BlizzCon 2023, una cerimonia d'apertura che sa di ripartenza

Siamo volati ad Anaheim (Los Angeles) per assistere al BlizzCon 2023 e seguire tutti gli annunci. Ecco le nostre impressioni

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a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Il BlizzCon 2023 torna dal vivo dopo ben quattro anni dall'ultimo evento e lo fa con un nuovo presidente e una nuova identità motivata dall'acquisizione Xbox. Il luogo è sempre quello: il convention center di Anaheim nei pressi di Los Angeles, non troppo distante dalla sede centrale situata a Irvine.

Vista l'uscita recente di Diablo 4 i numerosi cambiamenti avvenuti negli ultimi anni non mi aspettavamo certamente una conferenza sfavillante e in effetti è stato proprio così. La cerimonia d'apertura è stata una presentazione costruita intorno agli aggiornamenti dei giochi nuovi, non lasciando minimamente spazio a sorprese o colpi di scena. Anche se era prevedibile, alcune mancanze e modi di comunicare non mi hanno convinto del tutto. Ma andiamo per punti.

L'apertura

L'evento si è aperto con un discorso abbastanza lungo di Mike Ybarra, attuale presidente di Blizzard Entertainment. Ybarra ha ringraziato i fan, spiegando quanto sia stato complicato non organizzare BlizzCon fisici in questi anni e quanto tutti abbiano dovuto affrontare numerose sfide per il supporto dei giochi. Tante parole che sanno anche un po' di "scuse" verso una community abbastanza maltrattata negli ultimi periodi, a causa di scelte abbastanza rivedibili da parte dell'azienda.

Da questo punto di vista la sensazione che mi è parsa ascoltandolo è stata quella di un "reset" psicologico, in grado di riacquisire la fiducia perduta e ripartire con un supporto mirato sui giochi e investendo sulla qualità. Probabile che questa "ripartenza" sia dovuta anche al recente caso dell'acquisizione di Blizzard (e Activision) da parte di Xbox. Non per altro, Phil Spencer è anche passato per un breve saluto, sottolineando quanto per lui sia fantastico avere i giochi Blizzard nel catalogo Xbox e quanto sia necessario permettere al più possibile numero di giocatori di approcciare le loro esperienze. Si è detto poi fiero sostenitore del brand di Starcraft, un commento che ha scatenato la platea e dona speranza sul fatto che possa tornare in brevi tempi.

Gli aggiornamenti

La maggior parte dell'evento si è comunque concentrato sugli aggiornamenti dei loro videogiochi "live service", da Heartstone a Overwatch 2 fino a Diablo 4 e Warcraft Rumble.

Proprio quest'ultimo ha ricevuto uno shadowdrop durante la manifestazione, venendo rilasciati su Apple Store e Play Store completamente a sorpresa in tutto il mondo. Non il Warcraft strategico che speravamo, ma certamente un nuovo modo di vivere il mondo di Warcraft. Sicuramente nei prossimi giorni troverete la nostra recensione.

Heartstone continua con le sue classiche espansioni atte a introdurre nuove carte e pacchetti, nonché sul miglioramento di Battlegrounds, che ora vedrà l'introduzione di una modalità co-op che consentirà di videogiocare insieme a un amico contro altri due giocatori.

Su Diablo 4 non mi aspettavo minimamente informazioni nuove e in effetti, a parte sottolineare i già diversi cambiamenti avvenuti con la Stagione 2 e alcuni sneak peak della stagione 3, riguardanti più che altro la ladder non ci sono stati momenti degni di nota, a parte ovviamente l'espansione che vedremo dopo.

Overwatch 2 è invece quello che mi ha lasciato più stranito. Il gioco è chiaramente in una situazione non proprio piacevole, con diverse critiche sul competitivo, sull'abbandono della "modalità single player" e un'insoddisfazione generale ben percettibile. Tuttavia, sembra proprio che il team non abbia convinzione nel voler ribaltare la situazione. 

Al BlizzCon 2023 abbiamo visto un nuovo eroe, Mauga, ma oltre a questo poco altro. Nel 2024 arriveranno dei miglioramenti e dei rework, ma l'idea generale è che gli sviluppatori non stiano ascoltando abbastanza la community, con diversi feedback che sembra proprio non stiano lavorando alle "orecchie" di Blizzard. Non so cosa succederà, forse fra un anno le cose cambieranno radicalmente, ma fino ad allora non posso esprimere ottimismo nei confronti del supporto di questo secondo episodio.

