Dopo aver speso parecchie ore assieme a Mario Kart World, durante una lunga prova a porte chiusa che mi permise di giocare sia dal principio dell'esperienza che con un salvataggio che mi mostrasse tutto quello che aveva questo nuovo capitolo da offrire nelle sue fasi finali, pensavo di avere le idee chiare su cosa mi sarei trovato davanti una volta che il titolo sarebbe uscito ufficialmente. Invece, dopo qualche giorno speso a bordo di un kart, mi sono reso conto che non sono solo i contenuti proposti da Nintendo a fare la differenza rispetto al capitolo precedente... ma la totalità dell'esperienza offerta da questo nuovo capitolo, il quale deve confrontarsi con quel colosso "genera-introiti" di Mario Kart 8 Deluxe, capace di vendere decine di milioni di copie e di restare in cima alle classifiche per ben due generazioni di console.
Insomma un gigante con cui confrontarsi è davvero difficile, motivo per il quale Nintendo ha optato per la soluzione migliore: non farlo! Mario Kart World, difatti, arriva come un punto di svolta per l'intera serie, segnando una ripartenza importante che, per quanto meravigliosa, farà sotrcere il naso a mlti puristi del genere... e non per il prezzo di vendita tanto chiacchierato.
Mario Kart World, difatti, presenta fin da subito alcune dichiarazioni di intenti parecchi pretenziose: ci sono solo personaggi dell'universo di Super Mario (quindi niente Link, Kirby o Villager), è ambientato in un mondo aperto in cui tutti i circuiti sono interconnessi fra loro e, soprattutto, modifica sostanzialmente le fondamenta del gameplay, introducendo una meccanica tanto inedita, quanto capace di far "andare in malora" la memoria muscolare di migliaia di giocatori. insomma la ricetta perfetta per una roulette russa dalla quale, ve lo anticipo subito, Mario Kart World ne esce vincitore... anche se con qualche livido.
Il mondo è tuoooo
Prima di parlare di circuiti, gran premi, modalità sopravvivenza e tutto quello che, normalmente, compone la miscela perfetta per dare vita a Mario Kart, voglio parlare dell'elefante nella stanza, ovvero quel mondo aperto che rappresenta, almeno in apparenza, la novità che caratterizza questo nuovo capitolo. Dal menù iniziale, difatti, premendo il tasto + si viene trasportati, senza interruzioni e in maniera molto fluida, nella mappa del mondo che fa da scenario a Mario Kart World.
Il primo impatto, in termini puramente tecnici e di art direction, è superlativo. nessuna transizione, nessuna indicazione di sorta, si preme un tasto e si prende immediatamente il personaggio a bordo del kart che, fino a pochi secondi prima, fungeva da animazione per il menù principale. Bastano pochi secondi sulle strade di questo nuovo mondo per comprendere di cosa sia, e sarà, capace Nintendo Switch 2, meteo dinamico, ombre e luci che riescono, finalmente, a infondere dinamicità ai fondali in movimento, animazioni dei personaggi, e dei kart, molto più curate... insomma una gioia per gli occhi, sia per quanto riguarda lo schermo di Switch 2 che un monitor esterno 4K.
Il mondo di gioco di Mario Kart World è inizialmente capace di disorientare, visto che non viene data alcuna informazione e si viene lasciati liberi di esplorarlo ma dopo poche ore spese a girovagare, diventa subito chiaro che si tratta di un "enorme momento di distrazione" al quale concedersi fra una corsa e l'altra o, in alternativa, nelle sessioni di gioco in solitaria, magari in mobilità, quando si preferisce spendere qualche decina di minuti per portare a termine una sfida o scovare qualche segreto.
All'interno del mondo di Mario Kart World, difatti, ci sono diverse attività che si possono svolgere. Ci sono dei pulsanti P che, una volta, toccati, offriranno delle sfide a tempo dalle tematiche più disparate. Si parte dal classico Sprint a tempo, per passare alla raccolta di monete blu prendendo percorsi decisamente poco convenzionali, al fare un tuffo nel passato simulando un giro di pista su uno dei circuiti storici della saga, fino a compiere delle vere e proprie sezioni di platforming a bordo di un kart. Insomma ce n'è per tutti i gusti e la difficolta, soprattutto, varia parecchio in base alla tipologia di sfida e alla zona in cui si trova, motivo per il quale completare tutte queste attività porterà via parecchio tempo.
