Greenpeace punta il dito contro le console

Secondo Greenpeace le tre console regine dei nostri salotti non sono amiche dell'ambiente. Rispetto a diversi anni fa, comunque, la situazione è in netto miglioramento.

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a cura di Manolo De Agostini

"Playing Dirty", "Giocare sporco", questo è il titolo dell'ultimo rapporto Greenpeace che si è occupato delle tre console regine dei nostri salotti: Wii, Playstation 3 e Xbox 360. L'organizzazione ambientalista ha riscontrato che tutte e tre le console sono risultate positive all'uso di materiali chimici pericolosi, sebbene in linea con le normative in materia dell'Unione Europea. Le console, secondo Greenpeace, contengono diversi materiali chimici come la resina polivinilica (PVC), i plastificanti, il berillio e il bromo.

Greenpeace ha riscontrato alte quantità di bromo in tutte e tre le console, mentre Xbox 360 e PS3 contengono livelli molto elevati di plastificanti, che non sono permessi all'interno dell'Unione Europea in prodotti per bambini e nei prodotti da gioco. I test hanno mostrato che i tre produttori hanno comunque ridotto o eliminato l'uso di alcune sostanze altamente tossiche.

"Nella Nintendo Wii non è stato identificato berillio nei contatti elettrici, e l'uso del PVC e dei plastificanti è apparso limitato. La Playstation 3 è un esempio di circuiti liberi dal bromo, mentre l'Xbox 360 ne fa un uso contenuto". Nonostante tutto, specifica l'organizzazione, tutte le console sono in linea con le normative RoHS vigenti in Europa, sebbene siano necessarie verifiche più efficaci.

"I nostri test mostrano che è possibile realizzare una console da gioco ecologica: i produttori devono prendere spunto l'uno dall'altro per vedere come rimpiazzare i materiali inquinanti con materiali non tossici", ha affermato Casey Harrell di Greenpeace. Ricordiamo che Greenpeace, poco tempo fa, ha segnalato Nintendo come un'azienda poco attenta alla politiche ambientali.