Numerosi utenti, infatti, hanno segnalato di essere molto preoccupati per la propria privacy e per la gestione dei loro dati. Più precisamente temono per la sicurezza del proprio PC. Riot Games è intervenuta subito, rassicurando ogni utente e comunicando loro che non è previsto che Vanguard – anche se automaticamente installato insieme al gioco, Valorant – condivida alcuna informazione personale con l'esterno e che, al contrario, viene utilizzato appositamente per verificare che il sistema non sia stato manomesso.
Pertanto, per risolvere i problemi causati da Vanguard, Riot Games ha deciso di premiare in denaro chiunque riuscisse ad individuare delle falle nel sistema, tali da compromettere l’esperienza di gioco e a mettere in pericolo la sicurezza dei suoi utenti. È possibile accedere ai dettagli dell’iniziativa, consultando il portale di HackerOne. In questo modo Riot Games rassicura anche i giocatori più diffidenti nei confronti di Vanguard, tutelandoli da eventuali utenti disonesti e pericolosi, coinvolgendo in loro ausilio gli specialisti del settore.
I premi offerti da Riot oscillano tra i 75.000 e i 25.000 dollari, cifre che sono destinate ai programmatori in grado di risolvere determinati errori del sistema anti-cheat Vanguard di Valorant, fino a premiare con 100.000 dollari chiunque riuscirà a chiudere le falle più pericolose, che consentono agli hacker di manomettere il sistema. A quanto pare, non è nemmeno la prima volta che Riot si avvale di HackerOne. La società, negli ultimi sei anni, ha infatti premiato chi è intervenuto in loro ausilio con quasi 2 milioni di dollari.
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