The Witcher 2, sviluppatori contro i pirati: pagateci il gioco!

Gli sviluppatori di The Witcher 2 hanno richiesto i servizi di uno studio legale e di una società di controllo dei file torrent per spedire numerose richieste di risarcimento a tutti gli utenti che hanno scaricato illegalmente il gioco. Il rimborso richiesto è leggermente superiore al prezzo del titolo e la tecnica sembra funzionare, anche se sono finite nel mirino anche persone innocenti.

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a cura di Roberto Caccia

I creatori di The Witcher 2: Assassins of Kings, l'apprezzato gioco di ruolo uscito questa primavera su PC, hanno trovato un modo per fare cassa anche sui pirati che hanno scaricato illegalmente il gioco. In che modo? La soluzione degli sviluppatori è semplice: affidarsi alle vie legali.

Gli sviluppatori di The Witcher 2 contro i pirati

CD Projekt ha infatti assunto uno studio legale e un'azienda di controllo dei file torrent per rintracciare chi ha scaricato The Witcher 2 senza pagare. La strategia non è pero quella di spremere pochi utenti e ottenere risarcimenti con cifre da capogiro.

Gli sviluppatori hanno infatti scelto di procedere chiedendo ai pirati un "rimborso" di poco superiore al prezzo del gioco. La scelta sembra che si stia ripagando, soprattutto in Germania, dove numerosi utenti nei mesi scorsi sono stati invitati a saldare il loro presunto debito con l'azienda.

Purtroppo in questi procedimenti legali di massa ci sono anche alcuni effetti collaterali. Gli avvocati di CD Projekt hanno infatti accusato anche persone che non avevano mai sentito nominare il gioco. I motivi sono semplici, un indirizzo IP non identifica una persona e non è raro imbattersi in casi di reti WiFi senza protezioni. Tuttavia l'azienda ha deciso di proseguire sulla sua strada, senza usare fastidiosi DRM che danneggiano gli acquirenti legittimi e mettendo in conto una piccola percentuale di danni collaterali dovuti alle ingiunzioni legali.

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I numeri sembrerebbero dare ragione agli sviluppatori. The Witcher 2 è uscito a maggio del 2011 su PC e ha venduto circa un milione di copie, mentre gli utenti che lo hanno piratato sono circa 4,5 milioni soltanto sul circuito torrent, secondo i dati in possesso dell'azienda. Altri sistemi di tracking abbassano il numero di download su torrent di qualche milione, ma si tratta comunque di cifre elevate.

Agnieszka Szostak, di CD Projekt, aveva dichiarato in passato che l'azienda avrebbe tracciato il file sharing illegale del gioco, sperando che le persone si convincessero della sua qualità in modo da cambiare idea e di acquistarlo legalmente. Ora a quanto pare anche quelli meno convinti saranno invitati "gentilmente" a procedere con l'acquisto.

"La punizione sarà esemplare", ha dichiarato Geralt ai nostri microfoni

Questa, tuttavia, non è la prima iniziativa di questo tipo per difendersi dalla pirateria. Nel 2008 molti utenti hanno cominciato a ricevere richieste di risarcimento da uno studio legale inglese. Queste lettere richiedevano il pagamento per un gioco pubblicato da Atari e con un nome decisamente familiare. Stiamo parlando di The Witcher, il primo capitolo della saga di CD Projekt.

All'epoca l'azione è stata criticata nel Regno Unito, soprattutto dai gruppi di difesa dei diritti dei consumatori e dai mass media. Nel mirino le numerose accuse finite alle persone sbagliate, i cosiddetti danni collaterali. Voi cosa ne pensate? CD Projekt fa bene a difendere i suoi interessi o si tratta di una mossa azzardata, che potrebbe avere ripercussioni sull'immagine dell'azienda?