Quando una canzone rende un videogioco indimenticabile

Ci sono tracce capaci da sole di rendere i videogiochi dei veri capolavori senza tempo, quali sono? Ne abbiamo parlato un po' in redazione!

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a cura di Michele Pintaudi

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Ne abbiamo parlato centinaia di volte e ormai l’abbiamo capito bene: il videogioco è una delle forme di intrattenimento più potenti al mondo, anche e soprattutto grazie alla sua capacità di far convergere al proprio interno tanti, tantissimi media differenti. Quando ci avviciniamo a un prodotto videoludico lo facciamo, ormai, con la consapevolezza di trovarci di fronte a un’esperienza ricca e oltremodo variegata.

Ciò che incontriamo è infatti un mosaico, dove ogni singolo frammento - immagini, trama, personaggi e quant’altro - va a comporre quella che è l’opera fatta e finita. Tra queste componenti ce n’è una che, a seguito di un lungo percorso di evoluzione di cui vi abbiamo raccontato qualche tempo fa, è ormai divenuta davvero imprescindibile: la musica. Così come può accadere ad esempio per un film, anche nel mondo dei videogiochi può bastare una canzone a rendere una scena un istante speciale e indimenticabile.

E ovviamente ognuno ha le proprie tracce e i propri momenti ben impressi nella mente, motivo per cui in redazione abbiamo deciso che forse valeva la pena spendere qualche parola in più sull’argomento. Il risultato finale è questo pezzo, dove ognuno di noi (più un ospite speciale!) si è impegnato a scavare nei propri ricordi raccontando la propria risposta a una domanda all’apparenza semplice come: «Qual è quella traccia che ha reso un certo gioco davvero indimenticabile?». Un’occasione per dare un’occhiata, tra le altre cose, a come e quanto cambi da persona a persona il modo di concepire e percepire il medium videoludico. Ma non dilunghiamoci oltre, buona lettura!

Andrea Baiano Svizzero | Yasunori Mitsuda - Beyond the Sky (Xenoblade Chronicles)

Ironico che con l'annuncio di Xenoblade Chronicles 3 la mia scelta ricada su Xenoblade Chronicles, uno dei capolavori del genere JRPG. Eppure la mia scelta era già scolpita nella pietra, in realtà da diversi anni. Non solo è un gioco di ruolo incredibile, ma ad accompagnare le ultime scene di gioco c'è Beyond the Sky, cantata da Sarah Alainn e composta dal leggendario Yasunori Mitsuda. Una canzone estremamente delicata, ma allo stesso tempo potente, che accompagna le ultime immagini di un nuovo mondo.

Xenoblade Chronicles è un inno alla diversità, ma anche al libero arbitrio. Un'epopea che però non rinuncia a raccontare l'importanza dei legami umani. Beyond the Sky racconta proprio questo: è una dichiarazione d'amore familiare, amicale e non solo. Dalla prima volta che terminò quel viaggio meraviglioso ad oggi, Beyond the Sky non ha mai esaurito la sua forza emotiva. Un capolavoro, proprio come la storia a cui chiude il sipario.


Andrea Dall’Oglio | Utada Hikaru - Sanctuary (Kingdom Hearts II)

La musica, nel videogioco così con in molti altri ambiti, ricopre un ruolo fondamentale per la buona riuscita dell’opera nel suo insieme. Un brano che mi è rimasto particolarmente impresso è Sanctuary, canzone scritta e cantata da Utada Hikaru per il secondo capitolo di Kingdom Hearts, il titolo unisce due mondi che mi hanno accompagnato dall’infanzia attraverso all’adolescenza fino ad arrivare ad oggi, ovvero l’universo Disney e il franchise di Final Fantasy.

Ricorderò per sempre la prima volta che ascoltai il brano nel mentre il fantastico video introduttivo scorreva davanti ai miei occhi riuscendo a restituire a Kingdom Hearts una sua forte identità, nonostante le forti influenze dei due brand che compongono l’opera. Sanctuary rimane ad oggi una delle mie canzoni preferite in assoluto e ogni volta che l'ascolto mi sembra di tornare indietro a quei giorni dove tutto sembrava più semplice.


