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Star Ocean: The Second Story R | Recensione

Gemdrops e Square Enix ci regalano uno dei miglior remake presenti sul mercato, oltre che uno dei JRPG più belli a cui potrete giocare

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a cura di Andrea Maiellano

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Mi sono bastate un paio d’ore assieme a Star Ocean: The Second Story R, per farmi comprendere quanto il lavoro svolto per questo remake andasse oltre al mero "compitino".

La serie di Square non stava vivendo, almeno fino a oggi, un buon periodo, palesandosi di tanto in tanto sul mercato, con delle produzioni che, per quanto godibili, si limitavano a fare il compitino e, alcune volte, nemmeno quello.

I fast dei titoli degli anni 90 della serie, erano oramai lontani, almeno fino a che Gemdrops non ha deciso di riproporre uno dei titoli più amati, e riusciti, del franchise: Star Ocean: The Second Story (che i più giovani potrebbero aver giocato su PSP con il nome di Star Ocean: Second Evolution).

Classe 1998, Star Ocean: The Second Story, fu un capitolo per rivoluzionario per l’epoca. Fra due personaggi principali selezionabili, sceneggiature diverse in base al protagonista scelto e party, meccaniche narrative e scene d’intermezzo che mutano proprio in base alla decisione iniziale del giocatore.

Star Ocean: The Second Story, contava all’incirca cento epiloghi differenti e, per quanto le differenze fra questi ultimi non siano incredibilmente varie, per la fine degli anni 90 fu un JRPG rivoluzionario, capace di entrare nell’olimpo dei rappresentanti di un genere che, anche grazie a Final Fantasy VII, stava diventando parecchio mainstream sul finire degli anni 90.

La scelta di Gemdrops è indubbiamente ruffiana, questo non si può ignorarlo, ma l’amore con cui ha confezionato questo remake (perché di questo si tratta) va oltre qualsivoglia decisione commerciale presa a monte da Square.

In un epoca in cui le perle del passato, lo stile retrò e i JRPG tradizionali, sembrano aver ottenuto una nuova nicchia di giocatori pronti a tutto pur di spolparne sempre di più, Gemdrops ha deciso di realizzare un prodotto che riesce a risultare anche migliore di quanto svolto da Nintendo con Super Mario RPG, confezionando un remake che mescola perfettamente vecchio e nuovo, riuscendo non solo a celebrare degnamente una delle produzioni più importanti per il genere ma arrivando a renderla imprescindibile per chiunque simpatizzi, anche solo leggermente, con i JRPG.

When Two World Collide

Claude, per una serie di sfortunati eventi, si ritrova sul pianeta Expel, dove viene considerato come un ”Eroe Della Luce” dagli abitanti del posto, a causa della pistola laser che porta con se.

Rena, invece, sta cercando un modo per salvare Excel dal tracollo, dopo che una sfera maledetta ha iniziato a diffondere mostri sul pianeta.

I due si incontreranno e decideranno, per interesse comune, di collaborare per salvare Expel dalla minaccia dilagante.

Ovviamente Claude e Rena sono i due protagonisti di Star Ocean: The Second Story R e, in base a quale verrà scelto dal giocatore all’inizio, la storia verrà vissuta attraverso gli occhi dei rispettivi personaggi.

I parterre di personaggi giocabili conta ben dodici protagonisti differenti, la cui presenza si baserà sia sul personaggio scelto in partenza, che sulle differenti scelte fatte dal giocatore durante l’avventura.

Laddove la storia di Star Ocean: The Second Story R potrebbe sembrare fin troppo lineare, seppur propedeutica alla progressione dei personaggi, ciò che la rende incredibilmente stratificata è proprio la caratterizzazione dei vari protagonisti, tutti sfaccettati e ricchi di carisma. 

Il titolo si porta a compimento in una quarantina di ore ma, come di consuetudine, per esplorare ogni anfratto, scoprire ogni segreto e portare a termine ogni compito, contate di investire almeno 80 ore per arrivare al 100% di completamento.

Venendo al lavoro svolto da Gemdrops, gli sviluppatori non hanno toccato la trama originale ma hanno migliorato ogni singolo aspetto della sua messa in scena. Ilustrazioni ricreate da zero, comparto artistico modificato, doppiaggio in lingua inglese, sottotitoli in italiano e la possibilità di scegliere quale stile grafico usare (fra l’originale, quello di Second Evolution e quello realizzato da Gemdrops) per gli intermezzi dedicati ai dialoghi.

A rendere il tutto ancora più rispettoso del materiale originale, ci pensa lo splendido 2DX3D una tecnica che riesce perfettamente a far collimare vecchio e nuovo, restituendo un risultato capace di ammaliare i giocatori più giovani e soddisfare quelli più puntigliosi nei confronti di queste “operazioni nostalgia”.