Dopodiché ci sono i vestiti per i vari personaggi, i quali sono associati a dei chioschi di Yoshi che avranno di fronte alla loro porta una busta contenete del cibo. Mangiando questi piatti (che varieranno in base al bioma in cui ci si troverà) si otterrà un costume per il personaggio che si starà utilizzando. A rendere leggermente più complesse le cose ci si mettono alcune caratteristiche del mondo di gioco (quali il ciclo giorno/notte e il meteo dinamico) che andranno tenute in considerazione nel momento in cui si raccoglieranno questi manicaretti, visto che se non verranno rispettati alcuni criteri, si incapperà in costumi doppi.
Si passa poi ai veri e propri segreti dislocati per tutto il mondo di gioco (raffigurati da delle monete di Peach) e nei percorsi disponibili in Mario Kart World (sottoforma di blocchi ? presenti sul pavimento), i quali, oltre a essere completamente esplorabili all'interno di questa peculiare world map, potranno essere sfruttati come banco di prova per trovare scorciatoie, vie preferenziali e sotterfugi di ogni sorta, da sfruttare durante le gare vere e proprie.
Insomma, almeno sulla carta, le cose da fare in modalità "guida libera" sono davvero tante ma il problema è che, pur garantendo una pletora di contenuti sbloccabili utilizzabili all'interno del gioco, il mordente di tutte queste attività si consuma molto presto e se si deciderà di giocare prettamente così, la noia potrebbe sopraggiungere presto, vista la ridondanza delle cose da fare. A fare da contraltare al potenziale tedio, troviamo un mondo di gioco incredibilmente bello e ricco di citazioni, che sfrutta a dovere il meteo dinamico, con tutte le sue sfumature cromatiche, per far gioire costantemente gli occhi del giocatore. Strade sterrate, deserti, montagne innevate, e città si alternano con una velocità frenetica in Mario Kart World, dando sempre l'idea di "guidare in una cartolina" a 60 fps, sia in modalità docked che portatile, e con una risoluzione di 1440p (con un filo di post-processing) quando si gioca su un monitor esterno e a 1080p sul display di Nintendo Switch 2.
Dovessi appuntare un difetto tecnico al mondo aperto di Mario Kart World, sarebbe una certa povertà in termini di abitanti, si passa da strade affollate di Toad intenti a guidare qualsivoglia veicolo a due, o quattro, ruote, a chilometri e chilometri di sentieri semi deserti, dove si incappa in qualche pilota (controllato dall'IA del gioco) intanto a sfrecciare sui tracciati e poco altro. Resta il fatto che Mario Kart World non è Forza Horizon e non vuole nemmeno esserlo (infatti la modalità libera in multigiocatore è più un hub social dove passare il tempo in attesa della prossima competizione che un mondo da esplorare in compagnia) e che questa modalità libera ha uno scopo ben preciso, anche se difficile da comprendere nelle prime ore di gioco.
Salta Mario salta!
Mentre ci si ritrova a spendere ore per collezionare monete, blocchi e costumi, si inizia a percepire una maggiore padronanza della nuova dinamica del salto sul posto, la vera rivoluzione, in termini di gameplay, presente in questo nuovo capitolo. Oltre alle canoniche modalità di movimento presenti da anni nella seri, Mario art World introduce la possibilità di saltare sul posto per raggiungere aree altrimenti inaccessibili, oltre che per guadagnare velocità in maniera analoga a quanto avviene con la derapata. Il procedimento è motlo semplice (anche se dannatamente difficile per chi ha una buona memoria muscolare con la serie): si salta sul posto, senza sterzare, e il proprio personaggio comincerà a caricare un salto sul posto che produrrà un’accelerazione con le stesse tre intensità disponibili con la derapata.
Rilasciare il salto permetterà di atterrare e guadagnare immediatamente velocità (anche se oramai, da qualche capitolo a questa parte, questo bonus non è più così efficace) ma se ci si scaglierà su corrimano, guardrail, muri o rampe, si potrà dare inizio a una serie di manovre aeree capaci di far impallidire i titoli dedicati a Tony Hawk e che garantiranno, a chi imparerà a padroneggiare questa tecnica, un vantaggio notevole durante le gare.
