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Have a Nice Death, la Morte come non l'avete mai vista | Recensione

Have a Nice Death è il nuovo roguelike in cui possiamo impersonale la Morte, CEO di un'azienda e sull'orlo di una crisi di nervi.

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a cura di Giulia Serena

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Nella cultura popolare la figura della Morte — o Cupo Mietitore, se preferite — è sempre stata presente: nella mitologia Greca prendeva il nome di Tanato e si trovava nel Tartaro, dinanzi la porta degli Inferi; nel Settimo Sigillo di Ingmar Bergman è un ottimo giocatore di scacchi, mentre nel The Sandman di Neil Gaiman è rappresentata come una giovane donna dalla pelle pallida e dallo stile gotico.

Per quanto mi riguarda, sarà che ho visto troppe puntate di Billy e Mandy da bambina, ma ho sempre provato una forte fascinazione per la Morte in ogni sua rappresentazione; appena ho visto il trailer di Have a Nice Death ne sono rimasta quindi subito attratta: un roguelike (o meglio, roguelite) in cui si impersona il Cupo Mietitore come poteva non essere un'idea geniale? Nel titolo di Magic Design Studios non dovrete però traghettare le persone verso il Paradiso o l'Inferno, bensì mettere in riga i vostri sottoposti scansafatiche.

Gli Inferi diventano un cartone animato

In Have a Nice Death la Morte è infatti il CEO di una specie di azienda denominata Death Inc. e per essere aiutato nel suo lugubre compito ha deciso di assumere delle Anime. Tutto sembrava procedere bene, finché i dipendenti non hanno iniziato a poltrire, portando il povero Cupo Mietitore a un vero e proprio burnout dal troppo stress. È qui che entriamo in gioco noi, che dovremmo attraversare i labirintici piani dell'azienda per punire tutti coloro che non stanno svolgendo i propri compiti correttamente.

Il primo aspetto che colpisce di Have a Nice Death sono le ambientazioni: il quartier generale della Death Inc. è stato creato a opera d'arte, ricalcando uno stile cartoonesco che contribuisce allo spirito leggero dell'opera. Magic Design Studios si è basata su una palette di grigi per creare ogni elemento del gioco, dando vita a una serie di personaggi originali e dall'aspetto assolutamente curato che potrebbero facilmente rappresentare i protagonisti di un cortometraggio animato.

L'intera opera è caratterizzata da un senso dell'umorismo un po' dark — com'è giusto che sia, visto il tema di fondo — che si riscontra non solo nei dialoghi dei personaggi, ma anche nelle ambientazioni stesse. I piani dell'azienda sono infatti dedicati a varie cause di morte, come quello per l'intossicazione alimentare, per le calamità naturali o per le dipendenze, e i nemici al loro interno ovviamente rispecchieranno tali attributi.

Anche la Morte può morire

A livello di gameplay, il modo migliore per descrivere Have a Nice Death sarebbe un'unione tra Hollow Knight e Hades, ricalcando lo stile di combattimento del primo e il genere roguelike dal secondo. Dovrete infatti muovervi attraverso dungeon procedurali in 2D, uccidendo nemici di vario tipo fino ad arrivare a un ascensore che vi porterà al livello successivo e via dicendo finché non giungerete al boss di quel dipartimento. Se la Morte soccomberà — anche se non mi è ancora chiaro come faccia a "morire" — dovrete ricominciare tutto da capo, mantenendo l'oro e l'esperienza ottenuti.

Vi sono in totale otto biomi divisi in sette livelli ciascuno più un boss finale, nonché caposettore di quel dipartimento. Ogni bioma contiene in linea generale solo tre o quattro tipologie di nemici, oltre ad alcuni mini-boss che occuperanno un piano intero; vi sono poi dei livelli "bonus", come la sala ricreativa e la sala di controllo, in cui recuperare un po' di vita o potenziare le armi.

Durante la partita avrete a disposizione svariati attacchi con cui approcciare differenti tipologie di nemici, tra cui combo base, colpi aerei da ogni direzione e caricati. Insomma, potrete gestire con grande libertà i movimenti della Morte, raggiungendo avversari anche molto distanti o in aria e schivando i colpi con il classico Dash. La vostra arma base sarà, ovviamente, la classica Falce, ma sono presenti anche delle originali varietà come la Falce Filante per eseguire attacchi a distanza o la Doppia Falce, meno veloce ma più potente.

Inoltre, nel corso della run sbloccherete anche armi secondarie o incantesimi con cui infliggere danni di vario tipo, anche se, purtroppo, in svariati casi si combinano male fra di loro oppure offrono degli attacchi poco versatili. Infine, col progredire dell'avventura accumulerete Mana per eseguire potenti attacchi speciali che coinvolgono l'intero schermo. L'oro guadagnato uccidendo i nemici vi servirà proprio per sbloccare ulteriori armi e abilità nel negozio, mentre con il salire dei livelli otterrete vantaggi permanenti come short-cut verso le boss-fight.

Have a Nice Death vs Nintendo Switch

L'aspetto in cui Have a Nice Death fallisce è però proprio il punto cardine dei roguelike, ovvero instillare la voglia nei giocatori di ricominciare le run, offrendo un giusto compromesso tra progressione narrativa e potenziamento del personaggio. A ogni morte dovrebbe essere aggiunto un tassello della storia che spinga a volerne sapere di più, mentre dall'altro lato dovrebbe esserci uno sviluppo delle abilità sia del giocatore che del protagonista, che esso sia dato da una barra della vita più lunga, da armi più forti e via dicendo.

In Have a Nice Death invece ho avuto la sensazione opposta: più andavo avanti con le run meno il gioco si faceva interessante; i dialoghi hanno iniziato a essere ripetitivi e hanno perso l'appeal iniziale, la narrazione sembra non progredire veramente, le armi non possono essere migliorate permanentemente ma solo sbloccate di nuove nel negozio e non si prova la soddisfazione di essere arrivati un passo più vicini alla fine.

Il titolo è stato rilasciato nella sua versione completa il 22 marzo per PC e Nintendo Switch dopo più di un anno in early-access; io ho avuto modo di provarlo sulla seconda piattaforma, dove al momento soffre di problemi di performance che, per quanto non rovinino l'esperienza, sono impossibili da non notare. All'inizio di ogni livello c'è un calo di frame molto pesante che dura circa dieci secondi, durante i quali è praticamente impossibile muoversi, mentre poi il gioco scorre fluidamente.

Un plauso va invece fatto al comparto sonoro dell'opera: durante l'avventura abbiamo la sensazione di star ascoltando proprio la playlist della Morte, tanto che a ogni colpo si può percepire come un graffio nel vinile. L'atmosfera a metà tra il jazz e il funk costituisce un ottimo sottofondo per le run, e il breve jingle che si sente a ogni rinascita è semplicemente perfetto.

Voto Recensione di Have a Nice Death - Nintendo Switch


7.6

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Comparto artistico spettacolare

  • Umorismo dark

Contro

  • Evidenti problemi di performance su Nintendo Switch

  • Sistema di progressione poco soddisfacente

Commento

Have a Nice Death è un titolo dal comparto artistico estremamente solido: lo stile cartoon vi convincerà sin dal primo momento, mentre la colonna sonora dai toni jazz vi terrà compagnia nel corso dell'avventura. Nonostante le meccaniche di combattimento siano ben pensate e permettano al giocatore di approcciare gli avversari in modi diversi, l'elemento roguelike si perde un po' a causa di un bilanciamento sbagliato tra progressione delle abilità e della storia a ogni run.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Have a Nice Death - Nintendo Switch

Have a Nice Death - Nintendo Switch