2048 è un puzzle game matematico disponibile gratuitamente online e con una storia che ci tocca da vicino, visto che l'autore di questo passatempo è Gabriele Cirulli, un giovane informatico di Gorizia alle prime armi con il mondo videoludico.
Un'immagine di 2048, il puzzle game italiano di Gabriele Cirulli
Lo scopo del gioco è di far scivolare diverse caselle numerate su una griglia. Quando due riquadri con lo stesso numero si avvicinano le cifre si sommano. Un compito semplice soltanto in apparenza, visto che per raggiungere il traguardo bisogna creare una casella con il fatidico numero 2048.
L'autore spiega di aver preso spunto da altri giochi e di aver pubblicato la sua opera online il 9 marzo, su una piccola community per designer. Da lì un utente anonimo l'ha portata su Hacker News, un sito seguito da molti programmatori e che ha permesso di cominciare la diffusione virale su Facebook e Twitter.
Oggi, a poche settimane di distanza sono state giocate 75 milioni di partite da circa 7 milioni di giocatori che vanno dagli Stati Uniti alla Cina, passando da Brasile, Francia, Russia e ovviamente anche Italia. Tuttavia il giovane autore rimane coi piedi per terra e spiega di non aver accettato diverse proposte per trasformare il suo gioco in app, nonostante qualcuno ci abbia già pensato senza troppi scrupoli e cercando di trarre profitti grazie alle pubblicità.
Gli unici soldi ottenuti dal giovane arrivano tramite le donazioni sul sito web del gioco. Una scelta puramente etica, nata dalla volontà di non arricchirsi tramite un gioco con un concetto basato su formule già esistenti. Talento e onestà: due qualità che ci fanno molto piacere osservare in un mondo governato troppo spesso dal potere dei soldi.
Riuscirete a superare il punteggio di Tom's Hardware e soprattutto a indovinare l'autore dell'impresa?
Se anche voi volete cimentarvi con 2048 potete cliccare sul sito ufficiale di Gabriele Cirulli, anche tramite smartphone. Fate attenzione, finora soltanto l'uno percento dei giocatori ha completato l'impresa e nemmeno l'autore ci è ancora riuscito. Noi di Tom's Hardware ovviamente siamo già alle prese con questo passatempo e qualcuno ha già raggiunto anche l'agognato traguardo. Ci riuscirete anche voi?