Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge | Dietro alle quinte con il Narrative Designer

Abbiamo fatto due chiacchiere con Yannick Belzil, il Narrative Designer dietro a Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge

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a cura di Andrea Maiellano

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Chiunque sia, oramai, sul viale degli "anta", sentendo il nome Turtles In Time sarà immediatamente avvolto da un sentore di piacevole nostalgia. Che il nome gli ricordi le centinaia di 200 Lire spese nel cabinato in spiaggia, che gli riporti alla mente le ore sepse a spellarsi i pollici sul controller del Super Nintendo o che gli rammenti le lotte intestine per spiegare ai compagni di classe che "No! Hyperstone Heist per Mega Drive non è lo stesso gioco!", il risultato sarà sempre uno... un lungo viaggio nel viale dei ricordi.

Per questo motivo, noi che siamo parte di quei giocatori in procinto di tuffarci negli "anta", quando abbiamo visto per la prima volta il trailer di presentazione di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge, siamo stati investiti da una gioia difficile da spiegare a parole. Non si tratta di Hype, ne tantomeno di quell'attesa che si ha verso un titolo memorabile, quanto più di quella stessa, lacerante e allo stesso empo infantile, attesa che si aveva da piccoli quando si aspettava la mattina di Natale per scartare il videogioco che ammiravamo in vetrina da settimane.

Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge, difatti, ci ha restituito esattamente quelle sensazioni, parandosi di fronte ai nostri occhi come una produzione "fuori dal tempo". A metà strada fra il seguito mai realizzato di Turtles In Time e una celebrazione agli anni d'oro dei beat 'em up di Konami, la nuova produzione targata Tribute Games e Dotemu ci ha ammaliato talmente tanto da spingerci a voler, a tutti i costi, fare qualche domanda a uno dei suoi creatori.

La nostra Turtles Fever, da cui non siamo mai realmente guariti dal 1987, non è passata inosservata agli occhi di Yannick Belzil, Narrative Designer di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge, che da buon fan del quartetto verde ci ha concesso una chiacchierata per scavare dietro alle quinte del progetto in uscita durante l'estate.

La fama di Tribute Games nel campo dei beat em up a scorrimento è ormai nota in tutto il panorama videoludico, ma vogliamo chiederti una cosa: perché proprio le Turtles? E non provare a rispondere "perché no?".

Perché noi amiamo le Turtles! Fin dalla fondazione di Tribute Games, l'idea era quella di creare giochi con storie e personaggi originali ma, come per tutti i "bambini troppo cresciuti", ci sono un paio di brand a cui siamo talmente affezionati da non riuscire a dire di no se ci capita, come in questo specifico caso, l'occasione di celebrarli a modo nostro. Uno è, ovviamente, Teenage Mutant Ninja Turtles, l'altro è Mega Man. Già in passato, più precisamente nel 2007, i nostri fondatori riuscirono a lavorare a un gioco dedicato alle TMNT per Game Boy Advance; un buon gioco, per carità, ma ancora lontano dal loro sogno di riuscire a creare un beat 'em up, multigiocatore, dedicato alle Turtles e che si ispirasse alle storiche produzioni degli anni 80 e 90, dedicate al celebre quartetto.

Pur non essendo la serie animata preferita dai fan più hardcore del quartetto di Eastman e Laird, il design delle Turtles del 1987 è diventato iconico grazie a innumerevoli fattori legati alla cultura pop. Molti hanno preferito i temi meno disimpegnati della serie animata del 2003, mentre altri sono sempre rimasti indissolubilmente legati alla versione cartacea delle Tartarughe. Ci viene spontaneo chiederti se l'iconico design del 1987 sia stato per voi una scelta naturale o se, originariamente, abbiate pensato di utilizzare uno stile diverso, magari più legato ai fumetti o ai famosi animatronics realizzati dal Jim Henson's Creature Shop.

Per noi è stata una scelta naturale semplicemente perché è la versione con cui siamo cresciuti. Quella che guardavamo ossessivamente in TV dopo la scuola e conla quale siamo diventati poveri nelle sale giochi! Ma c'è qualcos'altro, oltre alla mera nostalgia, in cui il design della serie del 1987 riesce a svettare sopra agli altri, il fatto che si sposa perfettamente con il tipo di pixel art che amiamo, riuscendo a restituire un colpo d'occhio appagante, divertente e colorato... perfetto per un beat 'em up frenetico con numerosi elementi a schermo.

Quando si pensa alla storia videoludica delle Turtles ci sono solo due possibili correnti di pensiero: quella dei giocatori più giovani, che hanno potuto sperimentare solo una manciata di tie-in poco convincenti, e quella dei giocatori che si avvicinano ai quarant'anni, i quali ancora oggi ricordano perfettamente, e con un pizzico di nostalgia, quella tripletta di produzioni del calibro di Turtles: The Coin-Op, The Manhattan Project e l'indimenticabile Turtles in Time. Ci hai parzialmente già risposto in merito ma vogliamo chiederti se anche voi, come i vostri fondatori, volevate realizzare un beat 'em up a scorrimento dedicato alle Turtles o se qualche altro genere vi è balenato nella mente nelle fasi embrionali del progetto?