Inizialmente sembrerà una manovra poco efficace, quasi un "malus" più che un reale guadagno, ma non appena ci si prenderà la mano, si comincerà a sfruttarlo nelle maniere più disparate, spaziando dal cominciare una combo di salti su pareti e guardrail, evitare gusci e bucce di banana, fino a saltare sugli altri personaggi per guadagnare un salto ulteriore (indispensabile in certi contesti per raggiungere parti del tracciato sospese a mezz'aria.
Insomma uno stravolgimento non indifferente delle dinamiche, oramai note, di Mario Kart e che nelle prime decine di ore spese con il titolo smebrerà una semplice "aggiunta inutile", prima di realizzare quanto sia indispensabile nelle competizioni più serrate per raggiungere il podio. Uno stravolgimento che, però, è anche un rischio, vista l'identità così inamovibile di Mario Kart e che, in questo nuovo capitolo, tende a generare delle situazioni fin troppo caotiche viste le opportunità che offre, in unione con i nuovi tracciati proposti in questo nuovo capitolo, e l'inevitabile rottura di quell'equilibrio, così perfetto, che contraddistinse Mario Kart 8, rendendolo così celebre fra i giocatori.
Piccolo mondo antico
Proprio i circuiti di Mario Kart World sono stati ripensati completamente per sfruttare la nuova meccanica del salto sul posto, garantire abbastanza spazio sul tracciato per 24 giocatori e restituire quel senso di continuità che serve che trasparisca da un mondo liberamente esplorabile. Per questo motivo, basta avviare un gran premio a caso per comprendere quanto sia mutato Mario Kart nel suo "core", andando a generare un punto di rottura netto con il passato e proponendo una nuova formula che, sono certo, farà infuriare molti fan di vecchia data. Invece delle classiche quattro gare su circuiti chiusi, qui ci si trova davanti a una struttura che ricorda molto più un rally che una serie di corse tradizionali.
Solo la prima e l’ultima gara mantengono la formula classica, mentre le due centrali si trasformano in percorsi lineari da attraversare, con partenza e arrivo in punti diversi e checkpoint intermedi lungo il tragitto. Questa scelta cambia radicalmente il modo di affrontare le gare: non basta più memorizzare le curve, o cercare la scorciatoia perfetta, ma diventa fondamentale saper sfruttare al meglio gli oggetti, capire quando usarli per guadagnare posizioni e, soprattutto, conoscere a dovere il mondo di gioco per poter sfruttarlo a proprio vantaggio nei mometni maggiormente lineari. È una svolta che si riflette anche nel design delle piste. Se da un lato non manca qualche tratto tecnico, e alcuni tracciati inediti sono fra i migliori mai creati per la serie, dall’altro si nota una tendenza verso percorsi più verticali, con sezioni dedicate al grinding e alla corsa sui muri, e soprattutto con ampie aree aperte che rompono la classica idea di circuito chiuso.
Nonostante questa rivoluzione spiazzerà i veterani, e sono certo che farà ritornare sull'ottavo capitolo molti di loro, il divertimento resta sempre altissimo e la voglia di giocare non manca mai, soprattutto in virtù di una serie di tracciati pensati per mutare costantemente durante la gara, non proponendo mai quella ridondanza da "gara tradizionale" e obbligando i giocatori a memorizzare ogni giro di ogni circuito per poterlo conoscere in ogni suo aspetto. Ovviamente per chi odia questa rivoluzione, rimane la possibilità di giocare con la formula tradizionale, ma questa non potrà essere usata per i gran premi, visto che i tracciati andranno scelti individualmente o come prima tappa di un GP.
Il vero problema di queste modifiche a quell'equilibrio che la serie ha costruito pazientemente nei precedenti otto capitoli è che, in Mario Kart World, il caos e l’imprevedibilità prendono un pelo troppo il controllo della situazione, arrivando a dominare l'intera esperienza di gioco in quelle competizioni contro giocatori "maggiormente casuali" o quando ci si dedica a sfidare l'IA del titolo nei GP da 100cc e 150cc. Nintendo ha chiaramente voluto rompere con il passato, mettendo il divertimento la primo posto e relegando la competizione più "tecnica" (se così la si può chiamare) alle sfide in multigiocatore su tracciati singoli (o alle competizioni di gruppo contro i veterani.
