Il progetto cancellato di John Romero è tornato in vita. Il leggendario game designer, padre di franchise seminali come Doom, Quake e Wolfenstein 3D, ha confermato che lo shooter su cui stava lavorando il suo studio ha "sopravvissuto alla cancellazione" dopo che un publisher aveva ritirato i fondi la scorsa estate in seguito ai massicci licenziamenti in casa Microsoft. La notizia arriva come un colpo di scena positivo per l'industria, dimostrando che anche progetti apparentemente destinati all'oblio possono trovare una seconda vita quando sostenuti dalla passione di un team determinato e, presumibilmente, da un nuovo partner editoriale disposto a credere nella visione creativa.
Durante un'intervista al Salón del Videojuego de Madrid 2025, Romero ha rivelato dettagli cruciali sul futuro del progetto. Il gioco è stato completamente ridisegnato da zero, trasformandosi in un titolo indie di dimensioni più contenute rispetto alla visione originale. Nonostante questo ridimensionamento, il fondatore di Romero Games ha sottolineato come il nuovo approccio abbia paradossalmente rivitalizzato il team: circa 110 persone stanno attualmente lavorando al progetto, molte delle quali sono director di diversi dipartimenti che ora possono finalmente mettere mano direttamente a codice e design invece di limitarsi a ruoli di supervisione.
"Non stiamo ripartendo da zero," ha spiegato Romero, precisando che numerosi elementi del progetto cancellato sono stati recuperati e integrati nella nuova struttura di gioco. Tuttavia, il design complessivo è radicalmente diverso, con un focus che privilegia l'agilità e la creatività tipiche dei team ridotti. "È per questo che i piccoli team sono fantastici", ha aggiunto il veterano sviluppatore, enfatizzando come questa configurazione permetta ai professionisti di eccellere nelle proprie competenze specifiche senza le limitazioni burocratiche dei grandi progetti AAA.
Pur confermando che si tratta di uno shooter in prima persona – genere che Romero ha contribuito a definire negli anni '90 – il game designer ha promesso meccaniche e approcci completamente inediti. Il paragone scelto è significativo: proprio come Elden Ring ha rivoluzionato il modo di esplorare e vivere un action RPG grazie alla sua struttura open world e all'atmosfera enigmatica, questo nuovo titolo punta a offrire un'esperienza che sorprenda anche i giocatori più esperti del genere FPS. "Le cose che farete in questo gioco saranno nuove per le persone," ha anticipato Romero, suggerendo meccaniche che vanno oltre il classico shooting tattico o frenetico.
La filosofia progettuale richiama l'esplorazione e la scoperta continua, con un game design che privilegia la meraviglia e l'interrogativo costante del giocatore di fronte a situazioni inaspettate. "Era un posto molto strano, un mondo diverso, ed era davvero bello esplorarlo chiedendosi 'cos'è quella cosa?'," ha spiegato Romero riferendosi all'esperienza di Elden Ring. "Questa è l'idea dietro ciò che stiamo facendo con questo gioco," ha aggiunto, delineando un approccio che fonde l'heritage degli shooter old school con sensibilità contemporanee.
Al momento non sono stati comunicati dettagli sulle piattaforme target né tantomeno una finestra di lancio, considerando che il progetto è stato sostanzialmente riavviato con una nuova direzione creativa. Tuttavia, data la natura indie del nuovo approccio, è lecito aspettarsi un rilascio multipiattaforma che comprenda almeno PC, PlayStation 5 e Xbox Series X|S, con possibilità di espansione a Nintendo Switch se le specifiche tecniche lo permetteranno.
Il prossimo aggiornamento ufficiale da parte di Romero Games dovrebbe chiarire questi aspetti fondamentali insieme a dettagli più concreti sulle meccaniche innovative promesse dal leggendario designer, insignito di un Lifetime Achievement Award al GDC 2023 per il suo contributo fondamentale al genere degli sparatutto in prima persona.