I giochi di oggi sono così realistici che sembra di interagire con un live show in televisione o un film. Infatti, questo è il tipo di esperienza a cui punta Sony con la sua PlayStation 3. Ovviamente, nel passato i giochi erano piatti e i colori si contavano sulle dita di una mano. Il più grosso cambiamento ci fu al passaggio dal 2D al 3D. Molti datano questo cambiamento nei tardi anni novanta, ma se ripercorriamo la storia dei giochi, il primo titolo 3D comparve nel 1983.
Il primo gioco 3D fu il SubRoc-3D di Sega, presentato più di due decadi fa, a portare la terza dimensione nel mondo dei giochi. SubRoc-3D è uno sparatutto nel quale si poteva muovere un aereo in quattro direzioni. Ovviamente, questo gioco non era un vero 3D come li conosciamo oggi, e soprattutto era mancante della risoluzione grafica e della complessità dei giochi moderni. Tuttavia, i velivoli nemici erano dei reali oggetti 3D - niente male se soprattutto consideriamo che Pac-Man era solo di tre anni più vecchio.
A parte questa innovazione, SubRoc-3D fu stroncato da molti giocatori. Evidentemente non era ancora l'ora di portare la dimensione della profondità nei videogiochi in un'era dove il 2D dominava.
Con il passare degli anni i giochi 3D si sono sempre più innovati, e uscirono titoli come Doom II, il primo FPS in 3D, e Quake, che godeva del vantaggio di manipolare il punto di vista del giocatore in un ambiente 3D. Questo tipo di giochi fece debuttò nell'era del Nintendo 64/DreamCast/Playstation 2. Questo era il periodo in cui le console avevano abbastanza potenza per gestire ambienti tridimensionali. La possibilità di controllare un personaggio a 360 gradi, di esplorare aree come se ci si trovasse nel mondo reale, portò i giochi 2D ad essere etichettati come "passato", e tutti si concentrarono sul 3D
