Venerdì 9 ottobre Hideo Kojima ha lasciato definitivamente gli uffici di Konami. Sembrererebbe - il condizionale è d'obbligo - di essere giunti alla conclusione di quella che ha tutti i contorni di una telenovela arriva dopo mesi di battibecchi e litigi.
Vi ricorderete sicuramente il caso della rimozione del nome dello sviluppatore dalla copertina e dai poster promozionali di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain, tanto per farvi un esempio recente, ma gli screzi fra Kojima e Konami sono cominciati molto prima.
A dare la notizia di quest'interruzione del rapporto lavorativo, cominciato nel lontano 1986, ci ha pensato The New Yorker. Il giornale scrive che c'è stata una vera e propria cerimonia d'addio con un centinaio di ospiti, compresi alcuni colleghi stretti di Kojima e molte persone che hanno collaborato alla realizzazione di Phantom Pain.
A questo punto la trama s'infittisce. Konami ha infatti negato ogni affermazione sulla "partenza" di Kojima e in una breve nota stampa inviata a Tokyo Sports la software house ha detto che lo sviluppatore è ancora un dipendente dell'azienda.
"Attualmente Kojima e il team di sviluppo hanno finito di sviluppare Metal Gear Solid V e si stanno prendendo una lunga pausa dal lavoro", si legge nel comunicato, tradotto da Kotaku.
"Visto che il tempo di sviluppo per i giochi console è lungo, e che la stanchezza si accumula, è una pratica comune per gli impiegati prendersi lunghi periodi di tempo libero una volta concluso lo sviluppo", continua la software house.
Le clausole del contratto fra Konami e Kojima impediscono allo sviluppatore di lavorare presso altri studi fino a dicembre. Sembrerebbe dunque che per assistere all'ultima puntata della soap opera bisognerà attendere un paio di mesi, ma il finale appare ormai scontato.