Passano gli anni, ma i Pokémon restano sempre sulla cresta dell’onda, facendo innamorare una generazione dopo l’altra. Dopo quasi trent’anni di vita i simpatici mostriciattoli tascabili giapponesi, complice anche l’enorme nuovo successo che sta riscuotendo il gioco di carte collezionabili, non hanno assolutamente nessuna intenzione di fermarsi e puntano a conquistare il prossimo 16 ottobre anche Nintendo Switch 2, oltre che la prima Switch, con Leggende Pokémon Z-A.
Un titolo diventato attesissimo per i fan del franchise, che non vedono l’ora di immergersi in una nuova avventura in quel di Luminopoli, la città ispirata alla capitale francese che abbiamo già imparato a conoscere una decina abbondante di anni fa con Pokémon X e Y su Nintendo 3DS. Per scoprirne qualcosa di più siamo volati fino a Colonia, dove durante la Gamescom 2025 abbiamo avuto l’occasione di provare in anteprima il gioco su Nintendo Switch 2.
Una cima da raggiungere
La nostra prova in compagnia di Leggende Pokémon Z-A si è suddivisa in due diverse sezioni, ognuna volta a mostrarci le nuove meccaniche del gioco. Durante la prima abbiamo vissuto una sorta di tutorial per quanto riguarda le battaglie con gli altri allenatori durante il torneo notturno che accende le notti di Luminopoli, mentre nella seconda ci è stata data la possibilità di sfidare una potente megaevoluzione.
Il torneo, che prende il nome di Z-A Royale, è strutturato come una sorta di competizione a leghe, in cui si parte dalla classe Z per arrivare fino alla categoria regina, ossia appunto la A. Durante la demo siamo partiti, come è giusto che sia, dal fondo della classe e abbiamo cercato di ottenere i punti necessari per cominciare pian piano a scalare i ranghi della competizione.
Per ottenere punti e venire promossi è necessario scontrarsi con gli altri allenatori durante il torneo serale e sconfiggerne i relativi Pokémon. A nostra disposizione avevamo quattro mostriciattoli di livello basso, tra cui Chikorita e Mareep, mentre i nostri avversari sfoggiavano ostacoli come Bellsprout. Una situazione, insomma, chiaramente da inizio gioco, ma che ci ha concesso di fare la conoscenza di quello che è il sistema di combattimento di Leggende Pokémon Z-A, che ricorda da molto vicino quello di Leggende Pokémon Arceus, seppur con svariate migliorie.
Prima di parlarvi delle battaglie è però cosa buona e giusta soffermarci sul fatto che è possibile cercare di sgattaiolare alle spalle di un allenatore avversario per colpirlo di sorpresa e partire quindi avvantaggiati nel duello. Una meccanica stealth molto semplice, ma potenzialmente in grado di dare un quid in più al gioco.
Gli scontri sono in tempo reale e si può anche comandare durante essi il nostro alter ego digitale, oltre che le varie mosse dei nostri Pokémon. Ogni abilità dei nostri compagni ha un preciso tempo di ricarica, oltre che un raggio d’azione e un momento più o meno lungo per la relativa animazione. Non basta quindi cliccare un pulsante per vederla andare a segno, ma è necessario prima assicurarsi del corretto posizionamento del nostro alleato e del suo avversario. Per farlo potremmo muoverci anche noi, in modo tale da farci seguire e consentire così al nostro Pokémon di colpire correttamente il bersaglio.
A onor del vero, dato il livello base degli scontri che abbiamo potuto affrontare, tale meccanica del riposizionamento non ci sembrata estremamente utile, ma ci è stato assicurato che nelle sezioni più avanzate sarà fondamentale imparare a padroneggiarla.
Il ritorno delle megaevoluzioni
La seconda sezione contraddistinta dal combattimento contro una megaevoluzione, che tra l’altro era Absol, ci ha concesso prima dello scontro di esplorare anche molto brevemente la città.
La sensazione è stata quella di trovarsi dinnanzi a qualcosa di sicuramente superiore alla media delle produzioni della saga, ma ancora non sufficiente per rendere degnamente onore a un franchise importante come quello dei Pokémon. Texture e modelli sono infatti ancorati a standard tecnici di diversi anni fa e colpiscono in negativo. Un problema storico che Game Freak non sembra proprio riuscire a scrollarsi di torno e che si presenta quindi anche in Leggende Pokémon Z-A.
Non tutto è male però, dato che proprio nello scontro contro Mega Absol abbiamo trovato la parte più divertente, riuscita e, perché no, anche impegnativa del nostro hands-on tedesco. La battaglia contro il potente avversario ha infatti introdotto svariate meccaniche e dinamiche rispetto ai nostri precedenti scontri, amplificando il tutto in positivo.
Oltre che dover guidare il nostro Pokémon, che in tal caso era Lucario, abbiamo dovuto anche assicurarci di salvaguardare il nostro personaggio, dato che gli assalti di Mega Absol erano in grado di danneggiare non solo il nostro alleato ma anche noi stessi. Per farlo a nostra disposizione avevamo la classica schivata, che ci ha permesso più di una volta di evitare all’ultimo qualche pericoloso attacco ad area.
Per permettere a Lucario di megaevolvere è stato inoltre necessario raccogliere delle sfere sparse in giro per la mappa, con tale procedimento che deve essere continuamente ripetuto nel corso dello scontro. Dopo un po’ di tempo, infatti, il nostro Pokémon tornerà alla sua forma normale e dovremmo ripristinare l’energia necessaria tramite tali sfere per poter di nuovo scatenare la potenza della sua megaevoluzione.
Tutte queste dinamiche e cose da fare hanno portato il combattimento ad assumere tutti gli stilemi classici di una boss battle, regalandoci delle ottime sensazioni e un modo differente, ma non per questo meno convincente, di vivere un videogioco Pokémon.
Leggende Pokémon Z-A: in conclusione
Il nostro primo provato con Leggende Pokémon Z-A è insomma stato un po’ agrodolce, con le migliorie e le aggiunte apportate al gameplay che ci hanno sì convinto, ma che non si sono rivelate totalmente sufficienti per farci distogliere lo sguardo da un aspetto tecnico decisamente non al passo coi tempi. Sia chiaro, non stiamo assolutamente dicendo che senza esso non ci si possa divertire, e siamo anzi sicuri che l’ultima avventura dei pocket monsters regalerà tante ore di gioco a molti di voi, ma che Leggende Pokémon Z-A avrebbe potuto solo che beneficiare da una spinta in più sul lato grafico. Promosso quindi per ora, anche se con qualche riserva.