Watch Dogs Legion promette grandi cose, lo abbiamo riprovato alla Gamescom

Durante i giorni della Gamescom 2019 abbiamo avuto occasione di provare Watch Dogs Legion, terzo capitolo della serie Ubisoft: ecco cosa ne pensiamo.

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a cura di Yuri Polverino

Watch Dogs è uno di quei brand che nel corso degli anni ha sempre mostrato grandi potenzialità, senza però cogliere veramente mai nel segno.

Pensiamo per esempio al primo capitolo: un protagonista tenebroso, una città - Chicago -, rappresentata in modo cupo e intrigante e una trama interessante ma che si dimostrava un po' zoppa sul finale.

Watch Dogs 2 invece, ambientato a San Francisco, che tenta un approccio più pop senza però convincere veramente. Filo conduttore di entrambe l'esperienze è ovviamente il gameplay: terza persona dallo stampo action adventure, caratterizzato dalle molte possibilità date dal sistema di hacking. Una struttura insomma accattivante, ma che non è mai riuscita ad assumere una forma "finale", che convincesse dalla A alla Z.

Con il terzo capitolo Ubisoft, come direbbero i pokeristi, gioca il suo all-in: siamo in una Londra distopica, in un futuro imprecisato, e il gruppo di hacker ribelli denominato DedSec continua la sua lotta per liberare gli oppressi da una tirannia digitale che oramai è diventata insostenibile. Per la prima volta nel franchise, non ci sarà un solo protagonista, bensì ogni cittadino di Londra potrà potenzialmente essere al centro delle vicende.

Watch Dogs Legion, qualora non lo sappiate, permetterà infatti di prendere il controllo di qualsiasi NPC incontriate nella mappa, a patto di svolgere qualche incarico preliminare. Presentato nel corso di E3 2019, ha destato subito sgomento e fatto nascere qualche ragionevole dubbio. Davvero ci verrà concesso di utilizzare qualsiasi personaggio? La risposta è si, e non è l'unico elemento possibilmente riuscito della produzione.

A Gamescom 2019 abbiamo provato la stessa build di E3 2019: avendo già giocato la demo in questione, questa volta ci siamo presi il giusto tempo per analizzare in modo più approfondito determinati aspetti. Di seguito le nostre impressioni.

Legione, Londra è tua!

Prima di addentrarci nel racconto di come sarà possibile impersonare gli abitanti di Londra, concentriamoci per un attimo sulla città stessa. L'open world di Watch Dogs è storicamente uno dei fattori più importanti nell'economia ludica della serie, e anche Legion non fa eccezione, portando però lo standard qualitativo su un livello decisamente inedito.

In primis è bene notare come la ricostruzione della mappa sia veramente fedele: qualora siate frequentatori abituali della capitale Inglese, riconoscerete subito luoghi d'interesse e percorsi vari, tant'è che nella nostra prova abbiamo spesso raggiunto i luoghi indicati nella mappa senza usufruirne troppo. In più, l'immaginario distopico di Ubisoft colpisce nel segno. Non siamo nel regno dello sci-fi puro, quanto più in un'ibridazione fra la metropoli di oggi e quella di domani. Le macchine non volano, ma hanno motori potenti e silenziosi; non ci sono uomini bionici ma il sistema sanitario ha fatto passo in avanti; non esistono navi spaziali, ma droni di grandi dimensioni che sorvolano e sorvegliano le strada.

È piuttosto chiaro quindi che l'impasto funzioni alla grande, riuscendo a trasmettere confidenza ma al tempo stesso scoperta, mettendo subito a proprio agio il giocatore, stimolandolo ad addentrarsi nella storia.

L'altro grande pilastro di Watch Dogs Legion è come dicevamo la possibilità di prendere possesso di qualsiasi personaggio vediate camminare nelle strade di Londra, e il procedimento da seguire evidenzierà anche una certa cura al dettaglio, per quanto riguarda il background dei singoli personaggi e le loro relazioni all'interno del mondo di gioco. Per iniziare la quest che ci porterà a reclutare il prescelto nella legione, basterà utilizzare il sistema di hacking per salvare il suo profilo nel nostro database.

Il passo successivo sarà ispezionare il profilo e capirne il suo livello di fiducia nei confronti del DedSec, rappresentato da una classica barra che va da tanta fiducia a poca fiducia. In caso positivo, basterà svolgere una singola missione per poterlo utilizzare; in caso di riscontro negativo invece dovremo fare in modo che cambi idea sulla Legione, magari facendogli dei favori personali - i dati sulle sue relazioni ci aiuteranno a capire cosa fare.

Una volta fatto tutto, ecco che il personaggio sarà parte della Legione e sarà quindi utilizzabile. In Watch Dogs Legion esiste la morte permanente, questo vuol dire che se il personaggio morirà, non sarà più mai più parte della squadra. Ad aggiungere carne al fuoco, infine, c'è il sistema di classi, che serve a rendere più gestibile i membri della Legione, assegnandoli al contempo delle specializzazione. Ogni volta che recluteremo un nuovo membro, dovremo scegliere in che ambito specializzarlo, tenendo conto anche delle statistiche uniche del singolo individuo.

Il quadro che abbiamo dipinto è insomma quello di un sistema articolato e dettagliato, lontano da archetipi superficiali o di scarsa profondità. Nella demo abbiamo potuto testarne una versione chiaramente basica e piuttosto veloce: una volta scelto l'NPC, abbiamo lanciato la missione che ci permetteva immediatamente di averlo fra i nostri.

Siamo molto curiosi di scoprire come sarà la tenuta di Watch Dogs Legion sulla lunga durata, dopo diverse ore di gioco sulle spalle. Altra incognita è la qualità del tessuto narrativo, che ancora è di fatto tutto da scoprire.

Watch Dogs Legion uscirà il 6 marzo 2020 su PlayStation 4, Google Stadia, PC e Xbox One.

Potete prenotare la vostra copia di Watch Dogs Legion a questo indirizzo.