Diablo III su PC senza casa d'aste, i giocatori esultano

Blizzard ha annunciato di voler chiudere la casa d'aste di Diablo III. Secondo gli sviluppatori questo sistema snatura l'essenza del gioco: uccidere mostri e ottenere preziose ricompense. Il giorno da segnare sul calendario è il 18 marzo 2014.

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a cura di Roberto Caccia

Blizzard ha deciso di chiudere la casa d'aste di Diablo III. Non è chiaro se il recente successo della versione console del gioco, priva delle aste online, abbia convinto gli sviluppatori a togliere questa controversa funzione. La community di appassionati sembra aver accolto molto positivamente questa notizia, almeno a giudicare dai primi commenti a caldo. L'annuncio ufficiale arriva direttamente dal blog di Blizzard, tramite un post di John Hight, direttore di produzione di Diablo III.

Pronti a dire addio alla casa d'aste di Diablo III? Mettetevi comodi, l'attesa è ancora lunga

"Quando abbiamo implementato la casa d'aste volevamo offrire un sistema sicuro e conveniente per gli scambi, ma nonostante i benefici di questo sistema e il fatto che molti utenti in giro per il mondo lo stanno usando sono diventati sempre più evidenti i rischi per le dinamiche centrali di Diablo III: uccidere mostri per ottenere buone ricompense", scrive Hight.

"Crediamo che questa mossa, insieme al nuovo sistema Loot 2.0 attualmente in sviluppo con l'espansione Reaper of Souls, ci permetterà di offrire un'esperienza di gioco molto più gratificante per tutti gli utenti", continua il dirigente di Blizzard. Per ora non ci sono ulteriori dettagli su come sarà chiusa la casa d'aste e in che modo sarà attuata la procedura, ma il team di sviluppo ha già in mente un giorno ben preciso per togliere questa funzione: il 18 marzo 2014.

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Hight ha annunciato l'arrivo di questa novità anche con un filmato, realizzato in collaborazione con Josh Mosqueira, game director di Diablo III. Nel video i due uomini di Blizzard non esitano a definire la casa d'aste un'arma a doppio taglio e sperano che la data di marzo possa dare a tutti i giocatori il tempo di sistemare i propri affari. Meglio tardi che mai.

Ora manca solo la rimozione della connessione online permamente per fare contenti tutti gli appassionati di Diablo III su PC, ma su questo aspetto Blizzard sembra fare orecchie da mercante. La software house ha sempre difeso questa scelta spiegando che l'esperienza online è parte integrante del gioco, ma molti credono che la necessità di giocare collegati a Internet sia soltanto un DRM per contrastare la pirateria. Cosa ne pensate? Siete contenti della rimozione della casa d'aste di Diablo III?