La presenza di 24 piloti in gara rende ogni corsa una vera esplosione di oggetti che piovono da ogni dove, ammucchiamenti generali per recuperare i Power-Up, spintonate senza pietà e brevi momenti di tecnicismo confinati a quelle situazioni in cui si decide di inanellare una serie di combo aeree per distanziare il gruppo, o da quei momenti, ricolmi di assoluta tensione, dove si cerca di mantenere il primo posto a suon di drift perfetti e tagli di pista calibrati al millimetro... peccato che in quest'ultima situazione, specialmente online, si diventa il bersaglio di 23 potenziali Power-Up che possono arrivare sulla propria testa nel giro di una decina di secondi.
Insomma, Nintendo ha deciso di dare un colpo di coda netto alla serie e sperimentare il più possibile con Mario Kart World per evitare comparazioni con quel mostro sacro rappresentato dall'ottavo capitolo, ma per quanto tutto sia incredibilmente divertente, e realizzato meravigliosamente, i veterani della serie faranno molta fatica a digerirlo e, con molta probabilità, preferiranno scegliere, ancora una volta, Mario Kart 8 quando vorranno competere in maniera agonistica.
Sopravvivere a ogni costo
Laddove la modalità gran premio sembra aver assunto sempre più i connotati di un party game sui kart, la modalità sopravvivenza è forse quella che riesce a valorizzare al meglio questa rinnovata identità della serie. Sopravvivenza, difatti, è una vera e propria modalità battle royale in stile Mario Kart, dove bisogna affrontare una serie di tracciati in sequenza, connessi fra loro, cercando di classificarsi in una data posizione al termine di ogni tracciato per poter proseguire con la gara.
Una formula tanto semplice quanto perfetta per mettere alla prova realmente le abilità dei giocatori, visto che la chiave del successo sta nella gestione oculata degli oggetti e nella conoscenza, quasi enciclopedica, del mondo di gioco (motivo per il quale sfruttare a dovere la modalità libera potrebbe aiutarvi non poco). Capire quando sfruttare un turbo, quando colpire un avversario o quando conservare i power-up più potenti, potrebbe stravolgere le sorti della vostra corsa per la sopravvivenza, permettendovi di guadagnare quella manciata di posizioni che vi permetteranno di rimanere in gara, o di resistere quando raggiungerete le posizioni più alte della graduatoria. Come da tradizione, infatti, Mario art fornisce Power-Up più potenti a chi si trova più in fondo alla graduatoria, motivo per il quale servirà conservare le proprie risorse per sopravvivere quando ci so troverà in testa.
Allo stesso tempo, grind, salti caricati e capacità di ragionare fuori dagli schemi risulterà indispensabile per riuscire a guadagnare posizioni e a distanziarsi dalla bolgia nei momenti più concitati. Il livello di adrenalina in questa modalità è altissimo, soprattutto perché il caos generato dalla presenza di 24 giocatori è parte integrante di un'esperienza che, anche se non esente da numerose sbavature in termini di bilanciamento, risulta la più divertente, e avvincente, dell'intero pacchetto.
Prove a tempo, sfide, battaglie e grandi assenti
Sulle altre modalità di gioco c'è ben poco da dire: per quanto riguarda le battaglie troviamo la tradizionale battaglia con i palloncini e una modalità in cui l’obiettivo è raccogliere il maggior numero possibile di monete prima che scada il tempo. Quest’ultima, pur partendo da un’idea interessante, si rivela presto poco coinvolgente: le mappe sono talmente estese che diventa difficile incontrare gli altri giocatori, rendendo complicato rubare le monete necessarie per vincere. Al contrario, la battaglia con i palloncini si conferma ancora una volta la modalità più divertente e iconica di Mario Kart, un vero e proprio marchio di fabbrica che non delude mai (anche se in multiplayer locale con schermo condiviso, le prestazioni patiscono e si finisce per giocare a 30fps fissi).
