Creare una terra di cavalieri e pirati in The Elder Scrolls Online | Intervista esclusiva a Rich Lambert
Lo scorso anno, abbiamo avuto l’onore e il piacere di dialogare con Rich Lambert, Creative Director di ZeniMax Online Studios, e figura ormai storica sia nello sviluppo che nel volto di The Elder Scrolls Online. L’anno scorso, Rich ci ha parlato della sua grande passione per Oblivion, di ciò che è stato fatto per far nascere su The Elder Scrolls Online una terra familiare e allo stesso tempo inedita.
Quest’anno però, con l’annuncio di The Elder Scrolls Online: High Isle e l’avventura annuale di Legacy of the Bretons, il tono del racconto e delle ispirazioni è cambiato molto, passando dalla lotta contro il male a una vera indagine per le trattative di pace nel quadro della guerra dei Tre Stendardi. Cavalieri, pirati, complotti e nobiltà perduta dipingono gli ambienti colorati dell’arcipelago che dà il nome al capitolo, ma come è nato tutto questo? Cosa c’è dietro la realizzazione di un’espansione simile? Ancora una volta, grazie alla disponibilità del team del gioco, siamo ricorsi alla saggezza di Rich Lambert.

Intervista a Rich Lambert, Creative Director di The Elder Scrolls Online
Rich Lambert: In termini di sfide, High Isle per noi ha voluto dire avere a che fare con qualcosa di mai visto finora all’interno del franchise di The Elder Scrolls, un compito ancora più oneroso considerando che usciamo da due espansioni che bene o male ci hanno riportato in territori già familiari. High Isle è una dimostrazione d’identità, un arcipelago di opportunità, cultura bretone e intrighi. Volevamo che l’ambiente riflettesse queste caratteristiche, perciò troviamo sia spazi più colorati che altri molto scuri, sebbene distanti dal tono dark delle ultime avventure. Nel creare High Isle ci siamo ispirati allo scenario europeo, specialmente alle città del Mediterraneo, e alle cronache dei cavalieri inglesi come il ciclo arturiano.