L'ingiusto insuccesso

La saga di Silent Hill ha vissuto il suo picco massimo con Hideo Kojima, per poi finire brutalmente nel dimenticatoio grazie a Konami. Oggi vi parliamo di Silent Hill Downpour, l'ultimo capitolo pubblicato nel 2012.

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a cura di Matteo Lusso

L'ingiusto insuccesso

Unreal Engine. Queste due parole determinano i maggiori problemi di Downpour. Si tratta di uno dei più famosi e utilizzati motori di gioco, ma esoso in termini di risorse. Sfortunatamente l'ultimo Silent Hill non è arrivato su PC, ma solo su PS3 e Xbox 360 e nonostante vanti una grafica in generale molto pulita e modelli tridimensionali ben fatti, grossi problemi a livello di framerate e stuttering affliggono il titolo.

Purtroppo giocatori e critica sono stati intransigenti su questo aspetto e a peggiorare la situazione ci ha pensato anche un sistema di combattimento poco funzionale, soprattutto a causa di animazioni legnose in fase di attacco e schivata. Infatti, anche se combattere non è l'aspetto principale, i tempi erano ormai maturi per proporre una soluzione più consona a un titolo horror dove la componente survival svolge un ruolo secondario, ma dev'essere comunque presente.

Silent Hill Downpour

I Vatra decisero di rivedere anche l'Otherworld, la dimensione parallela di Silent Hill, con una scelta né felice né infelice. Si scappa e basta, niente esplorazione ma solo fuga da quello che si può descrivere come una sfera luminosa volante che cerca di inghiottire il protagonista. In questo caso parte degli eventi risultano scriptati e il percorso ben definito ed è probabile che molti giocatori di vecchia data possano storcere il naso davanti a questa scelta.

Tuttavia non bisogna dimenticarsi che il capitolo Shattered Memories, reboot del primo Silent Hill, abbandona totalmente i combattimenti a favore dell'esplorazione e le sessioni nell'Otherworld sono basate solo sulla fuga. Ma nonostante ciò il titolo ha riscosso un grande successo, quindi non si può biasimare Vatra Games se per Downpour ha scelto una soluzione molto simile.

Silent Hill Downpour

A conti fatti, i problemi di Silent Hill Downpour sono a livello tecnico ed è un peccato che abbiano segnato così tanto la produzione, così come è un grande peccato che Vatra Games abbia chiuso i battenti poco dopo. Purtroppo Downpour, all'epoca della pubblicazione, non era in grado di competere nel mercato dei survival horror, ma certamente è uno dei migliori Silent Hill degli ultimi tempi, soprattutto per i fan di vecchia data. Se avete una PS3 o un'Xbox One, e non l'avete ancora giocato, dategli una possibilità, magari provando a chiudere un occhio sui rallentamenti e sullo stile di combattimento.

Se vi consigliamo di giocare a Downpour, perché è finito nella nostra rubrica dei giochi da dimenticare? In questo caso da dimenticare non è Silent Hill Downpour, ma come Konami sta trattando una saga storica e ricca di potenziale, che un piccolo studio ha cercato di far tornare al lustro del passato, ma senza successo, perché, forse, anche il pubblico sta cambiando e non vuole più videogiochi come i primi Silent Hill.