Marco Padovese | Keiichi Okabe - Nier Automata (Nier Automata)

Parlando di colonne sonore d’autore il candidato ideale è per me senza dubbio Nier Automata, un gioco decisamente interessante ed una vera perla e sorpresa sia per i fan di vecchia data che per i nuovi giocatori che si affacciarono in quel mondo nell'ormai lontano 2017. Personalmente credo che il motivo non siano solo le belle musiche o le liriche incredibili, ma sia un qualcosa che è presente solo in alcuni giochi, in cui la musica è parte integrante della narrativa, ti parla di una zona e la dipinge mentre la stai esplorando e successivamente ti introduce il boss che stai affrontando o per affrontare.

Quella di Nier è paragonabile alle descrizioni che leggi, alle linee di dialogo o alla mappa stessa del gioco e fa parte del racconto tanto quanto le precedenti forme di comunicazioni. Molte volte l’importanza della musica in un titolo nel sottolineare i punti chiavi viene sottovalutata, ma nel medium videoludico non è certo una novità, tanto che nel periodo in cui i giochi non avevano l’apporto dei dialoghi, era proprio la colonna sonora a dettare il ritmo e fornire al giocatore gli elementi per poter capire in che momento della storia ci si trovava.

Qui la colonna sonora è una componente perfettamente in linea con quello che Yoko Taro ci vuole raccontare, in un mondo ambientato migliaia di anni dopo il suo capostipite, con le forme di vita che seppur non siano a tutti gli effetti umani vogliono e cercano di comportarsi come tali. Avremo quindi musica leggera e dolce in momenti di relax in cui potremo esplorare e goderci il mondo, alternati a momenti di distorsione che ci fa intuire che le cose non stanno andando per il verso giusto e che l’apparente pace o la semplicità iniziale dell'avventura nasconde in realtà molto di più che quello che vediamo e vedremo. L’esperienza che ti può dare un videogame di questo tipo è davvero unica: a volte bastano le giuste corde da pizzicare per poter far scattare quella scintilla che poi brucia piacevolmente noi appassionati di questo meraviglioso medium.


Michele Pintaudi | Syd Matters - Obstacles (Life is Strange)

Il mondo dei videogiochi, per quanto sembri scontato dirlo, è bello perché è vario: ognuno può infatti trovare l’esperienza adatta ai propri gusti e in grado di coinvolgere, colpire ed emozionare a vari livelli. Proprio le emozioni sono ciò che rende Life is Strange così speciale, con un’atmosfera unica nel suo genere che è tale anche grazie a una colonna sonora ricercata e studiata ad hoc.

Le tracce che la compongono sono infatti eccezionali e tra queste spicca soprattutto l’apporto del gruppo francese Syd Matters, con due tracce - To all of You e Obstacles - che sembrano fatte apposta per rendere il titolo Dontnod l’opera che tutti conosciamo. Ho scelto la seconda per i momenti in cui è possibile ascoltarla: Obstacles accompagna Max e Chloe in due istanti particolarmente significativi del loro cammino, l’inizio e la fine, cullando con le sue note e con un testo semplice ma dall’alto contenuto emotivo l’avventura delle giovani protagoniste.

«We played hide and seek in waterfalls,

We were younger, we were younger…»


Francesca Sirtori | Nobuo Uematsu - Liberi Fatali (Final Fantasy VIII)

Parlo a tutti i fan di una saga pluritrentennale nel mondo dei JRPG, e già vedo spuntare curiose le teste degli affezionati della "fantasia finale" di Square Enix. Probabilmente sono gli stessi che si aspettano che stia per parlare di uno dei titoli più amati della saga, se non del più acclamato anche per via del recente remake. Dunque no, non ci sarà alcuna menzione alla colonna sonora di Final Fantasy VII, ma a quella del suo successore, Final Fantasy VIII, che a parere personale sa tenere testa al titolo sopracitato, ma in questo caso è bene ricordare un brano in particolare, partendo proprio dal principio di questa storia.

