GrimGrimoire OnceMore | Recensione

La recensione di GrimGrimoire OnceMore, la nuova edizione del RTS di Vanillaware. Artwork splendidi e un gameplay unico, com'è invecchiato?

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a cura di Andrea Baiano Svizzero

Nell'industria dei videogiochi è difficile lasciare una forte impressione sul pubblico. Oggi ancor di più che in passato, vista la quantità di nuove uscite che impazza ogni mese su tutti i fronti. Il team Vanillaware, ancora attivo in quel di Osaka, è stato però in grado di entrare nell'immaginario collettivo, ritagliandosi uno spazio privilegiato tra le varie eccellenze nipponiche. In primis lo si deve al gusto estetico di George Kamitani, presidente della compagnia ma anche il più influente a livello creativo.

Vanillaware viene associata ad un gusto estetico specifico e unico, che trova espressione in esperienze bidimensionali di vario genere. GrimGrimoire e Odin Sphere hanno dato il via al suo operato, nonché al sodalizio con Atlus come editore dei suoi titoli. Ecco, è più probabile però che Vanillaware ve la ricordiate per titoli come Dragon's Crown, hack'n'slash 2D reso noto per il suo gameplay appassionante e per un character design ricco di eccessi.

A consacrare il team, soprattutto in Occidente, ci ha pensato 13 Sentinels: Aegis Rim, uscito di recente anche su Switch. Un'opera incredibilmente densa e riuscita dal punto di vista narrativo, che dimostrava la capacità di Vanillaware di poter offrire molto di più del solo appagamento estetico.

Ecco, forse vale la pena fare un passo indietro e riscoprire il passato di questo eclettico studio. Per farlo, mi sono gettato in GrimGrimoire OnceMore, la riedizione di uno dei due titoli con cui Vanillaware debuttò su Playstation 2 nel 2007.

Lillet Blanc e la Pietra filosofale

Cos'hanno in comune un videogioco giapponese del 2007 e la saga di Harry Potter di J.K. Rowling? Entrambi sono ambientati in un universo magico, dove il protagonista deve frequentare le lezioni in una scuola di magia. Il tutto senza dimenticare la presenza della nota pietra filosofale, una sostanza leggendaria che nella letteratura alchemica viene descritta come dotata di proprietà straordinarie.

GrimGrimoire OnceMore ci mette nei panni della giovane Lillet Blanc, al suo primo giorno nell'accademia Silver Star Tower. L'atmosfera è solenne, ed è buona pratica rimboccarsi le maniche fin da subito al cospetto dei diversi, ed esigenti, professori. Il proverbiale intoppo però è sempre dietro l'angolo, e l'opera di Vanillaware non perde tempo a mostrarci le sue carte. In questo non è invecchiato affatto, offrendo un ritmo degli eventi spedito e ben pochi tempi morti.

Il problema, come stavo per dirvi, è che l'accademia era un tempo la dimora di uno stregone problematico. Uno di quelli che oggi non durerebbe un secondo sui social, per restare in tema con i paragoni con Harry Potter. Questo dà il via ad una catena di eventi che vedono Lillet Blanc bloccata in un loop temporale. A livello strutturale, GrimGrimoire OnceMore alterna sezioni narrative, caratterizzate da un'impostazione da visual novel, al vero e proprio gameplay.

Per essere uno strategico del 2007, la cura riposta nel world building e nei personaggi è notevole, mostrando uno dei pregi maggiori di tutte le produzioni Vanillaware. La timida ma intraprendente Lillet Blanc è circondata da demoni, maghi e chimere, ognuna con una propria caratterizzazione e un arco narrativo ben delineato.

GrimGrimoire OnceMore viaggia a metà strada tra l'occultismo, il fantasy e una storia di formazione, con una scrittura pregna di personalità e non priva delle tipiche bizzarrie giapponesi. Grazie alla nuova Galleria, presente in questa versione, è possibile ammirare 90 artwork unici, insieme a diversi documenti che delineano figure ed eventi di spicco del mondo di gioco.