Per il resto troviamo le prove a tempo, che rappresentano il classico banco di test per le proprie abilità, e le corse sfida, che sono semplicemente una sequenza di circuiti da affrontare uno dopo l’altro. insomma niente di nuovo sotto il sole, visto che queste modalità di gioco sono imprescindibili all'interno di un titolo della serie, o di un racing arcade che si rispetti, ma non hanno mai visto particolari stravolgimenti nel corso degli anni.
Ma le statistiche nascoste dove sono?
A differenza di Mario Kart 8, i piloti e i kart presenti in questo nuovo capitolo non presentano statistiche nascoste. Un errore? Un passo indietro? No! Solo un modo pratico, seppur non indolore, per bilanciare kart e personaggi, rendendoli tutte le combinazioni giocabili e limitando quella fiumana di Birdo e Yoshi che si vedono, tuttora, nell'ottavo capitolo poiché... "sono meta".
Quello che invece mi ha lasciato leggermente infastidito è il passo indietro nella personalizzazione dei Kart. Non fraintendetemi, ci sono tantissimi veicoli da scegliere e provare, ma non ritrovare la possibilità di scegliere ruote, corpo e paravela, non l'ho proprio capita. Per carità, fra la mole di veicoli a due, e a quattro, ruote presenti si farà persino fatica a provarli tutti... ma mi è sembrato un passetto indietro non necessario e, per certi versi, incomprensibile.
Alla stessa maniera, non trovare la categoria 200cc mi ha lasciato particolarmente interdetto. Ok, non è che manchino le modalità di gioco, ma quel senso di velocità offerto dai 200cc mi è mancato e il fatto che Intendo stia valutandone l'inserimento in seguito mi risulta leggermente incomprensibile, visto che si poteva accantonare qualcos'altro a favore di una delle modalità di gioco preferite dai fan.
Arrivando al traguardo
Ma quindi, Mario Kart World è davvero quel titolo incredibile che mi ero ritrovato davanti durante la mia prima prova? Si, assolutamente si. Incredibile e, soprattutto, coraggioso. Nintendo poteva tranquillamente decidere di fare un nono capitolo tradizionale, perpetrando la formula del precedente e espandendo la scelta di tracciati piloti e veicoli in una direzione simile a quella di Smash Bros. Ultimate (andando a pescare dal passato, proponendo contenuti inediti e infarcendo il tutto di DLC per i prossimi anni). Il Colosso di Kyoto, invece, ha deciso di cambiare direzione, di dirigersi verso l'ignoto, di rischiare di scontentare una corposa parte di quei 60 milioni di giocatori paganti che hanno adorato Mario Kart 8 Deluxe.
Sul versante tecnico è un titolo straordinario sotto ogni punto di vista, che si piega a qualche compromesso solamente quando si gioca in multiplayer locale (visto che ci si ritrova a dover accettare un calo di frame rate importante) e di fronte a un menù di selezione dei personaggi tanto anacronistico da diventare un meme in meno di una settimana. In ogni altro aspetto, però, trasuda passione e attenzione ai dettagli in ogni pixel. Non ho voluto nemmeno cominciare a parlarvi delle migliaia di citazioni all'universo di Nintendo (praticamente presenti in ogni forma e colore per tutta la superficie del mondo di gioco), così come mi sembra di dire sempre le solite cose quando inizio a perdermi nel descrivervi come ogni animazione, ogni espressione, ogni scelta di colore, siano curate con un'attenzione maniacale.
L'aspetto più importante di Mario Kart World, però, è il suo coraggio. Come vi dicevo in apertura non è solo un titolo di lancio incredibile per la nuova ammiraglia di Nintendo ma è una dichiarazione di intenti su cosa sia Nintendo e su come non gli interessi bissare i propri successi con dei meri "copia e incolla". Questo nuovo capitolo è accessibile, divertente, vario e perfetto per dare il via a un nuovo corso per questa longeva, e iconica, serie. Ora l'unica cosa che spero è che, a fronte di un biglietto d'ingresso più alto, Nintendo stupisca tutti con un supporto gratuito per gli anni a venire, visto che Mario Kart World, per quanto immenso, può espandersi ancora tantissimo e in direzioni inimmaginabili.