Chi recensisce giochi deve anche essere bravo a giocare?

Bisogna essere dei campioni per recensire bene un gioco? No, però riuscire a giocare decentemente è un dovere nei confronti dei lettori.

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a cura di Francesco Dellagiacoma

È bastato un video di 30 minuti in cui un giornalista videoludico non ha dato "il meglio di sé" con Cuphead, titolo fresco d'uscita e non particolarmente facile, per scatenare le polemiche degli appassionati. Quanto deve essere bravo a giocare chi recensisce videogiochi?

Una domanda a cui non è facile rispondere, ma prima un po' di contesto. Nel video qui sopra potete vedere i 26 minuti di gameplay che hanno scatenato l'inferno. Dean Takahashi di GamesBeat durante una sessione di prova al Gamescom con Cuphead si è bloccato durante il tutorial.

Le sezioni run 'n go di questa particolare tipologia di giochi possono essere particolarmente severe, e Dean ha avuto la sfortuna di tergiversare per qualche secondo di troppo anche nel tutorial. In molti l'hanno notato, e portare Takahashi ad ammettere di non essere un appassionato di tale tipologia di titoli non ha calmato gli animi.

Takahashi ha poi deciso di riprovarci, mostrando un chiaro miglioramento rispetto alla prima sessione di gioco, ma ormai la frittata era stata fatta e il tema messo sul piatto. Recensire giochi è certo un compito divertente, ma non per questo semplice o da prendere in modo disinvolto: in fondo si parla di consigliare di acquistare qualcosa che spesso paga a prezzo pieno, con soldi risparmiati faticosamente.

C'è chi ritiene che chi prova i giochi debba essere un "campione" per valutarli bene. Altri ritengono che si debba essere quantomeno nella media. Noi come la pensiamo? Chi recensisce giochi non deve certamente essere il numero uno al mondo per riuscire a dare un'opinione valida, perché sempre di opinione si tratta. C'è anche da dire però tra essere bravissimi e completamente incapaci c'è una bella via di mezzo, ed è qui che dovrebbe cadere chi recensisce giochi.

Chi prova un gioco abbassando la difficoltà o senza il giusto "background" potrebbe davvero dire di averne compreso in maniera completa il gameplay? Se a recensire un titolo come Portal fosse stato qualcuno incapace di completare i puzzle, magari l'avrebbe definito frustrante invece che un capolavoro.

pillars of eternity
"Troppo difficile, e poi non spiegano nulla! 2/10"

Insomma per recensire un gioco, più che la bravura serve l'impegno e l'esperienza maturata nel tempo con un determinato genere. "Sono solo recensioni di videogiochi", vero anzi verissimo, ma non per questo bisogna improvvisarsi. Nei giochi come nella vita tante volte è meglio non improvvisarsi, ma passare la palla a qualcuno di più esperto per concentrarsi su qualcosa per cui si è più portati. Forse la magra figura di Takahashi non è venuta per nuocere, lasciandoci "una morale", un insegnamento, valido per tutti - noi compresi.


Tom's Consiglia

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