L'arte della strategia bidimensionale

GrimGrimoire OnceMore è uno strategico in tempo reale, concepito però sulle sole due dimensioni. Converrete con me nel dire che strategia in tempo reale e 2D non vanno spesso di pari passo. Magari siete intenti a leggere questa recensione, provando ad immaginare come sarebbe stato Starcraft se al posto di Blizzard ci fosse stata Vanillaware. In qualche modo, GrimGrimoire OnceMore nacque proprio da un esercizio d'immaginazione simile.

All'epoca gli strategici non impazzavano in Giappone, ma l'amore del team per la space opera di Blizzard superò ogni perplessità. Nelle sezioni di gioco, Lillet Blanc deve infatti superare diverse sfide e obbiettivi, unici per ogni livello, sfruttando i grimori a sua disposizione per sbaragliare l'avversario.

La meccanica di base è molto semplice, e prevede l'utilizzo di Rune per evocare delle unità, appartenenti a diverse scuole di magia (Glamour, Necromancy, Sorcery e Alchemy). Le condizioni di vittoria sono spesso simili tra loro, e prevedono la distruzione di tutte le rune avversarie sul campo.

Come si riesce nell'impresa? Attraverso un gameplay strategico che poggia sulle solida basi del genere di appartenenza. Grazie a gnomi e altre unità di raccolta, potremo conquistare i vari cristalli sparsi per la mappa, utili a raccogliere mana. Questo sarà fondamentale per qualsiasi azione di gioco, dall'evocazione delle unità al miglioramento del livello delle Rune, permettendoci azioni e bonus aggiuntivi.

GrimGrimoire OnceMore è quindi uno strategico piuttosto classico, che si gioca tutti sulla preparazione delle proprie unità e sulla capacità di riuscire a contrastare efficacemente quelle nemiche. I rapporti di forza tra le varie scuole di magia sono fondamentali, ma anche la conoscenza degli stati Substance e Astral. Questi indicano il tipo di unità, fisiche nel caso di Substance, e spettrali nel caso di Astral. Le due sono incompatibili, con le ultime avvantaggiate dalla loro incorporeità.

Imparare a conoscere le differenze tra le varie unità e le loro peculiarità è un requisito fondamentale per godere appieno di GrimGrimoire OnceMore, così come investire saggiamente nei vari skill tree dedicati alle scuole di magia. Anche perché lo strategico di Vanillaware non lesina affatto sulla difficoltà degli scontri.

Basta poco per andare in rovina, nonostante la modalità facile sia più delicata per i meno avvezzi al genere. O, in questo caso, al giocare uno strategico in tempo reale in 2D, con un controller. Funziona? Sì e no, ma fortunatamente la pausa tattica ad ogni azione rende più gestibile il tutto. Il sistema di controllo è efficace, perché cerca in tutti i modi di rendere ogni tasto utile ad una funzione specifica, che sia il raggruppamento di unità specifiche o di gruppi.

Allo stesso tempo, soprattutto nella gestione degli spostamenti e nella reattività d'azione, si inciampa più di una volta a causa di una gestione dell'azione spesso impacciata. Insomma, non ho mai percepito di avere del tutto sotto controllo il campo di gioco, anche in situazioni di chiaro vantaggio.

Questa nuova versione porta con sé diverse migliorie, dal passaggio ai 16:9 (che permette una maggiore visione del campo) alla velocizzazione dell'azione. Tutto è più funzionale e pratico, ma allo stesso tempo non sufficiente a migliorare i difetti storici dell'esperienza.

Oltre a ciò che vi ho detto poco sopra, GrimGrimoire OnceMore non introduce alcuna variazione negli stage. Questo significa che la mappa di gioco sarà la stessa, con variazioni minime di ostacoli e posizionamenti nemici. Manca il guizzo, in un gameplay strategico ricco di variabili ed elementi che però vengono soffocati da una ripetitività eccessiva.