Remothered Broken Porcelain: 'horror italiano ritorna | Provato

Remothered Broken Procelain è il seguito di Tormented Fathers. Lo abbiamo provato e siamo pronti per dirvi cosa ne pensiamo!

Avatar di Alessandro Palladino

a cura di Alessandro Palladino

-

Un buon albergo è quello in cui i clienti sono felici di riandare ogni estate e, tutto sommato, il nostro soggiorno ad Ashmann Inn è stato uno di quelli. Ammettiamo che non siamo proprio entusiasti di dover continuare a scappare da pazzi assassini dagli occhi assenti, ma ancora una volta abbiamo fatto le nostre valigie e abbiamo affittato una camera in Remothered: Broken Porcelain, secondo capitolo della serie horror di Darril Arts. Questa volta però, invece di assistere al gioco, lo abbiamo provato con mano direttamente sulla nostra pelle attraverso gli occhi di Jennifer: la protagonista del gioco ormai nota a tutti.

Ciò che vi racconteremo proviene da una sessione di gioco situata verso l'inizio della storia, proprio alle prime avvisaglie che forse qualcosa non è esattamente normale all'interno dell'albergo deserto. Trattandosi di Remothered però, non ci si potrebbe aspettare di meno, sebbene vogliamo specificarvi che la versione da noi provata è stata una demo con ancora qualche problema tecnico già risolto dal team o in via di risoluzione.

Bassa stagione

Il nostro percorso è iniziato in una sorta di buio scantinato dove un vecchio televisore ci ha narrato dell'immenso valore farmaceutico del Phenoxyl: una medicina per la mente in grado di isolare qualsiasi tipo di dolore psicologico (come nel caso del PTSD) e rendere felice chiunque in un battito di ciglia. Naturalmente l'assunzione di tale farmaco, come i vecchi giocatori sapranno, non ha gli stessi effetti illustrati nella pubblicità e siamo abbastanza sicuri che nel foglietto illustrativo non fosse indicata la pazzia come collaterale. Tuttavia Jennifer si è trovata nel bel mezzo di questa lenta discesa nell'insano proprio nella struttura della famiglia Ashmann, a noi mostrata inizialmente attraverso uno strano figuro incappucciato che non ci ha pensato due volte a trafiggerci il cuore.

Torniamo nel 1973, quando Jennifer inizia ad avere problemi nell'albergo e a scoprire indizi sul passato problematico di Ashmann o del convento adiacente all'albergo che ha preso fuoco qualche tempo prima. Come questi avvenimenti siano collegati sta a voi scoprirlo (o approfondirlo, nel caso dei vecchi utenti) ma proprio perché parliamo di un prequel di Tormented Fathers, Remothered: Broken Porcelain è il perfetto punto di partenza per chi volesse seguire la traccia lineare del tempo di gioco, sebbene sia comunque disponibile un recap degli eventi futuri all'interno del gioco. In un modo o nell'altro ci siamo ritrovati a fare la conoscenza di Andrea Massino: la governante principale dell'Ashmann Inn e ovviamente fedele all'omonima famiglia, nonché conoscente di tutti i loro segreti oscuri.

Jennifer però non si cura tanto di Andrea, presa com'è da un recente diverbio con la sua amica (e collega) Linn, a cui assistiamo poco prima di chiuderci in un bagno da pulire a fondo. Sbollendo la rabbia e approfittandone per un breve riposo, non ci rendiamo conto che il tempo è passato parecchio e che c'è davvero qualcosa di strano che sta accadendo nell'hotel. Incontrando Andrea e assistendo al suo comportamento più che bizzarro, la vediamo per la prima volta trasformarsi in uno degli Inseguitori del gioco, il che ci suggerisce che forse dovremo scappare e chiamare aiuto.

Qui Broken Porcelain ci dà modo di giocare a un suo tipico loop di gameplay, dove nei panni di Jennifer saremo chiamati a sfruttare il realistico ambiente cercando oggetti per difenderci, nascondigli e opportunità per fuggire. Da una parte la fortuna vuole che Andrea non sia proprio nel fiore dei suoi anni, perciò l'agilità da giovane adolescente ci permette di sfuggirle senza intoppi, sebbene abbassare troppo la guardia vorrebbe dire farsi prendere in poco tempo.

Come Tormented Fathers, in Remothered: Broken Porcelain tutto sta nel risolvere delle situazioni da enigma ambientale, come trovare la chiave per una porta specifica, mentre si sfugge dalla follia personificata. Da quando avevamo avuto modo di vedere Broken Porcelain in azione, in questa demo vediamo confermata l'ottima varietà di approccio alle situazioni, nonché la ricchezza di oggetti interattivi nell'ambiente di gioco, tra crafting, mezzi di difesa e posti in cui nascondersi. Essendo più piccola di Reed, Jennifer può poi sfruttare piccoli spazi e condotti per seminare i suoi inseguitori adulti, o nascondersi ancora più efficacemente ai loro occhi.

Oltre a scappare però, Remothered: Broken Porcelain ci ha dato modo di saggiare l'eccellente caratura della sua estetica, che confermiamo ancora una volta essere dannatamente ispirata e tendente a un realismo che ben riesce specialmente su PC capaci di farlo girare al massimo del suo potenziale. I dettagli dei personaggi sono curati e in grado di dar loro la giusta caratterizzazione con l'aiuto di tutta una serie di animazioni particolari, cosa che abbiamo notato osservando Andrea nella sua routine comportamentale. Il fatto che gli "inseguitori" facciano altro oltre che a cercarci costantemente è un dettaglio da non sottovalutare, e che anzi rafforza quel realismo tematico su cui Broken Porcelain punta per coinvolgere di più il giocatore.

Allo stesso modo è il lavoro sugli ambienti a fare la differenza, specie quando c'è quello sforzo in più per caratterizzare le varie "zone" della struttura. Nella demo, ad esempio, entrando nell'ala vecchia dell'Ashmann Inn è stato a noi evidente come l'arredamento delle stanze fosse molto diverso rispetto all'ala utilizzata per i vacanzieri, così come alcune delle stanze più "strane" e macabre hanno piccoli tocchi tematici che le distinguono senza però apparire troppo contrastanti rispetto allo stile dell'hotel. Un lavoro certosino che ci fa ben sperare nella varietà estetica del prodotto completo.

Remothered: Broken Porcelain | In conclusione

Il nostro tempo con Remothered: Broken Porcelain ha confermato le impressioni che abbiamo maturato nei nostri contatti con il gioco di Darril Arts, ovvero un prodotto di fino che porta un ottimo scenario all'interno del panorama horror videoludico, facendolo con un'eleganza macabra dai tratti quasi artistici sotto diversi punti di vista. Il fatto di mischiare il paranormale con la realtà scientifica fattuale è una combinazione oltremodo vincente per le premesse di partenza, ma ciò che Broken Porcelain si promette di fare rispetto al suo predecessore è potenziare la componente umana, le relazioni tra il cast e dare ancora più risalto all'interiorità della sua protagonista, in questo caso attraverso i dolori della giovane Jennifer.

Per quanto il suo approccio possa considerarsi classico nella struttura da "scappa e nasconditi", specie nel gameplay, è il tono con cui vengono proposti a renderli decisamente unici, sfruttando l'ambiente di gioco come tela su cui sperimentare e narrare con l'interattività. C'è ancora qualcosa da limare dal punto di vista tecnico, ma siamo più che fiduciosi sulla resa finale di ottobre.

Potete prenotare la vostra copia di Remothered Broken Porcelain su Amazon Italia.