I nuovi annunci

Sulle nuove presentazioni non ho molto da raccontarvi, visto che gli annunci inediti sono stati, togliendo l'espansione di Diablo 4, solo quelli legati a World of Warcraft. 

Proprio Diablo 4: Vessel of Hatred, è un annuncio che io ritengo essere avvenuto decisamente in anticipo, forse anche per dimostrare quanto il team sia volenteroso nel supportare il gioco sul lungo periodo e di quanto abbia intenzione di continuare la storia già iniziata con la base di Diablo 4. Questa vedrà il ritorno di Mephisto e di Kurast da Diablo 2. Non sarebbe poi così strano, in futuro, vedere altre nemici o personaggi del secondo capitolo, tornare su questo episodio.

Arriviamo ora a World of Warcraft. La prima parte si è concentrata su World of Warcraft Classic: Cataclysm. No, non vi siete sbagliati, Blizzard ha presentato Cataclysm dentro WoW Classic, una scelta che io ritengo incomprensibile e che rischia davvero di rovinare tutto il bel lavoro pensato sui precedenti Classic. Ma perché vi scrivo questo? Per il semplice fatto che Cataclysm è una delle espansioni più odiate della community e che la sua introduzione potrebbe effettivamente contraddire l'idea stessa di Classic, pensata per permettere ai giocatori di giocare alle prime espansioni del gioco, nonché le più amate. Se Blizzard dovesse proseguire con le espansioni Classic comincerebbero a mostrarsi ben poche differenze concrete rispetto alle ultime espansioni, il che avrebbe poco senso.

In tutto questo, però, c'è una bella notizia: Season of Discovery, un nuovo aggiornamento di Classic che introduce contenuti mai visti su World of Warcraft e che vedrà un sistema di progessione pensato per far tornare sempre i giocatori, il che potrebbe far piacere molte persone.

La seconda parte degli annunci su WoW è stata decisamente più importante. Blizzard ha infatti annunciato "Worldsouls Saga" e lo ha fatto con Chris Metzen in persona, apparso per la prima volta dopo il suo ritorno nell'azienda avvenuto qualche mese fa. La Worldsouls Saga è una storyline che comprenderà ben tre espansioni "The War Within", "Midnight" e "The Last Titan". Si tratta di un progetto decisamente ambizioso e che rivoluziona completamente il modo di approcciare il gioco e che sono convinto sia stato ispirato dal lavoro avvenuto su Final Fantasy XIV.

Le mancanze

Arriviamo ora ai titoli principali che sono mancati a questa manifestazione. Come scritto a inizio articolo, sapevo che nel bene o nel male non avremmo avuto sorprese di un certo tipo, ma onestamente ero abbastanza convinto che sarebbe arrivato un teaser dell'atteso survival in sviluppo, di cui non sappiamo nulla e che sembra ben lontano dall'apparire ufficialmente. Forse lo vedremo l'anno prossimo.

C'è poi il caso Starcraft. Sebbene ero convinto sul fatto che non avrei visto, in tempi brevi, un terzo capitolo, ciò che mi ha preoccupato è il fatto che l'IP sembra sia stata completamente abbandonata a sé stessa. Non solo il gioco non appare nemmeno nella locandina promozionale della fiera, ma non c'è traccia del gioco da nessuna parte, il che è abbastanza amareggiante considerando quante persone attirava grazie ai suoi appassionati. 

Ovviamente non nascondo una certa preoccupazione dettata dalla paura di vedere la proprietà intellettuale congelata, ma rimango ottimista dopo le parole di Phil Spencer, assolutamente deciso a proseguire il supporto al franchise, magari non necessariamente perseguendo la strada del genere strategico.

Tirando le somme

BlizzCon è tornata e noi ne siamo felici, ma forse l'essere tornati quest'anno è stato troppo frettoloso. Pochi annunci di rilievo e aggiornamenti fortemente limitati, una situazione che onestamente comprendo, perché alcuni titoli sono usciti in tempi abbastanza recenti ed era improbabile vedere nuovi contenuti in breve tempo. Non fraintendetemi, sapere dell'arrivo di una nuova espansione di Diablo e soprattutto le novità di World of Warcraft fanno piacere, ma è chiaro che da Blizzard ci si aspetta sempre qualcosa di più. Per il resto è stato comunque bello vedere tornare tutti a vivere una fiera dal vivo, forse Blizzard si sarà resa conto che ai giocatori serviva esattamente questo: un modo per riunirsi e raccontarsi le meravigliose avventure affrontare nei mondi di Sanctuary, Azeroth, tra le strade cittadine di Overwatch o nei pianeti di Starcraft.