Nintendo Switch, sospesi tutti i servizi online in Cina

Nintendo Switch: servizi online e eShop in Cina chiuderanno definitivamente nel 2026. Tencent annuncia la sospensione permanente delle funzionalità di rete.

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a cura di Giulia Serena

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Tencent ha annunciato che dal marzo 2026 sospenderà definitivamente il Nintendo eShop e tutti i servizi online per Nintendo Switch in Cina. La decisione riguarda la versione ufficiale cinese della console, distribuita da Tencent in partnership con Nintendo dal 2019.

L'eShop cinese cesserà di offrire giochi il 31 marzo 2026, mentre tutti gli altri servizi online, inclusi riscatto codici e download, verranno interrotti il 15 maggio 2026. La sospensione non avrà impatto sulle console importate da altre regioni, che potranno continuare a connettersi normalmente.

Molti utenti cinesi hanno infatti preferito importare console da altri paesi per accedere a una più ampia selezione di giochi rispetto al catalogo limitato disponibile sulla versione cinese ufficiale. La natura region-free della Switch permette infatti di utilizzare console di qualsiasi regione senza restrizioni geografiche.

La chiusura dei servizi online in Cina segna la fine di un'esperienza relativamente breve per Nintendo nel mercato cinese ufficiale, iniziata solo nel 2019 con la partnership strategica con Tencent.

La storia di Nintendo nel mercato cinese è stata caratterizzata da alti e bassi: nonostante la Cina sia uno dei più grandi mercati di videogiochi al mondo, le rigide regolamentazioni governative hanno sempre reso difficile l'ingresso di console straniere nel paese.

Nintendo ha una lunga storia di tentativi di penetrare il mercato cinese. Già negli anni '80, l'azienda cercò di introdurre il Famicom (conosciuto in Occidente come NES) in Cina, ma senza successo. Il vero punto di svolta arrivò solo nel 2019, quando Nintendo si alleò con il colosso tecnologico cinese Tencent per distribuire ufficialmente la Switch nel paese.

Curiosamente, prima di questa partnership, molti giocatori cinesi già possedevano console Nintendo, ma si trattava di dispositivi importati attraverso canali non ufficiali. Questo fenomeno, noto come "mercato grigio", ha sempre rappresentato una sfida per le aziende di videogiochi che cercavano di entrare ufficialmente in Cina.

La decisione di chiudere i servizi online per la Switch in Cina potrebbe sembrare sorprendente, ma va contestualizzata nella complessa relazione tra il governo cinese e l'industria dei videogiochi. Negli ultimi anni, Pechino ha implementato normative sempre più stringenti sul settore, limitando il tempo di gioco per i minori e controllando rigorosamente i contenuti dei giochi.

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