Per NPD le videogiocatrici sono in aumento

L'istituto di ricerca americano specialzzato nel settore dei videogiochi pubblica il risultato di un suo recente studio.

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a cura di Tom's Hardware

Uno studio dell'istituto di ricerca NPD, denominato Girl Power: Understanding This Important Consumer Segment, ha stabilito che le adolescenti dai 2 ai 14 anni hanno sensibilmente incrementato il loro tempo speso con i videogiochi rispetto allo scorso anno. La "malattia" per il gioco colpisce apparentemente tra i 6 e gli 8 anni (dai 2 ai 5 c'è un bassissimo riscontro), per poi incrementare sensibilmente fra i 9 e i 12 anni, quando le ragazze cominciano a "migrare verso i computer e i videogame, specialmente nei mondi virtuali dei titoli online". Anche la fascia superiore (13-14 anni) è catalogabile in questa schiera, ma l'utilizzo è leggermente inferiore per via di ulteriori svaghi, come lettori musicali portatili o cellulari.

Un'analista di NPD, Anita Frazier, ha affermato che il 50% delle adolescenti tra i 2 e i 14 anni continuano a intrattenersi con giochi tradizionali come bambole e peluche. La possibilità di socializzare online con altre persone, comunque, è il fattore trainante del loro avvicinamento ai mondi virtuali dei videogiochi.