Il fenomeno Bloodborne continua a stupire anche a distanza di oltre un decennio dal suo lancio. Secondo un'analisi condotta da Alinea Analytics, l'oscuro action RPG realizzato da FromSoftware come esclusiva per PlayStation 4 avrebbe raggiunto risultati commerciali straordinari, con 9,3 milioni di copie vendute attraverso i canali tradizionali. Ma è quando si considera l'impatto dell'inclusione nel catalogo di PlayStation Plus che i numeri assumono proporzioni ancora più impressionanti: la base complessiva di giocatori che hanno vissuto l'incubo di Yharnam salirebbe infatti a 16 milioni di persone.
Particolarmente interessante è l'effetto domino generato dal trionfo commerciale di Elden Ring. L'ultima fatica di FromSoftware, uscita nel 2022, ha infatti riportato l'attenzione su tutto il catalogo del celebre studio giapponese, spingendo numerosi nuovi fan a esplorare i titoli precedenti della software house diretta da Hidetaka Miyazaki. Bloodborne ha beneficiato in modo significativo di questo rinnovato interesse, registrando un incremento tardivo ma sostanziale delle sue cifre complessive.
Il gioco ambientato in una gotica città vittoriana infestata da creature mostruose rappresenta ancora oggi un punto di riferimento imprescindibile per gli appassionati del genere. Nonostante sia passato più di un decennio dalla sua uscita originale, l'opera rimane una fonte di ispirazione costante per numerose produzioni moderne che tentano di replicarne l'atmosfera oppressiva e il gameplay sfidante.
Eppure, di fronte a risultati così lusinghieri e a un'eredità culturale che va ben oltre i semplici dati di vendita, la posizione di Sony Interactive Entertainment appare quantomeno enigmatica. Il colosso giapponese non ha infatti intrapreso alcuna iniziativa concreta per valorizzare ulteriormente questa proprietà intellettuale, lasciando i fan in uno stato di perenne attesa. Una timida speranza si era accesa durante il Tokyo Game Show 2025, quando alcuni articoli di merchandise dedicati al gioco avevano fatto capolino negli stand della manifestazione, ma si è trattato dell'ennesimo fuoco di paglia.
La questione diventa ancora più paradossale se contestualizzata nella strategia commerciale che Sony ha perseguito negli ultimi anni. L'azienda ha infatti investito risorse considerevoli nella realizzazione di remaster e remake, anche per titoli che apparivano meno bisognosi di una riedizione rispetto a Bloodborne. Da The Last of Us Part I a Horizon Zero Dawn Remastered, passando per Until Dawn, Sony ha dimostrato più volte la volontà di riportare sul mercato giochi relativamente recenti con vesti grafiche aggiornate.
Perché allora continuare a trascurare un'esclusiva che ha dimostrato una longevità commerciale eccezionale e che potrebbe beneficiare enormemente di un aggiornamento tecnico per le console di nuova generazione? La risposta rimane avvolta nel mistero. Forse questioni di diritti legati al coinvolgimento di FromSoftware, forse priorità strategiche diverse, o semplicemente una sottovalutazione del potenziale ancora inespresso di questo gioiello gotico. Qualunque sia la ragione, il silenzio di Sony su Bloodborne rappresenta una delle decisioni più difficili da comprendere nell'attuale panorama videoludico.