GameStop è in "crisi insostenibile", arrivano altri licenziamenti

Lo scorso 26 marzo, la nota catena di negozi GameStop ha annunciato un taglio di posti di lavoro per contenere i costi in seguito a un calo delle vendite registrato nel quarto trimestre, dovuto principalmente all'aumento della concorrenza da parte delle aziende di e-commerce e a una spesa dei consumatori indebolita in un contesto economico incerto. Le azioni della società, con sede a Grapevine, Texas, hanno subito una battuta d'arresto, perdendo il 16% nelle contrattazioni after-hours.

Michael Pachter, analista di Wedbush Securities, ha sottolineato come l'aumento dei download digitali stia danneggiando il commercio al dettaglio fisico, rendendo le visite in negozio superflue se i consumatori possono semplicemente ordinare e scaricare i giochi immediatamente.

È altamente improbabile che i ricavi possano riprendersi a meno che la direzione non trovi un modo per incrementare il traffico nei negozi - M. Pachter

Anche alcuni grandi editori come Take-Two Interactive Software e Electronic Arts hanno riportato utili deludenti il mese scorso, mentre più in generale l'industria dei videogiochi sta affrontando pressioni dovute ad alti costi di prestito, inflazione persistente e una riduzione della domanda rispetto ai picchi pandemici.

Al 3 febbraio, l'azienda contava circa 8.000 dipendenti a tempo pieno e tra 13.000 e 18.000 associati part-time in tutto il mondo, rispetto agli 11.000 dipendenti a tempo pieno e tra 14.000 e 27.000 part-time dell'anno precedente. Le spese sono diminuite del 21,2% a 357,1 milioni di dollari, principalmente per la riduzione dei costi di lavoro, servizi di consulenza e marketing. Secono Pachter, GameStop potrebbe continuare a tagliare posti di lavoro per cerare di ridurre ulteriormente i costi, quindi si presume che ci saranno altri licenziamenti.

Il fatturato del quarto trimestre di GameStop è stato di 1,79 miliardi di dollari, inferiore ai 2,23 miliardi di dollari dell'anno precedente, dato piuttosto preoccupante vista l'entità della differenza tra i due periodi che si avvicina ai 500 milioni di dollari.