Pirateria? Per Valve il problema non è il prezzo, ma la qualità

Gabe Newell sostiene che la pirateria non sia influenzata dal prezzo, ma dalla qualità del servizio offerto. Il boss di Valve sostiene che i servizi offerti dai pirati a volte sono migliori rispetto a quelli tradizionali, che con patch, DRM e blocchi regionali invoglierebbero i clienti a passare al lato oscuro del download illegale.

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a cura di Roberto Caccia

La pirateria non è influenzata dal prezzo dei prodotti, ma segue dinamiche decisamente diverse. Le parole arrivano direttamente da Gabe Newell, amministratore delegato e co-fondatore di Valve, l'azienda responsabile del successo di Steam. Secondo Newell il problema è nella qualità del servizio, che molto spesso avvantaggia chi scarica i giochi illegalmente rispetto a chi li acquista onestamente.

Gabe Newell esprime la sua opinione sulla pirateria: il problema è la qualità del servizio, non il prezzo

"Facciamo un esempio. Se un pirata offrisse un prodotto ovunque nel mondo, 24 ore su 24, 7 giorni su 7 e scaricabile comodamente dal vostro PC mentre un distributore legale cominciasse ad applicare un blocco regionale, a far uscire il gioco in ritardo di tre mesi rispetto alla versione USA e permettendone l'acquisto soltanto presso un negozio fisico, allora il servizio del pirata avrebbe più valore".

Il pensiero di Newell potrà sembrare che porti un po' d'acqua al suo mulino, considerando la posizione di Steam nella distribuzione digitale, ma ci sembra un'analisi "azzeccata". Dopotutto, se ci sono persone che piratano applicazioni che costano meno di un euro evidentemente il problema della pirateria va cercato altrove, o almeno non solo nel prezzo.

Newell insiste sulla qualità del servizio come il principale responsabile e spiega che la maggior parte delle soluzioni DRM diminuiscono il valore di un prodotto, limitandone l'uso da parte del consumatore o creando incertezza.

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"Il nostro scopo è creare servizi che abbiano più valore rispetto a quelli offerti dai pirati, e questa politica ha avuto abbastanza successo per la nostra azienda, al punto che non consideriamo la pirateria come un problema. Per esempio, prima di entrare nel mercato russo ci hanno detto che questa nazione era una perdita di tempo, perché tutti avrebbero piratato i nostri prodotti. Ora la Russia sta per diventare il nostro mercato più grande in Europa", dichiara Newell, che conclude l'intervista analizzando i fattori chiave per vincere questa lotta contro i pirati.

"Abbiamo successo perchè ci assicuriamo che sia i clienti sia i partner abbiano a che fare con un servizio di qualità, di valore. Entrambi possono fidarsi perchè non ci avvantaggiamo della relazioni che abbiamo con loro". Considerando il successo di Steam sembra che il meccanismo funzioni. Voi cosa ne pensate? Ha ragione Gabe Newell? Dite la vostra nei commenti.