Gioco degli anni '90 resuscita da una videocassetta, incredibile!

Fan appassionati fanno rivivere il classico Nintendo del 1990, F-Zero, attraverso una mod unica nel suo genere, che recupera contenuti perduti da antiche registrazioni VHS.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Un gruppo di fan ha resuscitato il classico del 1990 di Nintendo, F-Zero, attraverso una mod unica, recuperando contenuti persi da antiche registrazioni VHS. L’operazione è meravigliosa, ma Nintendo potrebbe decidere che è meglio chiamare gli avvocati - come ha già fatto spesso in passato. 

Il gioco moddato, chiamato BS (broadcast satellite) F-Zero Deluxe, aggiunge nuove piste, veicoli e campionati, creando un'esperienza ampliata per gli appassionati. Ciò che rende questa mod unica è il suo sviluppo da registrazioni VHS risalenti al 1996 e 1997, che mostrano le estensioni Grand Prix 1 e Grand Prix 2 di F-Zero.

Il punto di partenza è una periferica che si chiamata Satellaview, venduta in Giappone fino al 2000. Era un sistema che, già nel 1995, permetteva di scaricare giochi e aggiornamenti per il NES, tramite satellite. Usava una memoria temporanea che veniva sovrascritta a ogni utilizzo, e per questo i dati originali sono particolarmente rari - arrivano da quei consumatori che hanno utilizzato uno Satellaview per l’ultima volta e poi in qualche modo si sono recuperati i dati in memoria. 

Le card originali di Grand Prix 1 e 2 sono quindi particolarmente rare, e infatti possono valere fino a 5mila dollari nel mercato del collezionismo. Tuttavia esistono delle registrazioni su VHS dei giochi, e analizzando i video i modder sono riusciti a ricreare piste, veicoli e campionati. 

La squadra di modders ha utilizzato un approccio innovativo, ricostruendo le tracce basandosi su registrazioni VHS e ricreando veicoli e sfondi pixel per pixel. Per usare la mod è necessario avere una ROM originale di F-Zero, a cui si potrà poi aggiungere il pacchetto come aggiornamento. 

Il lavoro fatto è incredibile e meritevole, ma purtroppo il talento e la passione spesso si scontrano l’ottusità dei burocrati. E quando c’è di mezzo Nintendo aumentano le probabilità che la cosa finisca in mano agli avvocati. Anche se abbandonato, infatti, il materiale è pur sempre proprietà dell’azienda giapponese, che non si è mai dimostrata molto incline a tollerare manipolazioni di questo tipo. Peccato.