Doom beta multiplayer, FPS moderno o sparatutto anni 90?

Prime impressioni della beta multiplayer di Doom, uno sparatutto che prova a mescolare le dinamiche degli FPS moderni con i titoli usciti negli anni '90.

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a cura di Roberto Caccia

Abbiamo testato a fondo la beta multiplayer di Doom, abbiamo ucciso decine di giocatori con un lanciarazzi e ci siamo trasformati in demoni, seminando il terrore sul campo di battaglia. La demo ci ha invogliato ad acquistare il gioco?

doom

Partiamo dal presupposto che il comparto multiplayer di Doom ha forti richiami a Quake e agli sparatutto dell'epoca. I movimenti, seppur non rapidissimi, includono doppi salti e la possibilità di arrampicarsi sulle piattaforme. Inoltre ci sono munizioni, potenziamenti per l'armatura e la salute sparsi ovunque per i livelli.

ID Software tuttavia ha mescolato le carte in tavola proponendo un sistema che permette di personalizzare l'arsenale prima dell'inizio del match, con la possibilità di migliorare il proprio equipaggiamento aumentando di livello. Un'idea che s'ispira chiaramente a sparatutto moderni e che potrebbe far storcere il naso a chi preferiva raccogliere le armi in giro per l'arena, come si faceva negli sparautto "old-school".

In Doom invece tutti possono partire con lo stesso lanciarazzi, un'arma che non sembra nemmeno così potente, visto che per stendere un avversario ci vogliono due o tre colpi ben assestati. In generale questo discorso si può applicare a tutte le armi, escludendo il potentissimo Fucile Gauss, l'unica arma che si può raccogliere in giro per i livelli.

Forse la colpa di questa "mancanza di letalità" è legata alla possibilità di vedere i numeri con la quantità di danno sopra la testa dei nemici, in pieno stile Borderlands. Un dettaglio che in un gioco come lo sparatutto di Gearbox, completamente incentrato sul loot e sull'aspetto ruolistico, ha perfettamente senso d'esistere, mentre in Doom ci ha spiazzato un po'. In uno sparatutto come Doom ci si aspetta di vedere sangue e budella in gran quantità, non numeri.

Nonostante tutto sforacchiare i nemici, trasformarsi in potenti demoni e correre in giro per le arene con doppi salti, sorprendendo i nemici alle spalle, è dannatamente divertente. Il problema più grosso è che nulla di tutto questo sembra far parte dell'universo di Doom, fatta eccezione per l'ambientazione demoniaca.

I maggiori contenuti della versione finale del gioco potrebbero riuscire a darci la sensazione di avere a che fare con la versione attuale e moderna di un glorioso sparatutto nato nei mitici anni '90, vale a dire ciò che chiedono i fan. Nel frattempo gli appassionati faranno meglio a tenere le dita incrociate.