Il mondo dello sviluppo videoludico ha perso oggi uno dei suoi progetti più enigmatici e attesi degli ultimi anni. Everwild, l'ambiziosa proprietà intellettuale originale di Rare che aveva catturato l'immaginazione dei giocatori sin dal suo primo annuncio, è stata ufficialmente cancellata secondo fonti vicine al progetto. La decisione arriva in un momento particolarmente difficile per l'industria, mentre Microsoft procede con una ristrutturazione su larga scala che sta colpendo duramente i suoi studi di sviluppo.
La cancellazione del progetto rappresenta la conclusione di un travagliato percorso creativo che si è protratto per oltre un decennio, considerando anche la fase di prototipazione iniziale. Sviluppatori anonimi che hanno lavorato al titolo hanno rivelato come il team non sia mai riuscito a definire una direzione chiara per il gioco, nemmeno dopo un recente riavvio completo dello sviluppo. Questa incertezza creativa si è rivelata fatale per un progetto che prometteva di essere una delle nuove proprietà intellettuali più innovative di Microsoft.
Il destino di Everwild si intreccia drammaticamente con la più ampia ristrutturazione di Rare, lo storico studio britannico fondato nel 1985 e acquisito da Microsoft nel 2002. I dipendenti coinvolti nel progetto rischiano di perdere il lavoro come parte di questa riorganizzazione aziendale, che colpisce non solo il team di Everwild ma l'intera struttura dello studio responsabile di Sea of Thieves. Le fonti interne hanno confermato che la notizia è stata comunicata ai membri del team in coincidenza con l'annuncio ufficiale dei licenziamenti di massa da parte di Microsoft.
La storia pubblica di Everwild inizia nel novembre 2019, quando Rare presentò per la prima volta il progetto con un trailer che mostrava un mondo naturale misterioso e affascinante. Un secondo trailer seguì nel luglio 2020, alimentando le aspettative dei fan con immagini evocative di creature fantastiche e paesaggi incantati. Tuttavia, quello che sembrava essere un normale percorso di sviluppo nascondeva in realtà profonde difficoltà creative che avrebbero portato alla decisione drastica di oggi.
Nel 2021, fonti vicine allo sviluppo avevano già rivelato a VGC come il design del gioco fosse stato completamente riavviato da zero. La decisione di ricominciare dall'inizio aveva portato alla nomina di Gregg Mayles come responsabile del progetto, una scelta che sembrava promettente considerando il curriculum del veterano designer. Mayles, infatti, ha guidato lo sviluppo di alcuni dei titoli più iconici di Rare, da Donkey Kong Country a Banjo-Kazooie, da Viva Piñata fino al più recente Sea of Thieves.
Nonostante il cambio di leadership, il progetto continuava a navigare in acque difficili. Phil Spencer, capo della divisione gaming di Xbox, aveva cercato di rassicurare i fan all'inizio di quest'anno dichiarando che si stavano facendo "progressi" sul titolo.
La cancellazione di Everwild segna un momento particolare nella storia di Rare, uno degli studi di sviluppo più storici del Regno Unito. Dalle origini nel 1985, lo studio ha creato alcuni dei franchise più amati della storia dei videogiochi: Battletoads, la serie Donkey Kong Country, l'iconico GoldenEye 007 per Nintendo 64, e la serie Banjo-Kazooie. Sotto l'ala di Microsoft, Rare ha continuato a sperimentare con titoli come Kameo, Viva Piñata, la serie Kinect Sports, e il più recente successo Sea of Thieves.
Matt Booty, che all'epoca ricopriva il ruolo di responsabile degli Xbox Game Studios, aveva spiegato come il team di Everwild volesse assicurarsi di avere "qualcosa di speciale" prima di mostrare nuovamente il gioco al pubblico. Questa ricerca della perfezione, tuttavia, si è rivelata un'arma a doppio taglio: da un lato ha dimostrato l'impegno creativo dello studio, dall'altro ha contribuito a prolungare indefinitamente lo sviluppo senza mai raggiungere una forma definitiva.
La perdita di Everwild rappresenta non solo la fine di un singolo progetto, ma anche un simbolo delle sfide che l'industria videoludica sta affrontando in questo periodo di incertezza economica. Microsoft ha ancora la possibilità di commentare ufficialmente la situazione, ma il silenzio che circonda la cancellazione parla da solo sulla delicatezza del momento che attraversa l'azienda di Redmond e i suoi studi interni.