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Olija | Recensione, il naufrago dall'occidente

Olija è un titolo indipendente che ci mette nei panni di un naufrago in terra straniera, armato di un Arpione e della speranza.

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a cura di Alessandro Palladino

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Il naufragio è un tema ricorrente in molta letteratura classica, ma anche in altri media come film e serie TV. Quando lo si pensa in ottica videoludica però, la traduzione spesso più vicina è quella di un gioco survival dove l'utente si ritrova a combattere gli ostacoli di una vita di stenti in un'isola sperduta o tra i ghiacciai di chissà dove. È difficile trovare qualcosa di diverso, che utilizzi questo particolare aggancio in maniera creativa e in termini diversi da Castaway. Per fortuna però Olija ha portato il vento dall'est con la fatica dello studio giapponese Skeleton Crew Studio in una produzione indipendente dal buon impatto.

Olija è un caso di quelle storie corte ma efficaci, ci si impiega dalle 5 alle 8 ore per completare in base a quanto si vuole ottenere dal titolo. Se si è interessati solo alla storia, allora la prima delle opzioni vi basterà per finire il racconto del gioco nel caso in cui siate abbastanza abili contro i Boss da non perire più volte sotto i loro colpi. Altrimenti, per gli amanti della completezza, la fine del viaggio arriverà dalle 8 ore in poi. A prescindere da quanto durerà la vostra permanenza, nella versione Nintendo Switch da noi provata non abbiamo riscontrato problemi tecnici che ne hanno inficiato l'esperienza, dimostrando quindi per l'ennesima volta quanto la console di Nintendo sia davvero ottima per i titoli in pixel art.

Venendo a noi, o meglio al protagonista Faraday, la storia dietro questa escursione in un oriente semi-devastato e sconosciuto è quella di un avventuriero in cerca di ricchezze per risollevare le sorti della propria patria di pescatori. Fortuna, speranza e disperazione, ingredienti che hanno portato i più grandi uomini alle scoperte migliori o alle tragedie nelle pagine dei libri di storia, ma per Faraday il destino sembra scritto nella pietra. Arrivato su Terraphage, il nome di questo continente dalle ispirazioni miste, scopre di avere un legame con un Arpione magico: un potente manufatto capace di cambiare gli equilibri di quella terra e dare le capacità necessarie a Faraday per riuscire a fare la differenza.

I dialoghi, localizzati in italiano, sono sporadici nonché spesso criptici. Ma considerando quanto il gioco sia ristretto nella sua esperienza, è necessario lasciare molto non detto per dare modo al giocatore di rifletterci e costruirsi dei ricordi suoi, captando i messaggi profondi di Olija nella maniera più personale possibile. Olija è infatti una storia di riscatto, amore e sacrificio, dove gli sforzi della collettività rappresentano il barlume di speranza necessario per uscire da un'oppressione fin troppo duratura. Faraday fa chiaramente da catalizzatore, l'agente esterno che cambia le carte in tavola e riaccende le scintille del riscatto tra i resti di un cimitero navale che il giocatore dovrà ricostruire piano piano. Per quanto breve, Olija punta proprio a comunicare la cultura della quotidianità rinata, la forza della normalità che si ripristina pezzo dopo pezzo a seguito delle conquiste che faremo tra le zone della mappa. Il che, in termini pratici, ci consente di avere una ricompensa tangibile per il completamento dei livelli e dei loro segreti, cosa che in un'esperienza così breve serve a evitare di cadere nello stallo della ripetitività senza fine.

La forza di Olija è infatti nel ritmo del gameplay, nel design dei livelli e nel modo in cui al giocatore è data la possibilità di essere creativo nei combattimenti. Come accennato, l'Arpione è l'arma che più definisce Faraday e in termini pratici si traduce in una lancia capace di ancorarsi a nemici e oggetti specifici per essere utilizzata come punto di teletrasporto istantaneo, oppure essere richiamata come il martello di Thor per falciare ogni cosa tra voi e il punto in cui si era conficcata. Il titolo di Skeleton Crew è tutto in queste interazioni e appaga a ogni mossa: schizzare da una parte all'altra del livello colpendo i nemici con combo letali e armi diverse, tra cui quelle a distanza, appaga anche se la difficoltà è molto accessibile. Si può essere estremamente creativi con le proprie esecuzioni e il fatto che l'Arpione si accoppi benissimo all'esplorazione rende tale dinamica ben più versatile e presente delle semplici lotte. Ad aggiungere ulteriore divertimento è il design dei nemici, abbastanza vario e dai pattern diversi.

Come può risultare ovvio, il punto in cui proverete di più la vostra abilità è contro i vari Boss del gioco, i quali sono abbastanza difficili da richiedere più di un tentativo per essere superati. Lo sbalzo di difficoltà tra i livelli semplici e le stanze dei Boss è piuttosto evidente, tuttavia Olija non sfrutta meccaniche da RPG puro perciò non c'è una vera barriera dietro i loro ostacoli, piuttosto è solo una questione di memoria per gli attacchi che vi tireranno addosso. Come Faraday, il sapersi adattare e una sana dose di testardaggine sono il centro pratico di Olija, arrivando fino alla fine con questi principi ben saldi e portando la narrazione quasi nel senso opposto, quello più delicato e roseo di una storia d'amore in tempo di guerra.

Ma è come viene raccontato il tutto a essere il grande pregio di Skeleton Crew, affondando nel minimalismo della pixel art più "spoglia" di dettagli per far sì che sia la fluidità e l'espressività dei corpi a dare quel tocco in più a tutto il gioco. Olija è appagante nel gameplay, come accennato sopra, anche per via delle animazioni veloci e curate, testimonianza principale di quella che è comunque una direzione artistica semplice ma con tanti riferimenti ben piazzati. Niente di trascendentale o particolarmente innovativo, anzi spesso l'unicità di Olija è quella di mischiare molto bene le ispirazioni dietro di esso, è anzi nella semplicità il vero obiettivo del team di sviluppo, il cui principale traguardo è quello di trasformare la velocità nel punto di forza e accostarla a un racconto dal ritmo ben più lento. Del resto però, sono i contrasti palesi tra le caratteristiche essenziali di Olija a definire con perfezione il sentimento di navigare a vista in terre sconosciute.

Voto Recensione di Olija - Nintendo Switch


7.5

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • - Stile eccellente

  • - Gameplay frenetico

  • - Diverse armi e azioni a disposizione per combattere ed esplorare

Contro

  • - Molto corto

  • - Può risultare fin troppo "facile"

Commento

Olija è gioco molto particolare al cui centro troviamo un gameplay ben ideato e appagante. L'ambientazione e la storia sono ottime, sebbene semplici nella loro esposizione generale. Tuttavia è il modo in cui il giocatore interagisce con il mondo di gioco e i suoi pericoli a decretare davvero l'elemento per cui si può rimanere incollati allo schermo insieme a Faraday. Il gioco è comunque molto corto e l'esperienza fornita è commisurata al prezzo di lancio, considerando soprattutto la cura con cui Skeleton Crew propone il proprio progetto. Se amate le opere piene di stile e idee originali dall'esecuzione soddisfacente, Olija fa per voi.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Olija - Nintendo Switch

Olija - Nintendo Switch