Per noi Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge è sempre stato un beat 'em up a scorrimento. Non c'è dubbio. È un genere che, come ben sapete, amiamo: semplice nelle dinamiche, facile da giocare ma che, allo stesso tempo, richiede dedizione per essere padroneggiato. Se poi pensiamo alle produzioni storiche del genere, dedicate alle Turtles, si tratta di giochi che, pur essendo ancora oggi godibilissimi, chiedevano a gran voce di essere reinventati e modernizzati.

Fin dai primi momenti di gioco è indubbio che, Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge, voglia rendere omaggio allo storico Turtles In Time attraverso una serie di dettagli e citazioni davvero piacevoli e poco invadenti. Quello che ci ha sorpreso, però, è che, come ci hai anticipato prima, non vi siete limitati a riproporre pedissequamente i passi mossi dai titoli storici del passato ma avete voluto realizzare un titolo originale, adornato da dinamiche di gioco mai viste fino a ora in nessuno dei beat 'em up dedicati alle Turtles. Quello che più ci ha sorpreso è come il gioco riesca, fin dai primi livelli che abbiamo potuto provare, a rivelarsi molto più stratificato rispetto ai titoli passati. Non parliamo solo delle aggiunte quali la possibilità di utilizzare April e Splinter ma proprio della sua capacità di offrire soluzioni di gameplay maggiormente varie e ragionate. Com'è stato il processo di creazione del combat system e quanto si è rivelato utile il confronto con i titoli del passato per trovare il giusto bilanciamento fra tutti quesi elementi?

I titoli del passato hanno da sempre occupato un posto enorme nei nostri cuori di videogiocatori. Sono le fondamenta su cui si erge Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge e su cui si è eretto quell'alone di intoccabilità che aleggia sulle storiche opere di Konami. Come videogiocatori li amiamo ma come sviluppatori siamo perfettamente coscienti che erano realizzati per rubare i nostri, e i vostri, quarti di dollaro in sala giochi. Gli aspetti più frustranti, le meccaniche più semplicistiche, la difficoltà artificiosa e la rigidità generale dei giochi precedenti, sono diventati il trampolino di lancio che ci ha permesso di raggiungere il nostro obbiettivo principale: come possiamo renderli più adatti, e interessanti, per i giocatori di oggi? Cosa li renderebbe più divertenti, più godibili e più profondi? Grazie a tutte queste domande abbiamo inserito la schivata, le mosse in co-op, le diverse abilità che caratterizzano ogni personaggio e così via. Dopodiché abbiamo giocato, e rigiocato, il gioco più volte per bilanciarlo in ogni suo aspetto. Infine, abbiamo speso parecchio tempo con i ragazzi di Dotemu per capire, grazie ai risultati che hanno ottenuto con l'ultimo Streets Of Rage, quali aspetti possano rendere appetibile un beat 'em up nel 2022.

Sappiamo che non dovremmo farlo, ma vogliamo chiedertelo lo stesso. In titoli come Turtles In Time potemmo affrontare, quasi, tutti i nemici storici presenti nel cartone del 1987. Da questo punto di vista possiamo aspettarci qualche sorpresa da Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge? Ci saranno incontri/scontri pensati per sorprendere i fan di vecchia data?

In Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge abbiamo volutamente introdotto alcuni nemici, tratti dal cartone animato, che non sono mai stati presenti nei beat 'em up realizzati fino a ora e siamo sicuri che saranno un'aggiunta interessante per i fan. Inoltre, come avrete notato dalla presenza di Vernon nei primi momenti di gioco, abbiamo inserito anche alcune comparse divertenti, e speriamo inaspettate, che credo piaceranno davvero tanto ai fan.

Durante il processo creativo avete avuto la possibilità di confrontarvi con il team creativo che attualmente lavora sul franchise delle Turtles? Vi è stata data completa libertà creativa da parte di Nickelodeon?

Si a entrambe le domande. Naturalmente tutto quello che abbiamo realizzato è stato vagliato da Nickelodeon, proprio in virtù della loro proprietà del brand, ma per la maggior parte abbiamo avuto totale libertà. Le Turtles sono così vicine ai nostri cuori che sapevamo perfettamente cosa fare, come farlo e, soprattutto, cosa non fare.

Per concludere vogliamo chiederti un'ultima indiscrezione, sperando sia possibile per te risponderci. La versione finale di Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge conterrà altri personaggi giocabili, modalità di gioco, filtri grafici o segreti di qualsivoglia sorta , pensati per aumentarne la rigiocabilità?

In Teenage Mutant Ninja Turtles: Shredder's Revenge ci sono due modalità di gioco: Storia e Arcade. La Storia permette di costruire il proprio personaggio, migliorarne i parametri e rigiocare i livelli per raggiungere alcuni obiettivi nascosti. L'Arcade riproduce la classica esperienza di gioco su cabinato, permettendo di affrontare l'intera avventura dall'inizio alla fine con un numero di personalizzazioni risicate e basandosi solamente sulle capacità del giocatore. Giocare nei panni dei diversi personaggi sarà un altro modo per rivivere il gioco sfruttando diversi stili di combattimento e applicando strategie differenti. Per quanto riguarda la presenza di personaggi giocabili aggiuntivi, è una cosa che ci piacerebbe davvero tanto fare... e forse la faremo se il gioco avrà successo!