In pratica, lo stile grafico adottato da Gemdrops, prende gli Sprite 2D del gioco originale (ritoccati leggermente per quanto riguarda i colori) e li va a incastonare all’interno di ambienti tridimensionali realizzati ex-novo per Star Ocean: The Second Story R.

Un lavoro perfettamente riuscito? Si, al netto di alcune piccole sbavature per quanto concerne alcune linee di dialogo e alcuni personaggi che avrebbero necessitato un re-design integrale rispetto al passato.

Un combat system migliore dell’originale

Star Ocean: The Second Story, già nel 1998, provava stupire il giocatore offrendogli una miriade di approcci differenti al combat system, tantissime meccaniche accessorie e una pletora davvero invidiabile di contenuti.

Tutti aspetti che, per quanto validi in quegli anni, oggi risultano persino eccessivi. Gemdrops, però, non ha voluto limare alcunché, andando addirittura a offrire ancora più opportunità nel tentativo di limare le farraginosità del gioco originale.

Per chi non lo sapesse Star Ocean: The Second Story R è un JRPG basato sui combattimenti in tempo reale. Si incrocia un nemico sulla mappa, lo si ingaggia, la visuale si sposta in un’arena dedicata e si comincia un combattimento dove il giocatore controllerà un solo membro del party (lasciando all’IA la gestione degli altri tre), muovendolo attivamente sul campo di battaglia e inanellando attacchi normali, speciali, incantesimi e via discorrendo.

In qualsiasi momento si potrà prendere il controllo di uno dei quattro membri del party, così come si potrà gestire qualche aspetto dei personaggi controllati dall’IA, in modo tale da ricevere il giusto supporto quando necessario. 

Ovviamente questi fondamenti si stratificano con il progredire dell’avventura (come da tradizione per ogni JRPG che si rispetti), così come le numerose meccaniche introdotte da Gemdrops per questo Star Ocean: The Second Story R, riescono a rendere il tutto ancora più dinamico, sfaccettato e capace di cucirsi addosso a numerosissimi stili di gioco.

Al netto della caterva di sfaccettature presenti nel combat system di Star Ocean: The Second Story R, che vi lascio scoprire per non rovinarvi la sorpresa, quello che ho apprezzato di più del lavoro svolto da Gemdrops, è stata la loro capacità di rendere tutto molto scorrevole e dinamico, andando a eliminare i tempi morti che, per forza di cose, affliggevano sia il titolo originale, sia la versione per PSP.

Molto banalmente vi posso dire che, se avete già giocato a una delle versioni precedenti del gioco, Star Ocean: The Second Story R riuscirà a garantirvi un’esperienza di gioco inedita e capace di ergersi persino al di sopra dell’originale… un risultato non da poco per un remake.

Contenutisticamente soverchiante

Il lavoro di Gemdrops, però, non si è limitato a migliorare “solo” il combat system e il comparto grafico, ma si è esteso anche ai contenuti e alle meccaniche di gioco.

Questo aspetto, però, non mi ha lasciato positivamente sorpreso come tutto il resto del lavoro svolto con questo remake in quanto, Star Ocean: The Second Story, già era fin troppo pregno di contenuti, parametri pensati giusto per complicare le cose, risorse di tutti i tipi e funzionalità che risultavano persino superflue.

Aggiungerne ancora, oltre a limare molte di quelle passate, non ha reso l’esperienza più snella ma semplicemente più moderna, arrivando persino a far stridere l’ottimo lavoro svolto da Gemdrops, con quelle fondamenta che, alla fine dei conti, sono figlie del 1998.

Al netto di queste sbavature, che molti non percepiranno nemmeno durante il gioco, il lavoro svolto con Star Ocean: The Second Story R è encomiabile sotto praticamente ogni punto di vista, riuscendo nel riproporre un classico del passato a un pubblico moderno, senza mancare di rispetto al materiale di origine e senza limitarsi a essere una di quelle operazioni nostalgia che, seppur ben confezionate, non trasudano la passione di chi ci ha lavorato dietro le quinte.

Voto Recensione di Star Ocean: The Second Story R


9

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Uno dei migliori remake in circolazione

  • I miglioramenti sono tangibili e rispettosi

  • Un JRPG fluido, dinamico e estremamente longevo

Contro

  • A volte sarebbe stato meglio tagliare qualche aspetto dell’originale piuttosto che aggiungere altro

  • Alcuni personaggi necessitavano un restyle

Commento

Con Star Ocean: The Second Story R, Gemdrops ha lavorato a tutto tondo su ogni aspetto del gioco originale del 1998, regalando agli amanti dei JRPG una produzione imprescindibile e che tutti dovrebbero giocare almeno una volta. Chi ha sviscerato il capitolo originale, amerà quella costante aura di novità che avvolge questo remake, mentre chi non ha mai sentito parlare di Star Ocean prima di ora, si ritroverà fra le mani un JRPG longevo, moderno e capace di riportare alle luci della ribalta un franchise che stava sprofondando sempre di più nell’oblio.

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