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Xbox nella bufera, tagliati centinaia di posti di lavoro

Microsoft taglia posti di lavoro nella divisione gaming: il memo interno di Phil Spencer conferma i licenziamenti significativi nel settore Xbox.

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Avatar di Andrea Riviera

a cura di Andrea Riviera

Managing Editor @Tom's Hardware Italia

Pubblicato il 02/07/2025 alle 16:50

La notizia in un minuto

  • Microsoft ha annunciato una nuova ondata di licenziamenti nella divisione gaming, la quarta in diciotto mesi, che include la cancellazione definitiva del progetto Everwild di Rare
  • I tagli coinvolgono circa 9.100 dipendenti a livello globale e colpiscono studi prestigiosi come King, Bethesda e altri marchi acquisiti con Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari
  • Phil Spencer giustifica le decisioni con la necessità di concentrare le risorse sui progetti più promettenti, nonostante il settore gaming stia registrando crescita record in termini di giocatori e ore di gioco

Riassunto generato con l’IA. Potrebbe non essere accurato.

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Il mondo dei videogiochi si trova ancora una volta sotto shock per una nuova ondata di licenziamenti che ha colpito la divisione gaming di Microsoft, confermando un trend preoccupante che sta attraversando l'industria dell'intrattenimento digitale ormai da mesi. La decisione, comunicata attraverso un memo interno firmato dal capo di Xbox Phil Spencer, rappresenta il quarto round di tagli che colpisce il settore videoludico dell'azienda di Redmond in appena diciotto mesi. Tra le vittime illustri di questa ristrutturazione figura anche il progetto Everwild, il titolo tanto atteso di Rare che è stato ufficialmente cancellato dopo anni di sviluppo travagliato.

Il prezzo dell'acquisizione Activision Blizzard

L'operazione di ridimensionamento non rappresenta un episodio isolato, ma si inserisce in una strategia aziendale più ampia che vede Microsoft tagliare il 4% della propria forza lavoro globale. Parliamo di circa 9.100 dipendenti su un totale di oltre 228.000 persone impiegate nel mondo, una cifra che testimonia la portata dell'intervento. Il timing di questi licenziamenti appare particolarmente significativo se considerato nel contesto della mega-acquisizione di Activision Blizzard per 69 miliardi di dollari, completata nel 2023.

King, la software house britannica responsabile del fenomeno Candy Crush, risulta tra le realtà più duramente colpite da questa ondata di licenziamenti. Anche gli uffici londinesi di Bethesda, altro prestigioso marchio sotto l'ombrello Microsoft, hanno subito riduzioni significative del personale. La scelta di toccare studi così iconici nell'industria videoludica dimostra quanto la ristrutturazione sia profonda e trasversale.

La strategia del "focus selettivo"

Nel suo messaggio ai dipendenti, Spencer ha utilizzato un linguaggio che mescola pragmatismo aziendale e comprensione umana, riconoscendo il paradosso di dover operare tagli in un momento di crescita per il settore gaming. "Dobbiamo fare scelte adesso per garantire il successo continuo negli anni futuri", ha dichiarato il dirigente, sottolineando come la disciplina nel dare priorità alle opportunità più solide rappresenti un elemento chiave della strategia aziendale.

Proteggere ciò che sta prosperando concentrando gli sforzi sulle aree con il maggior potenziale

L'approccio di Microsoft riflette una filosofia aziendale sempre più diffusa nel settore tecnologico: concentrare le risorse sulle iniziative più promettenti eliminando progetti considerati meno strategici. Questa logica, per quanto comprensibile dal punto di vista del business, lascia dietro di sé una scia di progetti incompiuti e talenti dispersi che fino a ieri rappresentavano il futuro creativo dell'azienda.

Un'industria in trasformazione

La cronologia dei licenziamenti Microsoft nel gaming racconta una storia di continui aggiustamenti post-acquisizione. Dopo i 1.900 dipendenti tagliati nel gennaio 2024, l'azienda ha proseguito con la chiusura di Arkane Austin (sviluppatori di Redfall) e Tango Gameworks (creatori di Hi-Fi Rush), per poi eliminare altri 650 posti di lavoro a settembre. Il bilancio complessivo degli ultimi diciotto mesi dipinge un quadro di razionalizzazione forzata che tocca sia i team più recentemente acquisiti che quelli storicamente parte dell'ecosistema Xbox.

Spencer aveva anticipato questa filosofia gestionale in una dichiarazione di giugno 2024, quando aveva ammesso candidamente: "Devo gestire un business sostenibile all'interno dell'azienda e farlo crescere, e questo significa che a volte devo prendere decisioni difficili che, francamente, non amo ma che qualcuno deve pur prendere". Parole che oggi assumono un significato ancora più concreto per centinaia di sviluppatori che si trovano a cercare una nuova collocazione professionale.

Il paradosso del successo

L'ironia della situazione emerge chiaramente dalle stesse parole di Spencer, che riconosce come questi tagli arrivino "in un momento in cui abbiamo più giocatori, giochi e ore di gaming che mai". La crescita del mercato videoludico non sembra quindi tradursi automaticamente in maggiore stabilità lavorativa per chi contribuisce a creare questi successi. L'azienda ha comunque garantito pacchetti di liquidazione, copertura sanitaria e servizi di ricollocamento per i dipendenti interessati dai licenziamenti, seguendo le normative locali dei diversi paesi.

Questa ondata di licenziamenti si inserisce in un contesto più ampio che vede Microsoft contemporaneamente impegnata nello sviluppo di console di nuova generazione e presente con forza nelle principali manifestazioni del settore. Un contrasto che evidenzia come l'industria videoludica moderna sappia coniugare crescita degli investimenti e riduzione del personale, in una logica che privilegia l'efficienza operativa rispetto alla stabilità occupazionale.

Fonte dell'articolo: www.ign.com

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