita) e le condizioni trovate sul luogo".

Tyler però non si arrese e a distanza di poco tempo decise di richiamare uno dei numeri suggeriti da Siri. La mattina dopo giunse un altro elicottero e l'intera famiglia venne trasportata al sicuro.

Sebbene il sistema di comunicazione di Apple abbia funzionato come ottima alternativa ai metodi tradizionali, è l'intera macchina dei soccorsi ad aver mostrato il fianco.

Non solo la famiglia ha dovuto attendere praticamente due giorni prima di essere trasferita, ma adesso non si sa nulla del loro destino. Sono stati scaricati in un albergo vicino all'autostrada, non hanno più nulla. Solo i vestiti che sono stati loro donati in ospedale.