Kick, ecco cos'è il servizio streaming che vuole rivaleggiare con Twitch

Kick è il nuovo servizio di streaming che vuole rivaleggiare con Twitch, ma con linee guida estremamente diverse.

Avatar di Andrea Riviera

a cura di Andrea Riviera

Managing Editor

Negli ultimi anni, il mondo delle dirette ha assistito all'emergere di numerose piattaforme che cercano di imporsi come alternative a Twitch, il colosso del settore. Una di queste è Kick, un servizio di streaming pensato appositamente per i videogiocatori ideato da Trainwreck, con i proprietari che sarebbero dietro al casinò online Stake. In realtà gli stessi proprietari hanno cercato di nascondere il collegamento, ma indagando la conferma è arrivata in tempi rapidi.

A ogni modo, Kick offre agli utenti la possibilità di trasmettere i propri contenuti e di guardare altre persone giocare; le trasmissioni in diretta su Kick sono accompagnate da una sezione di chat interattiva, dove gli spettatori possono interagire con gli streamer, e da un sistema di donazioni per supportare i creatori di contenuti. Insomma, in pratica è una copia carbone di Twitch sotto ogni aspetto, ma allora qual è la differenza?

Ciò che davvero lo rende "unico" a suo modo è la sua politica di commissioni ridotte. Mentre Twitch preleva fino al 50% dei ricavi dagli streamer più popolari, Kick applica solo una commissione del 5%, lasciando agli utenti ben il 95% del guadagno derivante dalle iscrizioni dei propri fan. Non si può certo dire che non sia un incentivo molto attraente per unirsi alla piattaforma.

Tuttavia, la questione della moderazione rappresenta un punto critico per Kick. Essendo, come spiegato precedentemente, sostenuta da Stake.com, un sito di casinò online che lavora con criptovalute, Kick non ha restrizioni sul gioco d'azzardo, a differenza di Twitch. Questo ha portato diversi creatori di contenuti a trasmettere dirette legate proprio a queste tematiche e se si considera che molti utenti di queste piattaforme sono minori, l'associazione tra bambini e gioco d'azzardo potrebbe sollevare delle preoccupazioni.

Nonostante la sua breve esistenza, Kick ha già attirato l'attenzione grazie alla presenza di noti streamer che hanno scelto di trasferirsi sulla piattaforma (a suon di contratti milionari). Tra questi ci sono nomi come xQc, Amouranth, Adin Ross, GMHikaru e Trainwreckstv.

Mentre Kick cerca di farsi strada nel mondo dello streaming di videogiochi, resta da vedere se riuscirà a sfidare il dominio di Twitch. La politica di commissioni ridotte è sicuramente un punto a suo favore, ma la mancanza di una moderazione efficace potrebbe rappresentare un ostacolo alla sua crescita. Per ora, il servizio non sembra essere partito bene. Vedremo se riuscirà a farsi strada o finire inevitabilmente come Mixer di Microsoft.