Blizzard tra ieri sera e questa mattina è stata vittima di un attacco DDoS (distributed denial-of-service), in particolare sono stati presi di mira i server di World of Warcraft e quelli di Diablo II. Tranne qualche problema di login tutto si è fortunatamente risolto nel corso di queste ore.
Chiamarlo attacco hacker sarebbe un po' esagerato, dato che un attacco DDoS è più difficile sul piano organizzativo che su quello tecnico. Tramite tool reperibili online quali LOIC è possibile inondare di richieste di connessione un server, cosa che se fatta in massa può creare non pochi problemi tecnici.
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Naturalmente l'attacco DDoS non ha compromesso in alcun modo le credenziali dei giocatori, e il tutto si è risolto senza perdita di dati sensibili quali le informazioni di pagamento o i dati personali dei clienti.
Se per World of Warcraft i problemi sono stati limitati al lag e alla perdita di qualche oggetto appena raccolto, per Diablo III c'è qualche problema in più. In particolare coloro che stavano giocando in hardcore quando i server sono andati in crash potrebbero aver perso il loro personaggio per sempre, come prevede la modalità di gioco stessa quando si resta uccisi.
Chiamarli hacker è un complimento che non meritano, in ogni caso cosa pensate di questa pratica che affligge sempre più il mondo del gaming?