Multiplayer divertente con Extinction e Squad

Recensione di Call of Duty: Ghosts, il nuovo sparatutto di Infinity Ward e Activision.

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a cura di Tom's Hardware

Multiplayer divertente con Extinction e Squad

Per gli appassionati di Call of Duty la campagna single player è giusto un antipasto per poi divertirsi in multiplayer. Una volta completata questa "formalità" in circa sei ore (al livello di difficoltà normale) siamo passati a quello che molti considerano il vero fulcro dell'esperienza di Call of Duty: le partite online.

Uno degli aspetti positivi del multiplayer di Call of Duty: Ghosts è la varietà di modalità che offre. C'è il classico deathmatch a squadre, in cui due team si sfidano per ottenere il controllo della mappa. La modalità Search and Rescue vi metterà alla ricerca delle classiche piastrine da soldato per resuscitare i vostri alleati caduti e prevenire il respawn dei nemici.

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Nella modalità Blitz dovrete fare un'incursione lampo nella base avversaria e riuscire a calpestare un piccolo punto che vi permetterà di teletrasportarvi nella vostra base. Come se fosse una sorta di partita di football.

La lista prosegue con Hunted, in cui si parte tutti con una pistola per poi migliorare il proprio arsenale dirigendosi verso casse che ogni tanto cadono sulla mappa, e con Infected, una rivisitazione della modalità zombie in cui i personaggio caduti diventano orribili creature mutanti che hanno lo scopo d'infettare gli eroi sopravvissuti.

Il fiore all'occhiello è sicuramente la modalità Extinction, che permette fino a un massimo di 4 giocatori di ripulire una cittadina da pericolosi alieni, posizionando delle trivelle vicino ai nidi delle creature. Ovviamente gli alieni non resteranno a guardare e i giocatori dovranno resistere alle orde di nemici per il tempo necessario alla trivellazione.

Il bello di questa modalità è che l'esplorazione è libera, l'ordine dei nidi da distruggere non è prestabilito così come il percorso da seguire per raggiungerli. Inoltre bisogna aggiungere che gli alieni diventeranno sempre più ostici da eliminare.

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Ad aggiungere ulteriore carne al fuoco ci pensano le classi dei quattro soldati, ognuno con le sue abilità specifiche. Troviamo infatti il soldato specializzato nell'uso delle armi e il tank con più salute dei suoi compagni e più bravo nel combattimento a mani nude (utile per risparmiare proiettili).

L'ingegnere è invece abile nel riparare velocemente la trivella, fa più danni con le granate e ottiene più soldi con le trappole. Infine abbiamo il medico, che come potrete immaginare è adatto a curare in fretta i suoi compagni di squadra.

Come se non bastasse ogni volta che si distrugge un nido o che si completano le missioni dopo ogni round si potrà spendere un punto abilità per migliorare il proprio personaggio, aumentando l'efficacia di singole abilità o del ruolo del personaggio. Come se fosse una sorta di gioco di ruolo.

Chiudiamo la carrellata con Squads, che si può intendere come una specie di multiplayer asincrono. In questa modalità bisogna infatti creare una squadra mossa da bot, scegliendo ruoli ed equipaggiamento, migliorarla giocando insieme e facendo sì che altre persone online la scelgano. Un'idea divertente, anche se per valutarla a fondo bisognerà vedere la risposta della community.

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In generale il multiplayer di Call of Duty: Ghosts è ciò che ci si aspetta da un gioco di questa saga. Ci sono le classiche modalità presenti in tutti i capitoli, qualche novità che porta una ventata d'aria fresca e alcuni cambiamenti al sistema di perk e killstreak per provare  a distinguersi dai capitoli precedenti. Il risultato è convincente, a patto di amare gli scontri frenetici e sparatorie adrenaliniche senza troppo tattica e abbiamo apprezzato le dimensioni più ampie di alcune mappe, ma non si può fare a meno di notare alcuni evidenti problemi di bilanciamento.

Alcune classi sono infatti decisamente superiori e forti, come lo Specialista, e l'aiuto del cane, il buon vecchio Riley, è decisamente elevato. Il simpatico pastore tedesco gironzolerà infatti intorno al giocatore avvisandolo dei nemici circostanti, uccidendoli con un solo tocco e resterà attivo anche se si viene uccisi. In parole povere: vince da solo.