Si tratta di Liberi Fatali, brano di apertura di FFVIII e il cui titolo è anche un anagramma, di Succession of Witches e Love due dei temi portanti della storia narrata in questo titolo. Per quanto l'intero testo non sia in "vera" lingua latina, l'effetto complessivo del coro di voci unito alla melodia è qualcosa di impressionante e potente, un'introduzione davvero perfetta per un gioco che, dopotutto, ha dalla sua un numero considerevole di nostalgici affezionati.

Se personalmente una parte del testo di questo brano è stata anche usata come introduzione alla tesi di laurea universitaria, è bene ricordare che Liberi Fatali porta con sé una melodia ripresa in altri brani del videogioco, come ad esempio The Landing, The Stage is Set, Premonition e il tema finale. A dimostrazione di come sia un brano rilevante ai fini della storia, considerabile come fil rouge melodico, ma anche in grado di entrare nel cuore e nella mente dei giocatori.


Guest: Alex Moukala | Nobuo Uematsu - Main Theme (Final Fantasy VII)

Per chi non lo conoscesse, Alex Moukala è un compositore e produttore italiano noto per le sue grandi reinterpretazioni di colonne sonore videoludiche ma, soprattutto, per aver lavorato al comparto audio di pellicole come Avengers: Endgame e John Wick. Da grande appassionato di videogiochi si è reso subito disponibile, con nostro immenso piacere, a prestare il suo prezioso contributo a questo pezzo. Potete seguire Alex, e tutto il suo immenso lavoro, su Instagram e YouTube.

Una traccia presente in un videogioco che mi ha segnato come nessun'altra… Per me personalmente ci son stati (e continuano ad esserci) troppi momenti musicali nei videogiochi che davvero non hanno paragone. Sicuramente, tra le mie tracce preferite, il main theme di Final Fantasy VII ha grandissima importanza per me. Si tratta del gioco che mi ha segnato di più in ogni fase della mia vita, spesso in modi diversi per ogni capitolo della compilation. Il main theme del gioco, essendo un leitmotif di molta rilevanza nella compilation, ha accompagnato moltissimi momenti che mi sono stati d'ispirazione. A livello tecnico sfoggia una di quelle melodie che ti rimane in testa, e come abbiamo notato nel Remake, si adatta davvero ad ogni situazione.

Ciò che mi piace di più però è che, nella sua versione originale, il tema principale di Final Fantasy VII ricopre uno spettro di emozioni davvero complesso, suscitando sentimenti che scaldano il cuore ma sfociando anche su sensazioni tetre e molto opprimenti, per poi terminare sempre con un tono di positività e speranza. Penso sia una bella metafora della vita. O meglio, una metafora per come quella saga mi abbia insegnato a vedere la vita. Tra le altre cose, le musiche di Final Fantasy VII sono state la scintilla che ha scaturito la mia passione per la musica, e che mi ha poi portato a diventare io stesso un compositore. Ho avuto il piacere di fare una chiamata su Zoom con Nobuo Uematsu di recente e di raccontargli tutta questa storia: è stato bellissimo veder la felicità dipinta sul suo volto mentre gliene parlavo! Sì, direi che il tema principale di Final Fantasy VII mi ha decisamente segnato.


Abbiamo visto quanto ognuno di noi abbia il proprio modo di vivere un’esperienza ricca e sfaccettata come un videogioco anche, e forse soprattutto, grazie al supporto della canzone giusta al momento giusto. Un viaggio che ci ha fatto piacere condividere con voi, e che prima di concludersi richiede ancora un ultimo passo: raccontateci nei commenti la vostra personale opinione, tra ricordi e magari un pizzico di nostalgia, a proposito di quella canzone che ha reso davvero indimenticabile un videogioco che avete amato. Qual è, insomma, quel pezzo che non potete proprio dimenticare?