Con l'arrivo di Nintendo Switch 2, l'azienda giapponese sembra aver alzato significativamente il livello delle difese. Mentre il modello originale venne rapidamente violato dagli hacker, le prime indiscrezioni suggeriscono che la nuova console rappresenterà una sfida ben più ardua per la comunità di modder. Secondo quanto emerso da alcuni forum specializzati, diversi esperti di sicurezza informatica avrebbero già ottenuto unità di prova del dispositivo, trovandosi però di fronte a protezioni decisamente più sofisticate rispetto al passato, capaci di rendere inutilizzabile la console al minimo tentativo di violazione.
Il rapporto tra Nintendo e gli hacker è sempre stato caratterizzato da tensioni e controversie legali. Nessun produttore apprezza quando i propri prodotti vengono modificati, ma la casa di Kyoto ha storicamente dimostrato una particolare avversione verso qualsiasi forma di pirateria, intentando numerose cause contro chi tentava di aggirare le protezioni dei suoi sistemi. Una posizione che ha assunto contorni ancora più netti durante l'era Switch, dove tuttavia le misure tecniche adottate non si erano dimostrate particolarmente efficaci.
Con Switch 2, le cose sembrano destinate a cambiare radicalmente. Secondo quanto riportato su GBATemp e ripreso dal subreddit switch2hacks, alcuni hacker sarebbero già in possesso di unità della nuova console, ma i loro tentativi di violazione si sarebbero rivelati disastrosi. I primi esperimenti con strumenti come MIG Switch, che avevano funzionato sulla console precedente, avrebbero provocato il blocco immediato del dispositivo, trasformandolo in un costoso fermacarte incapace di completare la sequenza di avvio.
Le protezioni implementate da Nintendo sembrano essere talmente avanzate da riuscire a rilevare persino minime variazioni di voltaggio durante i tentativi di accesso non autorizzato. Un altro hacker, dopo aver tentato di interagire direttamente con la memoria flash del chip ROM, si sarebbe ritrovato con una console completamente inutilizzabile, bloccata in un ciclo infinito di riavvii.
La notizia, rilanciata dall'utente Twitter Stealth40k, va ovviamente presa con le dovute cautele, considerando che la console non è ancora ufficialmente disponibile sul mercato. Tuttavia, le informazioni sembrano coerenti con quanto dichiarato dalla stessa Nintendo, che aveva promesso di implementare misure di sicurezza significativamente più robuste per proteggere il proprio hardware e il proprio software.
Nintendo took hack protection seriously with Switch 2.
— Stealth (@Stealth40k) May 31, 2025
I'm sure it will happen eventually, but it sounds like it will take a very long time. pic.twitter.com/gNkN0es6K9
Questi primi tentativi falliti sembrano indicare che gli sforzi dell'azienda non siano stati vani. Se in passato le console Nintendo venivano generalmente violate in tempi relativamente brevi dopo il lancio, questa volta gli appassionati di modding potrebbero trovarsi di fronte a una sfida molto più complessa e prolungata. La storia insegna che nessun sistema è completamente inviolabile, ma Nintendo sembra determinata a rendere l'impresa quanto più difficile possibile.
È interessante notare come la società abbia apparentemente risolto una delle principali vulnerabilità del modello precedente. Il Nintendo Switch originale era diventato relativamente facile da modificare grazie a diverse falle di sicurezza scoperte nel corso degli anni, permettendo l'installazione di software non autorizzato e favorendo la diffusione della pirateria. Questa situazione ha rappresentato un problema significativo per l'azienda, con inevitabili ripercussioni economiche legate alla perdita di vendite di giochi originali.